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Stazione Termini, pugno violentissimo da sconosciuto: 41 è gravissimo

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Stazione Termini, pugno violentissimo da sconosciuto: 41 è gravissimo

Aggressione a via Gioberti

È accaduto nella serata di ieri a via Gioberti. L’uomo, aggredito da uno sconosciuto, ha riportato gravi fratture craniche e ora è in prognosi riservata.

Dettagli sull’aggressione

Una violenza improvvisa, apparentemente senza motivo e quarantunenne ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Nella serata di ieri – venerdì 10 maggio – un passante è stato aggredito in via Gioberti, proprio di fianco alla Stazione Termini da uno sconosciuto. Secondo quanto ricostruito l’uomo si è avvicinato alla sua vittima, ha cominciato a parlare in modo concitato e infine ha aggredito il passante sferrandogli un colpo violentissimo alla testa. L’uomo è caduto in terra immediatamente, non riprendendo più i sensi. Soccorso dopo l’allarme lanciato da alcuni testimoni, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso del Policlinico Umberto I: entrato in codice rosso, è tutt’ora sedato e ricoverato in prognosi riservata a causa del grave trauma cranico riportato.

Ricerca dell’aggressore

Ora le forze dell’ordine  sono a lavoro per individuare l’aggressore, che si è immediatamente allontanato facendo perdere le sue tracce. Sono al vaglio le telecamere di video sorveglianza della zona, per tentare di dare un volto e un nome a chi ha sferrato quel colpo di una violenza terribile. Forse l’aggressore, probabilmente in uno stato di alterazione, ha chiesto al 41enne qualcosa, forse denaro, e di fronte un rifiuto lo ha colpito.

Sicurezza nella zona di Termini

L’esatta dinamica dei fatti è ancora al vaglio degli investigatori, sembra però esclusa la pista del movente personale: i due sarebbero stati due perfetti estranei. Si riaccendono così i riflettori sulle condizioni di sicurezza nella zona di Termini e nelle vie circostanti, spesso teatro di risse, aggressioni e rapine ai danni dei passanti.

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

Scopri il mistero inquietante di una donna scomparsa a Villa Pamphilj! 🕵️‍♀️ #MisteroVilla

Nel cuore di Roma, un enigma affascinante sta catturando l’attenzione di curiosi e appassionati di storie vere: una donna che si faceva chiamare Stella Rexal Ford e che sembrava alla ricerca di location perfette per un film. Immaginate di camminare tra i vialetti ombrosi di Villa Pamphilj, uno dei parchi più suggestivi della città, e di imbattervi in indizi che suggeriscono una vita avvolta nel mistero. Chi era davvero questa figura enigmatica, e cosa la legava a un progetto cinematografico che potrebbe nascondere colpi di scena inaspettati? L’immagine di una coppia nel parco, catturata in un momento sospeso, alimenta le speculazioni su ciò che potrebbe essere accaduto.

Un’identità avvolta nel velo del segreto

Stella Rexal Ford non era il suo vero nome, ma un alias che ha alimentato teorie su una vita doppia o su un passato nascosto. Fonti vicine alla storia parlano di una donna affascinante, sempre in cerca di ispirazione per produzioni cinematografiche, con Villa Pamphilj come sfondo ideale per scene drammatiche. I dettagli emergono piano, lasciando spazio a domande che tengono i lettori col fiato sospeso: era un’attrice in incognito o qualcosa di più?

Le location del destino

Tra i paesaggi iconici di Roma, la ricerca di location per film da parte di Stella ha preso una svolta intrigante, con Villa Pamphilj al centro di tutto. Immaginate le telecamere pronte a catturare l’essenza di questo luogo storico, ma con un twist che nessuno si aspettava. Cosa potrebbe aver scoperto durante le sue esplorazioni, e come ha influenzato il corso degli eventi? Questa caccia al tesoro cinematografico nasconde dettagli che potrebbero rivelare molto di più di quanto sembri, attirando l’interesse di detective improvvisati e amanti del cinema.

Il fascino di una storia irrisolta

Le indagini continuano a dipanare fili di una trama che mescola realtà e finzione, con Villa Pamphilj come testimone silenzioso. Restate sintonizzati per scoprire se questo mistero troverà una risposta, o se rimarrà un capitolo aperto nell’affascinante libro di Roma. 😲

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