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25 aprile, Insulti fra partigiani pro Palestina e partigiani pro Israele

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25 aprile, Insulti fra partigiani pro Palestina e partigiani pro Israele

25 Aprile: tensione a Roma tra i gruppi Pro-Palestina e la Comunità Ebraica

Una tensione era palpabile a Roma a Porta San Paolo il 25 aprile. Da un lato, vi erano i gruppi di solidarietà alla Palestina della sinistra radicale e le sigle dei palestinesi in Italia, dall’altro lato, c’era la Comunità ebraica che si è riunita per posare una corona di fiori ai caduti della Brigata Ebraica.

Protesta in Piazza e Interventi delle Forze dell’Ordine

La piazza era già occupata dai manifestanti pro Palestina alle 7:00. Pochi minuti più tardi, la Comunità ebraica con le bandiere della Brigata Ebraica si è formata a Porta San Paolo. Immediatamente si sono riscaldato gli animi tra slogan contrapposti e insulti. Una grande formazione di forze dell’ordine ha lottato per mantenere separati i due gruppi, con notevole resistenza da parte del servizio d’ordine della Comunità. I manifestanti pro-Palestina hanno lanciato fumogeni, e i manifestanti pro Israele hanno reagito lanciando oggetti contundenti. Alcuni petardi sono stati anche esplosi.

Attacchi alle Forze dell’Ordine e ai Giornalisti

L’Ansa segnala che alcuni membri del servizio d’ordine della Comunità ebraica hanno lanciato pietre contro i giornalisti presenti. Due giornalisti sono rimasti lievemente feriti e in diverse occasioni ci sono stati tentativi di violare il cordone di poliziotti in tenuta antisommossa, che infine hanno dovuto allontanare i manifestanti dalla piazza prima dell’inizio della manifestazione ufficiale dell’Anpi. Anche i manifestanti pro Palestina hanno lasciato la piazza per formare una processione non autorizzata al Circo Massimo. Un grande schieramento di forze dell’ordine continua a monitorare i due gruppi.

Gli Slogan dei Manifestanti e le Accuse di Fascismo

I manifestanti di sinistra hanno cantato slogan come “Israele fascista, stato terrorista”, mentre dall’altro lato si cantava l’Inno d’Italia. Queste tensioni erano state ampiamente previste nei giorni precedenti attraverso un comunicato firmato da partiti e gruppi di estrema sinistra. Nel comunicato si legge: “Continuiamo la nostra lotta per chiedere lo stop al genocidio del popolo palestinese, che continua a resistere alle barbarie portate avanti da Israele e dell’imperialismo occidentale. Tutto accade con la collaborazione del nostro governo, che continua a schierarsi dalla parte del sionismo e che si dimostra sempre più a destra, con anche la collaborazione delle finte opposizioni”.

La Manifestazione dell’Anpi e le parole di Riccardo Pacifici

Riccardo Pacifici, vicepresidente della European Jewish Association e precedentemente presidente della Comunità ebraica di Roma, ha minimizzato gli eventi. Ha affermato: “Anche questa mattina abbiamo deposto una corona a Porta San Paolo. Si è creata tensione perché alcuni gruppi arabi e pro Palestina, in modo provocatorio, hanno detto che ci avrebbero cacciato dalla piazza. Hanno tentato di umiliarci. Ora la nostra manifestazione è stata sciolta in rispetto alle forze dell’ordine perché si era creata una certa tensione. Oggetti lanciati? Solo un sasso e una scatola di piselli”.

Infine, la manifestazione dell’Anpi: il palco dell’Anpi è previsto per le 9:00, con interventi delle autorità e delle associazioni partigiane e dei deportati. La Brigata Ebraica non parteciperà ai successivi eventi, ma terrà un’iniziativa al Museo della Liberazione di via Tasso come negli anni precedenti. L’Associazione Partigiani ha più volte invitato alla calma e a evitare tensioni nei giorni precedenti. Tuttavia, gli eventi si sono svolti come previsto. Anche il manifesto dell’Anpi raffigura i partigiani a portare le bandiere della pace e richiede un cessate il fuoco. Fonte

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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie

Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.

L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.

La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.

Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.

Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.

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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban

C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.

Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.

“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.

La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.

Fonte Verificata

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