Attualità
Migranti Ocean Viking, la Francia in soccorso dell’Italia: “Pronti a prenderne parte”
Migranti Ocean Viking, le parole del Ministro dell’Interno transalpino Gerald Darmanin

Migranti Ocean Viking, il caso continua a tenere banco. In 234 si trovano ad oggi ancora a bordo della nave della Ong tedesca e aspettano di approdare nel porto sicuro sulle coste italiane. Una possibile soluzione è però arrivata in queste ore direttamente da Parigi: il governo francese si è infatti detto pronto ad accogliere una parte dei migranti, non appena l’Italia darà il via libera allo sbarco. La conferma in tal senso è giunta dalle frequenze della radio transalpina ‘RMC-BFMTV’.
MIGRANTI OCEAN VIKING: “ITALIA NON DEVE ESSERE LASCIATA SOLA”
“Insieme alla Germania – ha detto Darmanin – abbiamo detto all’Italia, che se accoglierà la nave umanitaria Ocean Viking, anche noi accoglieremo una parte dei migranti, delle donne e dei bambini. Lo faremo perchè riteniamo che l’Italia non debba prendersi carico da sola del fardello di questo arrivo di migranti“. Il ministro dell’Interno ha poi aggiunto di aver incontrato il suo omologo italiano Piantedosi, dicendosi certo che “l’Italia rispetterà il diritto internazionale“.
MIGRANTI OCEAN VIKING: “ITALIA HA FIRMATO TUTTE LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI”
Ma, dall’altro lato, si è mostrato perfettamente consapevole della situazione problematica del nostro Paese relativamente ai flussi. “Il fatto che per geografia sia il paese più vicino a questa nave non significa che l’Italia debba essere lasciata sola“, ha sottolineato Darmanin. Che ha poi evidenziato la “grande parte di umanità” svolta dal nostro paese. Il quale, ha rimarcato, “come membro dell’UE, ha firmato tutte le convenzioni internazionali“. Che, ha concluso, parlano chiaro: “Se una barca con dei naufraghi a bordo chiede di accostare, la deve accogliere il porto più vicino e più sicuro. In questo caso, l’Italia“.
Attualità
Nuovi autovelox a Roma. Il 3 settembre inizieranno a lavorare. Attesa per l’operatività

Roma, nuovi dispositivi per la sicurezza stradale
Dal 3 settembre Roma Capitale avvierà la fase di taratura di nuovi strumenti per il controllo della velocità, con l’obiettivo di incrementare la sicurezza sulle principali arterie della città. Si tratta di autovelox fissi e di un sistema per la rilevazione della velocità media, collocati in tre nodi strategici della rete viaria.
L’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ha precisato che l’attivazione avverrà inizialmente in modalità di pre-esercizio, per una durata di circa trenta giorni, così da consentire la corretta calibrazione degli apparecchi.
Le aree interessate dai nuovi autovelox a Roma
- Tangenziale Est, via del Foro Italico: un autovelox in direzione San Giovanni, a circa 350 metri dalla rampa di immissione di viale della Moschea; un secondo dispositivo in direzione Stadio Olimpico, a circa 500 metri dallo stesso asse viario.
- Viale Isacco Newton: installazione di due autovelox, collocati all’altezza di vicolo di Papa Leone, in entrambe le direzioni di marcia.
- Via del Mare: posizionamento di un rilevatore di velocità media in direzione viale di Malafede e in prossimità dello svincolo per Acilia.
Attualità
Quarticciolo, troupe Mediaset maltrattata durante un servizio sul commercio fiorente di “erbe locali”

Paura al #Quarticciolo: una troupe Mediaset aggredita mentre documentava lo spaccio nelle periferie romane. Momenti di tensione e coraggio. 📹
In un pomeriggio che doveva essere di ordinario lavoro, una troupe Mediaset si è ritrovata faccia a faccia con un drammatico episodio di violenza. La squadra era impegnata a realizzare un servizio sull’annoso problema dello spaccio nelle periferie di Roma, quando quattro uomini hanno fatto irruzione sulla scena.
“Erano lì per documentare una realtà difficile”, raccontano alcuni testimoni ancora scossi dall’accaduto. Improvvisamente, l’ambiente è diventato ostile. Gli aggressori, apparentemente infastiditi dalla presenza delle telecamere, non hanno esitato a colpire.
La protagonista del momento più concitato è stata la giornalista Costanza Castiglioni. Nonostante la situazione di pericolo, è riuscita con grande prontezza a mettere in salvo il suo smartphone, contenente un video che potrebbe rivelarsi cruciale. “Non c’era tempo da perdere”, ha detto più tardi, con ancora l’adrenalina in circolo.
L’episodio ha suscitato un’immediata reazione delle autorità, che stanno ora indagando sui quattro aggressori. L’incidente ha riportato sotto i riflettori l’importanza della sicurezza per i giornalisti e la complessità delle zone periferiche, troppo spesso trascurate ma al centro di problemi urgenti e reali.
La voce di Costanza e il suo video testimonianza sono diventati simboli di una verità che non può essere ignorata. “La vita nelle periferie è un racconto che deve essere condiviso”, ha dichiarato lei stessa, sottolineando l’importanza di continuare a riportare storie che fanno luce su questi angoli nascosti delle nostre città.
L’aggressione al Quarticciolo resta un monito per tutti coloro che lavorano per far emergere queste verità, spezzando il velo dell’indifferenza e raccontando ciò che molti preferirebbero tenere nascosto.
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