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Carico urbanistico nuovo strumento contro le case occupate abusivamente: Cassazione permette sequestri preventivi

Evacuazione di un immobile di Napoli in caso di sovraccarico demografico
Si può procedere con lo sgombero di un immobile se gli inquilini che lo occupano in maniera abusiva causano un’overload nei servizi pubblici del quartiere. Questa decisione arriva dalla Cassazione, che ha accolto un ricorso presentato dalla procura di Torre Annunziata. Due anni fa, infatti, era stato sequestrato un edificio a Sant’Agnello, Napoli, che era stato costruito tramite housing sociale. In base a quanto riferito dal Messaggero, era stato ordinato a 38 famiglie di liberare l’edificio, ma il decreto di sgombero era stato bloccato dal gip.
Il progetto del Cnel ‘Recidiva Zero’
Il ricorso aveva come obiettivo una soluzione al problema delle case occupate, precisando che lo sgombero può avvenire se gli inquilini abusivi “sovraccaricano demograficamente” il quartiere senza servizi adeguati. Questo concetto viene espresso utilizzando il termine “carico urbanistico”, citato nella sentenza della Suprema Corte.
Il carico urbanistico: un nuovo strumento contro le occupazioni?
L’istituto del “carico urbanistico” prevede che gli “elementi secondari” di un insediamento umano (uffici pubblici, strade, servizio idrico, fognature e condutture del gas) devono essere proporzionati al numero degli abitanti del quartiere. Nonostante non esista una definizione legislativa di “carico urbanistico”, la Cassazione ha ritenuto necessario prendere in considerazione questo concetto, che compare nel diritto urbanistico.
La decisione della Cassazione e le conseguenze sulle occupazioni illegali
In caso di un aumento del carico urbanistico, bisogna procedere con il sequestro preventivo dell’immobile. Nel caso preso in esame, si trattava di una situazione piuttosto significativa, in quanto 38 nuclei familiari avevano occupato l’immobile nel quartiere.
La terza sezione penale della Cassazione, quindi, ha annullato l’ordinanza del tribunale che aveva sospeso lo sgombero. Il procuratore generale aggiunto Ettore Pedicini ha affermato che con questa decisione si premiava coloro che avevano illecitamente occupato l’immobile. Il Messaggero evidenzia infine che le famiglie che avevano occupato l’immobile non rispettavano i requisiti necessari per l’iscrizione al bando per l’assegnazione delle abitazioni del medesimo immobile a Sant’Agnello.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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