Cronaca
Aggressione a Termini, l’attacco choc ai Carabinieri che hanno arrestato il polacco: “Non sono eroi”
Aggressione a Termini, le dure parole in un editoriale pubblicato su Il Giornale

L’aggressione a Termini continua ad essere al centro dell’attenzione. Nel mirino in queste ultime ore sono i finiti i Carabinieri che hanno fermato il responsabile. I due, marito e moglie fuori servizio, lo hanno beccato a Milano, a bordo di un treno in partenza per Brescia. Dopo averlo riconosciuto dalle foto circolate anche via web, lo hanno bloccato e poi consegnato ai colleghi. Adesso il 24enne, senzatetto di origine polacca, si trova in arresto per il reato di tentato omicidio. Il gip del capoluogo lombardo Natalia Imarisio ne ha convalidato il fermo, nonostante l’uomo abbia provato a negare ogni addebito.
AGGRESSIONE A TERMINI, LE DURE PAROLE SU ‘IL GIORNALE’
Un esito che è stato reso possibile grazie alla prontezza delle due persone in divisa. Per le quali, come sempre in questi casi, si sono sprecati i complimenti e gli appellativi altisonanti. E non è mancato, purtroppo, chi ha giudicato il clamore eccessivo. Il quotidiano Il Giornale, ad esempio, si è così espresso in un editoriale pubblicato sull’edizione online. “Molto bravi i due Carabinieri […] Però all’ufficio stampa dell’Arma dico ‘anche basta’. I pezzi ovunque sui due ‘eroi’ anche no. Alla fine saranno stati anche fuori servizio, ma quello fanno di mestiere“.
AGGRESSIONE A TERMINI, E LA NOSTRA REPLICA
Una critica che non ci sentiamo di sottoscrivere. I Carabinieri infatti faranno anche quello di mestiere, ma se non fosse stato per il loro intervento (non scontato), il polacco sarebbe riuscito a lasciare l’Italia. E un’altra vittima di aggressione sarebbe rimasta senza giustizia. Ma la reprimenda mette al centro anche il modo in cui il clochard è stato identificato. “Una cosa utilissima ma che mette un pochino di ansia. Siamo controllati ovunque“. Questo lo condividiamo di più. Ma anche qui, per essere più sicuri un prezzo bisogna pagarlo. Poca cosa, rispetto a quanto ‘regaliamo’ di noi attraverso i social…
Cronaca
A casa di Melania Mazzucco: Da qui si vedeva Francesco tornare in elicottero

VaticanoSegreto Hai mai sognato di scoprire un appartamento nascosto vicino alle mura papali, pieno di libri misteriosi e sorprese inaspettate?
L’Incantesimo dei Libri Ovunque
Immagina di entrare in un appartamento accogliente proprio a ridosso delle storiche mura Vaticane: qui, i libri sono sparsi in ogni angolo, creando un’atmosfera di avventura intellettuale che ti catturerà all’istante. Ogni scaffale trabocca di storie dimenticate, rendendo questo spazio un vero e proprio rifugio per chi ama i segreti del passato.
La Scala verso un’Oasi Segreta
Non perdere l’opportunità di esplorare una scala a chiocciola che sale verso una terrazza incantata, dove alberelli di limoni prosperano come in un giardino privato. I frutti succosi finiscono dritti nel frigorifero, mescolandosi a ingredienti semplici come latte, marmellate, olive e yogurt, per un tocco di magia quotidiana che ti farà desiderare di trasferirti subito!Cronaca
Teatro dell’Opera di Roma: storie e tesori nascosti in una luce inedita

TeatroDellOpera Di Roma: Scopri i segreti nascosti di un’icona culturale che ha affascinato generazioni!
LA STORIA
Immagina un teatro nato dalla visione audace di un imprenditore umbro, Domenico Costanzi, che lo costruì in una zona allora periferica di Roma per seguire lo sviluppo della città. Inaugurato nel 1880 con l’opera “Semiramide” di Rossini, questo gioiello architettonico fu progettato dall’architetto Achille Sfrondini in soli dodici mesi. Costanzi, proprietario dell’hotel Quirinale, creò persino un passaggio sotterraneo segreto per collegare il teatro all’albergo, rendendo tutto più misterioso e esclusivo.
Ma non fermarti qui: la facciata originale in stile neorinascimentale fu radicalmente trasformata da Marcello Piacentini, cambiando per sempre l’aspetto di questo luogo leggendario.
I PROTAGONISTI E LE SFIDE
Cosa succederebbe se un teatro passasse dalle mani di un “praticone” come Vincenzo Jacovacci, noto per la sua proverbiale tirchieria, a figure più raffinate come Guglielmo Canori? Ecco le storie che ti faranno interrogarti sulle vere sfide dietro le quinte. Costanzi affrontò difficoltà economiche dopo aver investito troppo nell’albergo, portando Walter Mocchi a subentrare nel 1907. Poi, dal 1912 al 1926, una donna coraggiosa, Emma Carelli, ne diresse la visione artistica.
Non crederai a come il Comune di Roma prese le redini nel 1926, trasformando il teatro in un simbolo della lirica nella Capitale. Ogni rappresentazione racconta una trama di evoluzioni e sorprese, con dettagli che riveleranno la vitalità della musica nella città eterna.
LE MERAVIGLIE NASCOSTE
E se potessi zoomare su dettagli invisibili ad occhio nudo? Gli scatti fotografici di Carlo Vannini, realizzati nel 2020, portano alla luce fregi e decorazioni mozzafiato, offrendo uno sguardo intimo che ti farà apprezzare ogni angolo.
Tra le gemme, foto storiche di spettacoli iconici e star come Franco Zeffirelli, Riccardo Muti e Luciano Pavarotti. Le scenografie? Evolute da imponenti strutture tradizionali a innovazioni high-tech con video e tecnologie d’avanguardia – un’evoluzione che ti lascerà a bocca aperta.
BALLETTO E COSTUMI
Ma c’è di più: questo teatro non è solo sinfonie, è anche un mondo di ballo e artigianato. Scopri il Corpo di Ballo e la magica Sartoria, con laboratori come quello dei Cerchi vicino alla Bocca della Verità. Qui, artigiani creano fondali dipinti a mano con tecniche antiche, usando terre colorate e pennelli unici che ti faranno sognare l’arte italiana esportata nel mondo.
Pensa a maestri come Cambellotti, Prampolini, De Chirico e Picasso che hanno collaborato qui, lasciando un’eredità di competenze inestimabili. Dai costumi ai divi di ieri e oggi, ogni elemento è un tesoro nascosto che merita di essere esplorato.
LE VOCI CHE RACCONTANO
Cosa aggiunge un tocco di esclusività? I testi introduttivi firmati da personalità come il Sindaco Roberto Gualtieri, il sovrintendente Francesco Giambrone e altri, tra cui il regista Damiano Michieletto, lo scrittore Giancarlo De Cataldo e il direttore musicale Michele Mariotti. Ogni contributo svela storie che renderanno il Teatro dell’Opera di Roma un mistero irresistibile da approfondire.
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