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Comitato Bioetica riesaminerà farmaci bloccanti pubertà, Vescovi “Esprimo preoccupazioni”

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Comitato Bioetica riesaminerà farmaci bloccanti pubertà, Vescovi esprimono preoccupazioni

Il Comitato Nazionale di Bioetica ha rivolto la sua attenzione ai farmaci bloccanti della pubertà utilizzati per i minori affetti da disforia di genere. Questa decisione è scaturita in seguito all’ispezione del Ministero della Salute presso l’ospedale Careggi di Firenze. Milan suo presidente, il professor Angelo Vescovi, ha annunciato in un’intervista a Marina Terragni su “Il Foglio” che il comitato tornerà a esaminare la questione.

Nel 2018, il Comitato era arrivato a sostenere l’uso “off-label” di tali farmaci, come la Triptorelina, con lo scopo di “mettere in pausa ” la pubertà nei minori affetti da disforia di genere. Questo permetteva poi ai minori di decidere dell’identità di genere in cui si riconoscevano nel periodo dell’adolescenza.

Secondo il professor Vescovi oggi esistono molte più informazioni rispetto a sei anni fa. Diversi paesi che una volta aderivano al protocollo degli ormoni bloccanti della pubertà stanno ora ridimensionando il loro uso. Vescovi attribuisce questa inversione di tendenza ad una maggiore consapevolezza dei casi di detransizione e al crescente riconoscimento dell’effetto della pressione sociale nell’affrontare questioni di identità di genere.

La WPAHT, la più grande associazione per la salute trans a livello globale, ha ammesso di recente l’importanza del ruolo che gioca la pressione sociale. Secondo Vescovi, questa pressione può avere un impatto notevole sui giovani adolescenti, i quali stanno ancora formando la propria identità.

Nel 2018, il tirare avanti con il trattamento è stato influenzato dall’alto rischio di suicidio tra i minori che lottavano con il loro genere. Però, più recentemente, diversi studi hanno dimostrato che il rischio di suicidio non diminuisce, ma potrebbe addirittura aumentare, a seguito del trattamento “pro-trans”.

Secondo uno studio pubblicato dal Journal of Sex and Marital Therapy, più di due terzi dei minori in trattamento non hanno registrato miglioramenti dal punto di vista psicologico, alcuni hanno addirittura peggiorato. Questi dati stanno creando una nuova narrativa a livello globale.

Il professore Vescovi ha espresso preoccupazione per quel che lui chiama una “pressione dell’ideologia liberale totale” che vede ogni cosa che può essere fatta come qualcosa che dovrebbe essere fatta, a scapito della considerazione del valore unico di ogni persona.

Il Comitato di Bioetica nutre inoltre preoccupazioni riguardo il potenziale condizionamento sociale durante la formazione dell’individuo, che può essere esacerbato nell’era dei social media. Vescovi critica inoltre il trattamento del Careggi, sostenendo che la pubertà dovrebbe essere assecondata in modo naturale, piuttosto che bloccata chimicamente.

Infine, Vescovi denuncia la proposta di trattare persone sane con farmaci che hanno pesanti effetti collaterali. Per lui, l’idea che una singola molecola possa bloccare un processo così complesso è una distorsione inaccettabile.

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!

L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.

Una storia che affascina il mondo

Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.

L’audizione top secret

Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.

Prossimi passi nell’ombra

Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.

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Coppa Italia, caos allo stadio: Tifosi del Milan devastano Curva Sud e insultano i romanisti come “figli del Vesuvio”

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Coppa Italia, caos allo stadio: Tifosi del Milan devastano Curva Sud e insultano i romanisti come “figli del Vesuvio”

Hai visto cosa succede quando la passione per il calcio sfocia in caos puro? #CoppaItalia #TifosiInFuria #VandalismoStadio

In una serata che avrebbe dovuto celebrare il calcio italiano, la Curva Sud dello stadio è stata protagonista di un episodio sconcertante: tifosi del Milan accusati di averla vandalizzata, scatenando reazioni accese tra i sostenitori della Roma. Immagina la scena, con cori e slogan che riecheggiano nell’aria, e al centro di tutto, la frase “figli del Vesuvio” urlata come una sfida aperta. Questo incidente ha acceso i riflettori su tensioni che vanno oltre il semplice match, lasciando tutti a chiedersi fino a che punto arriverà l’odio tra curve rivali.

La Notte del Caos

L’episodio si è verificato durante gli scontri della Coppa Italia, dove il clima è rapidamente degenerato in atti di vandalismo. Testimoni oculari hanno descritto scene di oggetti lanciati e danni alle strutture, con i tifosi del Milan al centro delle accuse. È un capitolo che ricorda come il calcio possa trasformarsi in un’arena di emozioni incontrollate.

Reazioni dai Social e Slogan Iconici

“Figli del Vesuvio” è diventato l’hashtag del momento sui social, con romanisti che lo hanno usato per rispondere alle provocazioni. Questi scambi hanno amplificato lo scandalo online, attirando l’attenzione di fan e esperti, mentre tutti si interrogano su come prevenire simili episodi in futuro.

Le indagini sono in corso per chiarire i dettagli, ma una cosa è certa: questo evento potrebbe cambiare per sempre il modo in cui viviamo le partite dal vivo. Quali saranno le prossime mosse? La tensione resta alta, e il mondo del calcio italiano è più acceso che mai.

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