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Tra storia, cultura e tradizioni culinarie: La sagra di Subiaco

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Tra storia, cultura e tradizioni culinarie: La sagra di Subiaco

Esplorando le Delizie di Subiaco

La sagra di Subiaco, nella pittoresca cittadina nel cuore dell’Italia, si sta preparando un evento culinario unico nel suo genere. Conosciuto come “Rajche, radici in comune”, questo festival promette di deliziare i sensi dei visitatori con una straordinaria varietà di piatti tradizionali e prelibatezze locali. Il 19 e 20 agosto, Subiaco si trasformerà in un paradiso per gli amanti della buona cucina, offrendo un’esperienza che abbraccia non solo il gusto, ma anche la cultura e la storia di questa affascinante regione.

La sagra di Subiaco: Autenticità Locale

I “Pumpui”, noti altrove come fiori di zucca, saranno uno dei protagonisti indiscussi di questo evento. Questi fiori delicati e croccanti, quando accostati a piatti come gli strozzapreti o i ravioli al tartufo, diventano opere d’arte gastronomiche che catturano l’anima del territorio. Gli gnocchi al ragù di cinghiale raccontano storie antiche di caccia e tradizioni, mentre la coratella e i formaggi di pecora svelano l’abilità e la maestria dei pastori locali.

 Gusto e Storia di Subiaco

Il profumo di ciambelle appena sfornate e bombe fritte a catturerà i passanti, invitandoli a fare un salto nel mondo delle dolcezze locali. La pasta alla Visciola, con il suo sapore unico derivato dalle visciole, frutti tipici della zona, è un inno al legame tra la terra e la tavola. E come dimenticare il Salame del Ré, una prelibatezza che incarna l’arte dell’affumicatura e della stagionatura.

Subiaco:  Cultura e Comunità

Oltre alla strepitosa selezione di piatti, “Rajche, radici in comune” offrirà ai visitatori uno sguardo autentico sulla vita e la cultura di Subiaco. Poesie, stornelli e canti popolari risuoneranno tra i vicoli acciottolati, unendo passato e presente in un’armoniosa sinfonia. L’ombra della maestosa Rocca Abbaziale, testimone di secoli di storia, abbraccerà gli ospiti, offrendo loro una sensazione di appartenenza a questa terra intrisa di leggende e storie affascinanti.

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?

In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?

Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.

I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.

Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.

Fonte Verificata

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri
Prima rivoluzione in tema di telemarketing. Dal prossimo 19 agosto, infatti, scatterà il blocco delle chiamate commerciali provenienti dall’estero e che utilizzano finte numerazioni italiane per ingannare i cittadini. Lo ricorda Assoutenti, che sottolinea tuttavia come la novità interesserà solo le telefonate provenienti da numeri fissi.

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center

“Da martedì 19 agosto diventeranno operativi i nuovi filtri anti-spoofing imposti dall’Autorità per le comunicazioni agli operatori telefonici – spiega il presidente Gabriele Melluso – Il CLI Spoofing, acronimo di Calling Line Identification Spoofing, è una tecnica che permette a chi chiama di mascherare il proprio numero telefonico: il chiamante utilizza software che gli permettono di modificare il proprio ID chiamante, facendo apparire un numero diverso da quello reale. Il destinatario della chiamata vede comparire questo numero fasullo, ignaro che si tratti di un’identità contraffatta, ed è quindi portato con l’inganno a rispondere al telefono. Una tecnica utilizzata da operatori e call center illegali per proporre attraverso il telemarketing investimenti finanziari ma anche contratti di forniture energetiche”.

Telemarketing cosa cambia

Nello specifico con la delibera 106/25/CONS pubblicata lo scorso 19 maggio, l’Agcom ha approvato il Regolamento recante disposizioni a tutela degli utenti finali in materia di trasparenza nell’offerta di servizi di comunicazioni elettroniche e nella presentazione del numero chiamante (CLI- Calling Line Identity) – analizza Assoutenti – La delibera prevede, in capo agli operatori nazionali che ricevono chiamate consegnate da operatori esteri, l’obbligo di bloccare in Italia le chiamate con numero fisso italiano e quelle con numero mobile italiano, a meno che l’utente non sia effettivamente in roaming all’estero.
Misure che saranno applicate in due passaggi: il primo il 19 agosto, e riguarderà esclusivamente il blocco delle chiamate dall’estero con numero chiamante italiano di rete fissa; il secondo, il 19 novembre, riguarderà il blocco delle chiamate con numero chiamante italiano di rete mobile. Per chi non si adegua, multe fino a 1 milione di euro. 
Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
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