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ONU e agenzie internazionali: appello a cessare il fuoco immediato a Gaza

ONU e agenzie internazionali: appello a cessare il fuoco immediato a Gaza

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ONU e agenzie internazionali: appello a cessare il fuoco immediato a Gaza

Le principali agenzie umanitarie delle Nazioni Unite e le organizzazioni di beneficenza internazionali hanno lanciato un appello per un immediato cessate il fuoco a Gaza. La richiesta è stata firmata da dirigenti di importanti organizzazioni come Ocha, Unicef, Programma Alimentare Mondiale, Oms, Save the Children e Care International. In una dichiarazione congiunta, viene descritta la situazione a Gaza come “orribile” e “inaccettabile”.

La nota afferma che il mondo sta osservando con shock e orrore lo sviluppo della situazione in Israele e nei Territori palestinesi occupati da quasi un mese, con un numero crescente di vittime e feriti. Secondo le autorità israeliane, circa 1.400 persone sono state uccise e migliaia sono rimaste ferite. Ci sono anche più di 200 persone, tra cui bambini, che sono state prese in ostaggio. I razzi continuano a causare trauma alle famiglie, con decine di migliaia di persone costrette a cercare riparo.

Le agenzie umanitarie e le organizzazioni di beneficenza internazionali chiedono a tutte le parti coinvolte di porre immediatamente fine a questa violenza. L’appello sottolinea l’importanza di fermare il conflitto per consentire l’accesso umanitario a Gaza e fornire l’assistenza necessaria alla popolazione colpita. Le agenzie si impegnano a sostenere gli sforzi per porre fine alla violenza e per sostenere la ripresa e la ricostruzione dopo il cessate il fuoco.

L’appello a un cessate il fuoco immediato a Gaza è stato diffuso con l’hashtag #PaceGaza e #FermiamoLaViolenza, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e incoraggiare azioni concrete per porre fine a questa tragica situazione. Le organizzazioni internazionali invitano anche i governi e le istituzioni a unirsi a loro nell’appello per cercare una soluzione pacifica e duratura a questo conflitto.

È urgente che le istituzioni internazionali e i leader mondiali facciano tutto il possibile per porre fine a questa violenza e promuovere la pace. La situazione a Gaza continua a peggiorare ogni giorno e l’impatto umanitario è devastante. È necessario un intervento immediato per salvare vite umane e porre fine a questa crisi umanitaria.

In conclusione, il mondo guarda a Gaza con preoccupazione crescente e chiede a tutte le parti coinvolte di fermare immediatamente la violenza. Le organizzazioni umanitarie e le organizzazioni di beneficenza internazionali fanno appello per un cessate il fuoco a Gaza al fine di permettere l’accesso umanitario alla popolazione colpita e garantire l’assistenza necessaria. È fondamentale che l’opinione pubblica si mobiliti e che i leader mondiali agiscano per porre fine a questa tragedia e per promuovere la pace.Le agenzie umanitarie chiedono un cessate il fuoco immediato a Gaza

Le agenzie umanitarie internazionali hanno lanciato un appello urgente per un cessate il fuoco immediato a Gaza, dove l’escalation dei combattimenti ha causato la morte di migliaia di persone, tra cui un numero impressionante di civili. La situatione è diventata orribile e richiede un intervento immediato per porre fine alle sofferenze della popolazione.

Secondo i dati del Ministero della Sanità di Gaza, il numero totale delle vittime finora si aggira intorno alle 9.500 persone, con oltre 3.900 bambini e 2.400 donne tra i morti. Il numero dei feriti supera i 23.000, e molti di loro necessitano di cure immediate in ospedali già sovraccarichi. I palestinesi vivono in una situazione di assedio, privati dell’accesso a beni di prima necessità come cibo, acqua, medicine, elettricità e carburante. I bombardamenti colpiscono indiscriminatamente case, rifugi, ospedali e luoghi di culto, mettendo a repentaglio la vita di un’intera popolazione.

Le agenzie umanitarie condannano fermamente questa situazione e chiedono a tutte le parti coinvolte di porre fine immediatamente ai combattimenti. È necessario garantire un cessate il fuoco per consentire alle organizzazioni umanitarie di intervenire e fornire soccorso urgente alle persone colpite. Oltre all’urgenza di porre fine alla violenza, anche la riapertura dei corridoi umanitari per la fornitura di aiuti è essenziale per garantire la sopravvivenza della popolazione.

In conclusione, è cruciale che la comunità internazionale si mobiliti per porre fine a questa crisi umanitaria e proteggere la vita dei civili innocenti. La situazione a Gaza è insostenibile e richiede azioni immediate ed efficaci per porre fine alle sofferenze della popolazione. È necessario un impegno congiunto per raggiungere un cessate il fuoco e garantire l’accesso a beni essenziali per la sopravvivenza della popolazione. Siamo tutti chiamati a fare la nostra parte per porre fine a questa tragedia umanitaria.

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Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

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Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

#TerremotoKamchatka: Un terremoto di magnitudo 8.8 scuote la Kamchatka, innescando tsunami in tutto il Pacifico. Allerte da Giappone a Hawaii, con precauzioni di massa. #Sisma #Tsunami

Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la remota penisola della Kamchatka, un evento straordinario che ha subito attirato l’attenzione globale. Le conseguenze del sisma si sono propagate attraverso l’Oceano Pacifico, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste di Giappone, Hawaii e California. Sorprendentemente, finora non sono stati segnalati né vittime né danni gravi.

Mentre le giornate passano, alcuni paesi continuano a vivere nell’incertezza. Il Cile, per esempio, ha deciso di non rischiare, innalzando l’allerta tsunami ai massimi livelli e ordinando l’evacuazione di centinaia di persone. Nella terra madre dell’evento, la Russia, gli abitanti di Petropavlovsk-Kamchatsky si sono trasferiti verso l’entroterra. Nel frattempo, i porti venivano lambiti da onde che hanno raggiunto i sei metri, mentre un asilo veniva danneggiato.

La rapidità e l’efficacia dei sistemi di allerta russi sono state lodate dal Cremlino. “In generale, anche la resistenza sismica degli edifici ha dato prova di efficacia” ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, celebrando l’assenza di vittime. Tuttavia, il terremoto ha provocato una pericolosa eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka.

Nel frattempo, il Giappone è stato messo alla prova con scenari di emergenza che hanno riportato alla mente i tragici eventi del 2011. Decine di persone si sono rifugiate in aree più sicure, preoccupate per l’effetto sulle centrali nucleari, che fortunatamente sono rimaste intatte. Anche le Hawaii si sono trovate in preda all’ansia, con le strade di Honolulu congestionate dalle automobili in fuga. Le evacuazioni, inizialmente ordinate, sono state poi revocate.

Questo catastrofico evento, che si è verificato lungo la temuta ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico, si annovera tra i dieci terremoti più potenti mai registrati, sottolineando ancora una volta il potere inarrestabile della natura.

Fonte Verificata

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Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

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Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

Roma cambia, e in meglio. Oggi il governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma capitale fra gli Enti Costitutivi della repubblica Italiana, che attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale (Atac, Cotral, Metro e Taxi), il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali.

La riforma prevede, almeno così dice nel video social il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni,  che anche i municipi di Roma Capitale avranno un nuovo ruolo nella riforma della città. Questa riforma è frutto di un lavoro condiviso anche con la Regione Lazio e il Comune di Roma guidato dal sindaco del Partito Democratico Roberto Gaultieri.

Da oggi Roma, diventa al pari delle altri capitale europee, una capitale più autorevole e più autonoma.

 

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