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Capodanno al cinema, Pio e Amedeo provano ad alleviare la nostalgia della commedia

Capodanno al cinema: Pio e Amedeo puntano in alto
Il titolo di re del box office delle feste è in bilico e il primato di WONKA (in testa il giorno di Natale) non è così sicuro, sebbene sia distante da successi come “Barbie”, “Oppenheimer”, e “C’è ancora domani”. Tradizionalmente, sono solo due i film che escono a ridosso del Capodanno. Le speranze ruotano attorno alla nuova commedia di Pio e Amedeo, soprattutto perché quest’anno la commedia – specialmente quella italiana – è stata sostanzialmente assente e c’è parecchia nostalgia per le stagioni di successi di Checco Zalone. A partire da domani, nelle sale italiane, sarà possibile vedere “COME PUO’ UNO SCOGLIO” di Gennaro Nunziante, e “RICOMINCIO DA ME” di Nathan Ambrosioni.
Il primo film, diretto da Gennaro Nunziante e interpretato da Amedeo Grieco, Pio D’Antini, Francesca Valtorta, Nicola Rignanese, Claudio Bigagli e Christina Andrea Rosamilla, vede i due comici affidarsi nuovamente a un regista cinefilo. Il film racconta la storia di Pio, un tranquillo ex ragazzo di provincia che vive nel castello dei suoceri e si fa comandare dalla moglie e dal padre (che ha già organizzato il futuro del figlio). L’arrivo dell’ex detenuto Amedeo, assunto come factotum nella ditta di famiglia, cambierà la vita di Pio, aiutandolo a ritrovare se stesso.
L’altro film, “RICOMINCIO DA ME” diretto da Nathan Ambrosioni e interpretato da Camille Cottin, Léa Lopez, Thomas Gioria, Louise Labeque, Oscar Pauleau, Juliane Lepoureau, Catherine Mouchet, e Florence Muller, racconta la storia di Toni, una ex cantante che ha cinque figli e si interroga sulla possibilità di costruirsi un futuro degno del suo passato. Camille Cottin, ormai diva emergente del cinema internazionale, è la protagonista assoluta del film.
Le due commedie promettono di portare un po’ di spensieratezza e divertimento durante le festività di Capodanno, offrendo storie coinvolgenti e personaggi indimenticabili. Sia “COME PUO’ UNO SCOGLIO” sia “RICOMINCIO DA ME” rientrano nella lista dei film da non perdere durante le vacanze di Capodanno.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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