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Cronaca, L’Italia e la tratta di essere umani dopo armi e droga. Lo studio

Tratta di esseri umani in Italia: la terza fonte di guadagno per la criminalità
Secondo il ministero dell’Interno, in Italia la tratta di esseri umani è diventata la terza fonte di guadagno per la criminalità organizzata, dopo il traffico di armi e di droga. Nel primo semestre del 2023, le persone assistite dal sistema anti-tratta, gestito dal Dipartimento per le Pari Opportunità, sono state 1.477, di cui il 64,2% donne e il 2,4% minori. Questi individui provengono principalmente da Nigeria (51,5%), Pakistan (6,4%), Marocco (5,5%), Brasile (4,5%), e Costa d’Avorio (3,9%).
Per affrontare questo fenomeno e garantire l’emersione dallo sfruttamento di ragazzi e ragazze di Paesi terzi di età inferiore ai 18 anni e di giovani donne fino ai 30 anni, potenziali vittime di tratta e sfruttamento o a rischio di ricadere nella rete degli sfruttatori, un partenariato di sette organizzazioni della società civile che operano in Italia, Spagna e Francia, guidato da Save the Children Italia, ha lanciato il progetto “E.V.A. Early identification and protection of Victims of Trafficking in Border Areas” (“Identificazione precoce e protezione delle vittime di tratta nelle aree di confine”) all’interno dei tre Paesi.
Il progetto mira a fornire protezione e percorsi di reinserimento sociale alle vittime, previsti dai governi, attraverso vari passaggi tra cui l’accesso a una casa rifugio. Questo luogo offre alle donne vittime di tratta e ai loro eventuali figli la possibilità di sottrarsi alla coercizione e al controllo delle reti di trafficanti.
Secondo Raffaela Milano, direttrice Programmi Nazionali e Advocacy di Save the Children Italia, la tratta è un fenomeno nascosto e le vittime identificate sono spesso solo la punta dell’iceberg. Tra le persone a rischio ci sono molti bambini che sfuggono alla rete di protezione governativa perché sono alla mercé di trafficanti senza scrupoli. Il progetto mira a identificare le vittime di tratta legate ai movimenti secondari in Europa e vuole essere un tassello nel mosaico di interventi che devono mirare, su larga scala, a studiare il fenomeno e a sviluppare misure di prevenzione, individuazione e contrasto efficaci.
Il problema della tratta di esseri umani in Italia è particolarmente critico. L’Italia è considerata dalla maggior parte dei migranti come un Paese di transito. Una delle rotte utilizzate è quella delle frontiere di Francia, Italia e Spagna.
In conclusione, è cruciale combattere attivamente questo fenomeno e offrire protezione e supporto alle vittime, soprattutto considerando che la tratta di esseri umani è diventata una delle principali fonti di guadagno per la criminalità organizzata in Italia.Aumento del traffico e della tratta di migranti in Europa: situazione ai confini Italia-Francia, Spagna-Francia e in Francia
Il flusso migratorio in Europa sta portando all’aumento del traffico e della tratta di migranti, con particolare attenzione ai confini tra Italia e Francia, Spagna e Francia. In particolare, la città di confine Ventimiglia è diventata un punto critico, con Save the Children Italia che ha condotto una valutazione sui rischi di tratta e sfruttamento tra i minori e le donne con bambini che attraversano il confine con la Francia. La valutazione ha evidenziato un movimento di ragazze e giovani donne ivoriane in viaggio da sole o con bambini, potenziali vittime o a rischio di tratta.
Nel periodo da gennaio a novembre 2023, almeno 3.627 minori hanno attraversato i confini di Ventimiglia. La legislazione italiana contro la tratta e lo sfruttamento è in linea con i principi internazionali e prevede l’assistenza e l’integrazione sociale delle vittime, nonché il rilascio di un permesso di soggiorno speciale. Si tratta di un modello avanzato nella lotta alla tratta e allo sfruttamento.
Anche il confine Spagna-Francia è stato al centro di un aumento del traffico e della tratta di migranti, in particolare di nigeriani, ivoriani e guineani che entrano in Europa attraverso la Spagna. Save the Children Spagna ha raccolto prove di potenziali sopravvissuti alla tratta tra i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie in transito attraverso la Spagna. La maggior parte dei profili identificati come vulnerabili o che mostrano segni di sfruttamento e abuso nei centri di prima accoglienza e nei punti chiave della frontiera meridionale europea in Spagna tende a intraprendere movimenti secondari rischiosi per raggiungere altri Paesi, più comunemente la Francia.
La Francia, Paese di destinazione e di transito per molti migranti vittime di tratta provenienti dall’Italia e dalla Spagna, ha ancora lacune significative nella lotta alla tratta. Secondo il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani, GRETA, gli sforzi per combattere la tratta in Francia sono ancora largamente inadeguati. È urgente migliorare l’identificazione, la protezione e il sostegno dei sopravvissuti, in particolare attraverso la formazione del personale e la creazione di alloggi sicuri per le persone trafficate.
In conclusione, la situazione ai confini Italia-Francia, Spagna-Francia e in Francia richiede un’attenzione costante e interventi mirati per contrastare efficacemente il traffico e la tratta di migranti in Europa.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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