Cronaca
Gisella Cardia, torna a parlare la veggente di Trevignano: “La Madonna è dalla mia parte”
Gisella Cardia, le durissime parole nel corso dell’ultima presunta apparizione della Beata Vergine

Gisella Cardia, il ritorno. La veggente ha presenziato ieri al cosiddetto ‘incontro’ con la Madonna, che, come ogni 3 del mese, si svolge nel ‘Campo delle Rose’ di Trevignano. L’evento si è ripetuto in un clima non certamente dei migliori, tra ordinanze di sgombero dell’area (che è vincolata), indagini delle autorità, civili ed ecclesiastiche, e un’opinione pubblica sempre più scettica. Ciò non ha però impedito ai sodali di riunirsi per ascoltare le parole della donna. Che ha pronunciato una vera e propria invettiva, in primis contro i giornalisti. “Vogliono sapere come sto – ha detto – Sto bene grazie alla mia fede. Perchè dalla mia parte ho Dio e la Madonna“.
“In questi due mesi e mezzo, anche tre – ha aggiunto – mi hanno detto di tutto. Mi hanno dipinta come un mostro, cattivo, speculatrice di miracoli. A loro vorrei fare una domanda. Come si possono definire quelle persone che impediscono la preghiera? Che non vogliono essere ricordate come la Madonna di Trevignano? Che impediscono alle persone di venire qui a pregare. A loro dà fastidio la preghiera, è con lei che ce l’hanno e non con me. Vogliono che la statua della Madonna vada giù“. Quindi, secondo Gisella, Tar e Comune vorrebbero sgomberare tutto non per tutelare il luogo, ma per impedire la libertà di culto.
“Siamo stati quasi ricattati – prosegue – Vogliono espropriarci il terreno se continuiamo a venire qui, a casa nostra, a pregare. Hanno anche chiamato una task force di poliziotti di ogni genere, come se fossimo in uno stadio dove si attendevano più di mille persone“. E a proposito delle lamentele dei commercianti del paese, ricorda: “Mi dicono che faccio business. Io non ho mai preso un centesimo. Mentre gli alberghi e i ristoranti sono pieni“. E conclude ribadendo la volontà di non fermarsi: “Non sono io il male, lo è chi è contro di me. E intendo continuare a pregare in questo luogo benedetto da Dio“.
Cronaca
L’improvviso crollo di un uomo durante una chiamata telefonica

ChocSottoIlSole Un uomo di 57 anni crolla e muore in piena stazione a Roma per un malore misterioso legato al caldo opprimente? Scopri i dettagli che stanno facendo discutere!
La scena del dramma
Immaginate la calura estiva che avvolge Roma, quando un uomo di 57 anni, in attesa del treno alla stazione Stella Polare di Ostia, si ritrova improvvisamente al centro di un evento tragico. Stava parlando al telefono sotto il sole cocente, circondato da altri passeggeri, quando un malore improvviso lo ha fatto crollare a terra, lasciando tutti senza fiato.
Il malore fatale e le reazioni
Le prime testimonianze parlano di un infarto probabile, scatenato forse dal caldo eccessivo che non dà tregua alla Capitale. I soccorsi sono stati chiamati all’istante, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare: era già deceduto. Le persone presenti sono rimaste sotto shock, con il corpo coperto da un telo in attesa degli interventi, mentre la vita in stazione proseguiva senza interruzioni. Una vicenda che fa riflettere su quanto il clima possa nascondere pericoli inaspettati.Cronaca
La mia vita stravolta: solo con la bambina e alla ricerca di un rifugio

MisteroUccisioneARoma: L’audio scioccante di Rexal Ford rivela segreti prima del tragico ritrovamento!
L’audio rivelatore
Immaginate di ricevere un messaggio vocale da un amico che nasconde una storia da brivido: Rexal Ford, l’uomo al centro di un’indagine per omicidio, ha inviato un audio a un suo amico italiano il 5 giugno, appena due giorni prima che i corpi della bambina e della madre venissero scoperti a Villa Pamphili. In questo messaggio, Ford confida di essere stato abbandonato dalla moglie, che sarebbe tornata con il suo ex fidanzato, lasciando lui con la bambina perché “non era più interessata a essere madre”. Con un tocco di mistero, chiede ospitalità a Roma e menziona un progetto sorprendente che lo lega, a suo dire, al figlio di George Harrison dei Beatles, Dhani. Un dettaglio che fa sorgere mille domande: cosa nascondeva davvero Ford?
Chi era Rexal Ford
E se vi dicessimo che Rexal Ford, il 46enne californiano ora fermato sull’isola greca di Skiathos, si spacciava per un regista di Hollywood? Incredibile, ma vero: Ford si era presentato come il responsabile di un film da tre milioni di euro, supportato da una mail di un produttore inglese che lo accreditava presso una società cinematografica romana. Il 7 maggio, è stato visto negli uffici ai Parioli con la donna e la bambina, che definiva la sua famiglia. Ma era tutto vero? Questo alone di mistero intorno alla sua identità e ai suoi progetti rende il caso ancora più affascinante e pieno di colpi di scena.
I viaggi a Malta e in Russia
Preparatevi a un viaggio nel mondo internazionale di Ford e della sua compagna: prima di arrivare in Italia, i due avevano fatto tappa a Malta e in Russia. Gli inquirenti stanno approfondendo queste rotte per svelare l’identità esatta di Ford e della giovane donna, incluse verifiche su un eventuale matrimonio. È un intreccio di spostamenti che fa venire i brividi: cosa stavano cercando in questi Paesi, e quali segreti si celano dietro questi viaggi?
Chi era la moglie Stella
E la donna al centro di questa storia? Chiamata Stella, ma forse con un nome falso, era descritta come un genio dell’informatica, una specie di hacker “Robin Hood” della rete. Un amico, il musicista Oskar “El Mariachi”, racconta di aver vissuto con la coppia a Malta e dipinge un quadro idilliaco: “Erano felici, con soldi e una casa a Roma”. Ma poi aggiunge il colpo di scena: “Lei era misteriosa, forse russa o islandese, e Ford non sapeva nemmeno tutto di lei. Lui era un uomo di pace, con interessi da regista e una famiglia benestante”. L’amico sospetta persino che qualcuno possa avergli fatto del male per via del lavoro di lei. Un vero enigma che vi terrà con il fiato sospeso!
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