Cronaca
Roma, Quarticciolo i Carabinieri arrestano 18enne tunisino che spacciava. Ma i genitori dove sono?

Cronaca Roma– Nella costante battaglia contro il traffico di sostanze stupefacenti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno condotto un’operazione mirata di controllo nei quartieri centrali e periferici, coordinata con la Procura della Repubblica di Roma, che ha portato all’arresto di 14 individui e al sequestro di centinaia di dosi di stupefacenti.
Al V Municipio nel quartiere del Quarticciolo, nel bel mezzo del pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste hanno arrestato in flagranza un giovane di soli 18 anni, originario della Tunisia e senza fissa dimora, già noto alle autorità per precedenti penali. Il giovane è stato sorpreso mentre cedeva droga in cambio di denaro a un individuo che è riuscito a fuggire.
Dopo la transazione, i militari hanno osservato il giovane nascondere il resto della droga sotto un palo della segnaletica stradale abbattuto, dove successivamente sono state ritrovate altre 34 dosi di crack e cocaina pronte per la vendita. Il complice del giovane, connazionale, che faceva da vedetta durante l’attività di spaccio, è stato prontamente fermato e denunciato alla Procura della Repubblica. Nella stessa area, altri due individui, un romano di 41 anni e un egiziano di 26 anni, entrambi con precedenti penali, sono stati arrestati dai Carabinieri dopo essere stati sorpresi mentre cedevano droga a un individuo che è riuscito a fuggire. I due uomini avevano prelevato la droga da un contatore elettrico dismesso, abbandonato in un’aiuola poco distante, dove i Carabinieri hanno rinvenuto oltre 320 euro, 8 grammi di cocaina e due dosi di crack.
Cronaca
Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

SerpenteIntrusoARoma: Immagina una band in piena jam session quando un rettile misterioso irrompe nella stanza, creando un caos inaspettato!
L’intrusione inaspettata
Nel quartiere romano di Tor Cervara, una band locale si è ritrovata faccia a faccia con un ospite decisamente insolito durante le prove musicali. Quello che sembrava un’innocua lucertola si è rivelato essere un serpente, nascosto tra i pannelli fonoassorbenti della sala di registrazione. I musicisti di “La Scelta” hanno vissuto momenti di vera suspense, scoprendo che l’intruso era un biacco, un ofide non velenoso ma pur sempre una sorpresa elettrizzante.
I fatti dell’incidente
Mercoledì 30 aprile, il quintetto romano – attivo dal 2003 – ha dovuto interrompere le sessioni quando il serpente è apparso all’improvviso. L’esperto intervenuto ha descritto la cattura come una vera caccia al tesoro: dopo ricerche estenuanti, ha estratto un giovane biacco di circa un metro da un tubo metallico di un dispositivo elettronico. Il rettile è stato poi rilasciato in sicurezza al Rifugio del Lupo, lasciando i musicisti a chiedersi come fosse entrato.Un precedente simile
Non è la prima volta che Roma si trasforma in un set da film con serpenti protagonisti. Lo scorso 15 aprile, in una villetta sulla Bufalotta, un’altra avvistamento ha scatenato il panico: un serpente, scambiato inizialmente per una vipera, è stato inseguito dal cane dei proprietari. Si trattava in realtà di una innocua Natrice del collare, una biscia d’acqua, ma l’episodio ha dimostrato quanto questi incontri possano essere imprevedibili e affascinanti. Chissà quanti altri segreti striscianti nascondono le strade della Capitale?
Cronaca
Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema
Chi era Rinaldo Vuerich
Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.
L’incidente che ha scioccato tutti
Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.I toccanti ricordi degli amici
Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.
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