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Riscaldamento non funzionante: la protesta all’Istituto Levi di Roma

Protesta dei genitori dell’Istituto Levi di Roma per il riscaldamento non funzionante
I genitori dell’Istituto Comprensivo Carlo Levi di Fidene a Roma sono indignati. L’impianto di riscaldamento della scuola, riporta Fanpage, non funziona e i loro figli sono costretti a studiare in aule gelide. La situazione è così critica che la scuola ha invitato i genitori a vestire molto bene i propri figli per affrontare il freddo.
Secondo i genitori, la temperatura nelle aule è arrivata a 12 gradi, rendendo la situazione insostenibile per i bambini, che trascorrono otto ore al giorno nella scuola. Il guasto all’impianto è stato comunicato attraverso una circolare indirizzata al personale della scuola.
L’impianto avrebbe dovuto iniziare a funzionare il 15 novembre come da ordinanza comunale, ma sembra che il corpo caldaia si sia rotto e un primo tentativo di riparazione non sia andato a buon fine. Adesso si dovrà intervenire con una ditta specializzata per risolvere il problema. Nel frattempo, i genitori sono preoccupati per le condizioni in cui i loro figli sono costretti a frequentare la scuola.
La situazione ha scatenato la rabbia dei genitori, che accusano l’amministrazione scolastica e il Municipio III di scaricarsi reciprocamente le responsabilità, senza risolvere il problema. Il freddo si è già fatto sentire e i tempi per risolvere la situazione potrebbero non essere brevi, portando i genitori a chiedersi come sia possibile che una scuola dell’obbligo si trovi ridotta in queste condizioni.
Il disagio dei bambini è ulteriormente evidenziato dal fatto che la scuola ha chiesto ai genitori di vestire adeguatamente i loro figli e ha invitato tutto il personale a tenere conto delle temperature all’interno dell’edificio a causa del guasto alla caldaia. La situazione allo Istituto Levi è emersa e i genitori stanno protestando per garantire che i loro figli possano studiare in un ambiente sicuro e confortevole.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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