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Italia: Decreto per Invio di Armi all’Ucraina nel 2024, Maggioranza Coesa

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Italia: Decreto per Invio di Armi all’Ucraina nel 2024, Maggioranza Coesa

Annuncio del Ministro della Difesa Guido Crosetto

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha recentemente annunciato l’intenzione del governo italiano di approvare un nuovo decreto nel 2024 per continuare l’invio di armi all’Ucraina. Questo decreto sarà presentato al Parlamento a gennaio, sebbene Crosetto abbia sottolineato che non c’è urgenza immediata poiché l’ottavo pacchetto di armamenti sarà approvato entro la fine del 2023.

Dettagli del Decreto e Procedura di Invio

Nel 2024, l’Italia proseguirà l’invio di armi all’Ucraina attraverso un decreto che consentirà al governo di decidere in segreto sui rifornimenti. Il ministro della Difesa dovrà riferire solo al Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Questo procedimento, adottato sin dall’inizio del conflitto, include la comunicazione anticipata al Copasir dei contenuti del decreto, sempre mantenuti segreti.

Tempistiche e Contesto Politico

Nonostante la mancanza di urgenza per l’approvazione del nuovo decreto, il governo ha previsto di approvare l’ottavo pacchetto di aiuti militari entro la fine del 2023, continuando a seguire l’attuale prassi. Tuttavia, negli ultimi mesi, il sostegno politico all’invio di armamenti si è indebolito, incontrando critiche sia dall’opposizione che da alcuni alleati di governo, come la Lega.

Reazioni Politiche e Prospettive Future

Il ministro Crosetto ha espresso fiducia nel fatto che la Lega, nonostante le tensioni politiche, non bloccherà l’iniziativa per ottenere vantaggi elettorali. Le dinamiche interne alla maggioranza e l’approssimarsi delle elezioni europee potrebbero influenzare le decisioni future riguardo all’invio di armi all’Ucraina, portando possibili cambiamenti di rotta.

[Fonte](https://www.fanpage.it/politica/crosetto-annuncia-un-nuovo-decreto-per-linvio-di-armi-allucraina-nel-2024/)

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Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

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Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

#TerremotoKamchatka: Un terremoto di magnitudo 8.8 scuote la Kamchatka, innescando tsunami in tutto il Pacifico. Allerte da Giappone a Hawaii, con precauzioni di massa. #Sisma #Tsunami

Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la remota penisola della Kamchatka, un evento straordinario che ha subito attirato l’attenzione globale. Le conseguenze del sisma si sono propagate attraverso l’Oceano Pacifico, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste di Giappone, Hawaii e California. Sorprendentemente, finora non sono stati segnalati né vittime né danni gravi.

Mentre le giornate passano, alcuni paesi continuano a vivere nell’incertezza. Il Cile, per esempio, ha deciso di non rischiare, innalzando l’allerta tsunami ai massimi livelli e ordinando l’evacuazione di centinaia di persone. Nella terra madre dell’evento, la Russia, gli abitanti di Petropavlovsk-Kamchatsky si sono trasferiti verso l’entroterra. Nel frattempo, i porti venivano lambiti da onde che hanno raggiunto i sei metri, mentre un asilo veniva danneggiato.

La rapidità e l’efficacia dei sistemi di allerta russi sono state lodate dal Cremlino. “In generale, anche la resistenza sismica degli edifici ha dato prova di efficacia” ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, celebrando l’assenza di vittime. Tuttavia, il terremoto ha provocato una pericolosa eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka.

Nel frattempo, il Giappone è stato messo alla prova con scenari di emergenza che hanno riportato alla mente i tragici eventi del 2011. Decine di persone si sono rifugiate in aree più sicure, preoccupate per l’effetto sulle centrali nucleari, che fortunatamente sono rimaste intatte. Anche le Hawaii si sono trovate in preda all’ansia, con le strade di Honolulu congestionate dalle automobili in fuga. Le evacuazioni, inizialmente ordinate, sono state poi revocate.

Questo catastrofico evento, che si è verificato lungo la temuta ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico, si annovera tra i dieci terremoti più potenti mai registrati, sottolineando ancora una volta il potere inarrestabile della natura.

Fonte Verificata

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Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

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Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

Roma cambia, e in meglio. Oggi il governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma capitale fra gli Enti Costitutivi della repubblica Italiana, che attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale (Atac, Cotral, Metro e Taxi), il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali.

La riforma prevede, almeno così dice nel video social il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni,  che anche i municipi di Roma Capitale avranno un nuovo ruolo nella riforma della città. Questa riforma è frutto di un lavoro condiviso anche con la Regione Lazio e il Comune di Roma guidato dal sindaco del Partito Democratico Roberto Gaultieri.

Da oggi Roma, diventa al pari delle altri capitale europee, una capitale più autorevole e più autonoma.

 

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