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Matteo Messina Denaro :muore all’età di 61 anni l’ultimo stragista

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Matteo Messina Denaro :muore all’età di 61 anni l’ultimo stragista

La Cronaca di Roma-  “Se ci fossero dei segreti, me li porterò nella tomba”, così si chiude l’ultimo capitolo della vicenda Messina Denaro, boss latitante di Cosa Nostra arrestato definitivamente lo scorso gennaio.

La notizia delle ultime ore sta facendo il giro delle testate giornalistiche di tutto il mondo, Spagna, Argentina e Francia titolano: “morto l’ultimo grande boss di Cosa Nostra”. Il giovane rampollo diventato Boss ora fa notizia in tutto il mondo.

Ha pianto solamente raccontando della morte del padre, racconta chi ha passato la vita accanto a lui, è ricordato come un uomo freddissimo davanti alla morte, brutale e deciso nei suoi intenti.

Che le sue condizioni di salute fossero veramente gravi non è mai stato un segreto, un tumore al colon lo ha fatto morire al sesto mese di reclusione nel regime di 41 Bis del carcere dell’Aquila.

Il boss è morto in pace sia con se stesso che con le persone che aveva accanto, da uomo fortemente religioso ha chiarito che “solo Dio lo può giudicare per i reati che ha commesso”.

Matteo Messina Denaro non aveva ereditato solamente la fede da suo padre, anche il metodo mafioso di sterminio o sottomissione dei propri rivali che gli tornarono molto utili quando, da piccolo boss ereditario nel Trapanese riuscì ad espandersi nel mondo

Alcuni dei grandi misteri della parabola accendente del boss rimarranno celati nell’ombra, dalla morte di suo padre Franceso Messina Denaro alla sua ascesa a boss di una delle organizzazioni più pericolose del nostro tempo: Cosa Nostra.

La Cronaca di Roma

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

Fonte Verificata

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1° maggio, ma siamo sicuri che i sindacati difendono i lavoratori, oppure un partito politico?

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1° maggio, ma siamo sicuri che i sindacati difendono i lavoratori, oppure un partito politico?

Domani è il primo maggio e come vuole la tradizione è la festa dei lavoratori, la festa di chi lavora onestamente e che deve – tra mille difficoltà – cercare di garantirsi un futuro migliore per la propria esistenza e per la propria famiglia.

Ma la domanda sorge spontanea: “Siamo sicuri che i sindacati CGIL CISL e UIL tutelino veramente i lavoratori, oppure lo fanno soltanto a parole, ma non nei fatti?

In base ai dati della comunità europea, in Italia gli stupendi negli ultimi anni sono aumentati del 1% rispetto al 32% della media OCSE.

Cosa hanno fatto i sindacati per tutelare chi lavora nei cantieri? Cosa hanno fatto per garantire la paga minima che in Italia non esiste? Cosa hanno fatto per chiedere maggiori tutele per i rider? Cosa hanno fatto per mettere come giorno festivo la domenica lavorativa nei supermercati? Niente!

La verità spicciola, quella del popolo, quella di un semplice giornalista che per anni non è stato pagato per scrivere, per poi essere retribuito 1 euro l’ora, pur di continuare a coltivare il suo sogno, è che – se venite sopratutto in periferia a Roma – il 100% delle persone comuni ti diranno (questa è la percezione comune), che i sindacati non fanno praticamente nulla per i lavoratori, a meno che non ti iscrivi all’associazione, autorozzandoli a prelavare l’uno percento dal tuo conto bancario, oppure non si muovino i partiti legati alla sinistra per screditare il governo di turno vicino al centrodestra.

Susanna Camusso dove sta ora? Dopo 10 anni alla guida della CGIL. Ora è senatrice del Partito Democratico. Landini invece che fa? Difende veramente i lavoratori oppure difende gli interessi di un certo partito politico, con la promessa non scritta che anche lui un giorno entrerà nel partito che muove le azioni dei sindacati in Italia?

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