Attualità
Alessandro Gassmann critica: “Discutono del busto di Sora Lella, Roma è allo sbando”

Alessandro Gassmann critica duramente la giunta di Roma, esprimendo la sua insoddisfazione per il rifiuto della Soprintendenza di dedica un busto alla memoria della Sora Lella. Quest’ultimo proposto dall’associazione Le donne di Roma è stato scartato. “Dicono no ad un monumento di questo tipo e poi non riescono a far fronte allo stato di abbandono della capitale neppure in vista del Giubileo del 2025″ – aggiunge l’attore.
Riguardo al busto dedicato alla Sora Lella, Gassmann esprime simpatia, ma con un tono di critica per la mancanza di monumenti dedicati ai grandi romani del cinema e della cultura. Figure che hanno contribuito a diffondere il fascino di Roma in tutto il mondo, come Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Renato Rascel, Gigi Proietti e anche suo padre Vittorio. Queste le parole riportate oggi da La Repubblica.
Non mancano poi commenti sulla situazione in cui si ritrova la capitale. Ne parla tra le pagine della stessa testata romana, descrivendo la condizione di abbandono e degrado in cui si trova la città. L’attore, ormai noto per le sue critiche sulla situazione romana, dichiara di aver votato il sindaco Gualtieri, ma di non pensare di ripetere questa scelta.
Fra le sue lamentele vi sono anche le emergenze legate alla spazzatura, l’improvvisa nascita di tendopoli nel centro della città, e l’architettura che diventa sempre più cementizia a discapito del verde. Gassmann si riferisce in particolare al progetto di piazza Pia, a pochi passi dal Vaticano. A suo parere, l’amministrazione si è presentata con un volto progressista e attento all’ambiente, aspettative che però sono state deluse. I rappresentanti politici sono raggiungibili a ogni parata, inaugurazione, red carpet, ma sembrano aver perso il contatto con la realtà. Gassmann invita quindi a meno apparenza e più impegno nelle questioni quotidiane che competono alla sua amministrazione.
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Attualità
Panico nei cieli: Volo Alicante-Fiumicino diventa un ottovolante aereo

#IncuboInQuota: Turbolenze e Panico a Bordo di un Volo per Alicante! 😱✈️ #Viaggi #Aereo
Un’esperienza da incubo quella vissuta dai passeggeri di un volo diretto ad Alicante. “Più l’aereo scendeva e più peggiorava la situazione,” racconta un viaggiatore a Fanpage.it. Durante la discesa, il terrore si è impadronito dei passeggeri mentre l’aereo mostrava segni di instabilità.
“Panico a bordo,” descrive chi c’era, mentre il pilota decideva improvvisamente di riprendere quota per gestire la situazione. Secondo la testimonianza, questi sono stati “gli attimi peggiori,” con la tensione che cresceva minuto dopo minuto. La gravità del momento è stata accentuata dal malore di un passeggero, tanto da richiedere l’uso di una bombola dell’ossigeno da parte delle hostess.
Il racconto del testimone lascia chiaramente intendere quanto drammatica possa risultare un’esperienza simile. Un episodio che riporta l’attenzione sulle difficoltà dei viaggi aerei e sui riflessi pronti necessari da parte dell’equipaggio di cabina.
Un’occasione, quella di questo volo, per riflettere sull’importanza della sicurezza e della preparazione quando si tratta di affrontare l’inaspettato in aria.
Italia
Eseguito lo sfratto del centro Sociale Leoncavallo. Dopo anni lo stato vince la battaglia

Sfrattato e sgomberato il centro sociale Leoncavallo di Milano.
Milano: eseguito sfratto del centro sociale Leoncavallo
In questo momento a Milano stanno eseguendo lo sfratto del centro sociale Leoncavallo. La notizia battuta dalle agenzie di stampa informa che è stato eseguito il provvedimento di sfratto dell’immobile occupato abusivamente dal centro sociale Leoncavallo. Poco prima delle 9 l’ufficiale giudiziario con la collaborazione della polizia di Stato ha fatto accesso nell’ex cartiera di via Watteau.
Leoncavallo sfratto rinviato 100 volte
Lo sfratto del centro sociale di via Watteau era stato rinviato un centinaio di volte e lo scorso novembre il ministero dell’Interno era stato condannato a risarcire 3 milioni ai Cabassi, proprietari dell’area, proprio per il mancato sgombero. Nei mesi scorsi l’associazione Mamme del Leoncavallo aveva presentato una manifestazione d’interesse al Comune per un immobile in via San Dionigi che poteva rappresentare un primo passo per lo spostamento del centro sociale dall’attuale spazio. Lo storico ‘Leonka’, così lo chiamavano a Milano occupa lo spazio in via Watteau dal 1994.
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