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Ilaria Salis, la denuncia del padre (che attacca l’Ambasciata). La risposta del Ministro Tajani

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Ilaria Salis, la denuncia del padre (che attacca l’Ambasciata). La risposta del Ministro Tajani

Il caso di Ilaria Salis: la denuncia del padre e la risposta del Ministro degli Esteri

Secondo Roberto Salis, padre di Ilaria Salis, la giovane è stata portata in aula con le catene in diverse occasioni, e accusa l’Ambasciata italiana in Ungheria di non aver segnalato il trattamento subito dalla figlia. L’uomo ha espresso la sua delusione riguardo al sostegno ricevuto, asserendo che fino al 12 ottobre non erano a conoscenza delle condizioni in cui si trovava la figlia. Roberto Salis ha annunciato un incontro con l’ambasciatore italiano in Ungheria e si attende azioni concrete anziché mere chiacchiere.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato che l’ambasciatore italiano in Ungheria avrebbe espresso proteste per il trattamento riservato a Ilaria Salis e sarebbe stato valutato l’eventuale ottenimento degli arresti domiciliari in Ungheria in vista di un trasferimento in Italia per scontare la pena. Tajani ha sottolineato l’importanza del rispetto dei diritti della persona, affermando che se la giovane fosse riconosciuta colpevole, dovrebbe pur sempre essere trattata con dignità. Il Ministro ha infine dichiarato di aver già discusso della situazione con il governo ungherese e di aver consegnato un documento a tal proposito durante l’ultimo Consiglio europeo degli Affari esteri.

Il punto focale sembra essere il rispetto dei diritti dei cittadini all’interno dell’Unione europea e l’ambasciatore italiano in Ungheria avrebbe esplicitato chiaramente tale posizione durante i colloqui con le autorità ungheresi. Antonio Tajani ha concluso affermando che non avrebbero permesso che la concittadina italiana rimanesse vittima di mancanza di rispetto, su questo punto infatti, non sarebbe stata tollerata nessuna transigenza.

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia

Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.

Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.

Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.

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Bambino vola fuori dall’auto: seggiolino fantasma o genitori troppo fiduciosi?

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Bambino vola fuori dall’auto: seggiolino fantasma o genitori troppo fiduciosi?

#IncidenteViterbese: un bimbo cade dall’auto in corsa. Le indagini continuano tra misteri e interrogativi. 🚗🔍 #Cronaca #NotiziaDelGiorno

Nel Viterbese, una storia dai contorni ancora sfumati ha sconvolto la comunità locale. Un bimbo di appena un anno e mezzo è caduto da un’auto in movimento, poche ore fa, sollevando immediatamente un vortice di domande tra gli inquirenti e il pubblico.

La mamma del piccolo ha riferito agli investigatori un incredibile racconto: il fratello maggiore del bambino avrebbe inavvertitamente sganciato la cintura del seggiolino, permettendo al piccolo di uscire dall’auto mentre era in corsa. Ma è qui che la curiosità cresce inesorabilmente.

Durante un’ispezione accurata condotta dalle forze dell’ordine, si è scoperto qualcosa di sorprendente: “il seggiolino non è stato trovato” nell’auto. Questa scoperta ha aperto la strada a nuove ipotesi e interrogativi sulla dinamica dell’incidente.

Le autorità locali proseguono le indagini per far luce su questo enigmatico episodio, mentre la famiglia coinvolta attende con ansia ulteriori sviluppi. La vicenda, già di per sé drammatica, si carica di un alone di mistero che attirerà sicuramente l’attenzione nazionale.

La comunità resta col fiato sospeso, in attesa di capire cosa sia realmente accaduto su quella strada del Viterbese. Una storia che ci ricorda, ancora una volta, quanto sia fragile il confine tra normalità e incredibile.

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