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Ospedale di Tivoli fuori norma: nessun certificato di prevenzione incendi
Ospedale di Tivoli fuori norma: nessun certificato di prevenzione incendi

Ospedale di Tivoli: manca il certificato di prevenzione incendi
Dopo l’incendio che ha causato la morte di tre degenti, l’ospedale di Tivoli si trova al centro di gravi polemiche come riporta Il Tempo a causa dell’assenza del certificato di prevenzione incendi.
Nonostante l’ottenimento di pareri di conformità su porzioni e reparti nel corso del tempo, la struttura non possedeva un certificato di prevenzione incendi complessivo, come evidenziato dalla dichiarazione dell’Asl Roma 5 nel luglio 2021.
Questa mancanza preoccupante è emersa a seguito di un “Studio di Fattibilità Tecnica sul presidio Ospedaliero di Tivoli”. Attualmente, la situazione sembra non essere cambiata nonostante siano passati 29 mesi da allora, come affermato anonimamente da alcuni dipendenti.
Le indagini della Procura di Tivoli, che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e incendio colposo, puntano a verificare se i rubinetti anticendio interni all’ospedale fossero senza acqua e se la scala di emergenza, di 8 piani, fosse completamente al buio in quella tragica notte dell’Immacolata. Le indagini mirano a fare luce sulle criticità del sistema antincendio e sulla mancanza di illuminazione di emergenza su scala di otto piani, durant il rogo.
Inoltre, l’ospedale si trovava bloccato nella mancanza di compartimentazione antincendio in relazione agli interventi di ampliamento dei fabbricati, come evidenziato dalla dichiarazione dell’Asl due anni prima dell’incidente.
La mancanza di un’adeguata prevenzione incendi e le carenze evidenziate durante l’incendio sollevano serie preoccupazioni sulle condizioni di sicurezza nella struttura ospedaliera di Tivoli.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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