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Studenti assediano rettorato con lancio vernice e petardi: “Rompere accordi con Israele”

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Studenti assediano rettorato con lancio vernice e petardi: “Rompere accordi con Israele”

Corteo degli studenti all’Università La Sapienza

Alla Sapienza il corteo degli studenti con lancio di vernice sul muro del rettorato e petardi. I collettivi chiedono al loro ateneo di chiudere ogni accordo stretto con Israele.

Manifestazione studentesca contro Israele

Petardi, striscioni, cartelli, lanci di vernice e di uova all’Università La Sapienza di Roma. Gli studenti stanno manifestando all’interno della città universitaria in occasione della riunione del senato accademico per chiedere la chiusura di ogni accordo di collaborazione con Israele. “Palestina libera” e “Stop al genocidio” sono alcuni degli slogan sugli striscioni dei ragazzi. Su un cartello ci sono i volti del ministro Salvini e della segretaria del Pd Elly Schlein e la scritta: “Complici del genocidio”. Su un altro cartello sono raffigurati la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sporchi di sangue mentre si stringono la mano.

Proteste e tensioni nel corteo

Poco prima di partire in corteo gli studenti hanno lasciato impronte di vernice rosso sangue davanti a uno degli ingressi del rettorato, gridando cori contro la rettrice dell’ateneo, Antonella Polimeni. “Polimeni dove sei?”, hanno chiesto ad alta voce accendendo fumogeni con i colori della bandiera palestinese. Ai giornalisti presenti è stato impedito di riprendere la partenza del corteo e a qualcuno sono state lanciate uova ripiene di vernice rossa.

Organizzazione del corteo e situazione con le forze dell’ordine

Per il momento non si segnalano particolari tensioni con le forze dell’ordine. Il corteo è stato organizzato dai collettivi studenteschi.

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Schianto mortale in A1 padre e figlio di 8 anni perdono la vita in auto traffico in tilt

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Schianto mortale in A1 padre e figlio di 8 anni perdono la vita in auto traffico in tilt

TragediaSullA1: Un terribile incidente costa la vita a un padre e al suo piccolo figlio di 8 anni, lasciando tutti senza parole! 😱

Immaginate una tranquilla giornata di viaggio che si trasforma in un incubo: sull’autostrada A1, un drammatico scontro ha coinvolto una famiglia, con un padre e il suo bambino di soli 8 anni che hanno perso la vita mentre viaggiavano insieme sulla stessa auto. Questo evento ha catturato l’attenzione di tutti, sollevando domande su cosa possa aver causato una simile tragedia e come prevenire futuri disastri. Le autorità sono al lavoro per ricostruire i fatti, ma già si parla di un incidente che ha bloccato il traffico per ore, creando lunghe code e tensioni tra gli automobilisti.

Le Circostanze dell’Incidente

Le prime ricostruzioni parlano di un’auto che ha perso il controllo, portando a un impatto devastante. Fonti vicine alle indagini suggeriscono che fattori come la velocità o le condizioni della strada potrebbero aver giocato un ruolo, ma i dettagli precisi sono ancora avvolti nel mistero. Quello che è certo è che questa notizia ha scosso la comunità, spingendo molti a riflettere sui pericoli quotidiani delle nostre autostrade.

Conseguenze sul Traffico

Non solo vite spezzate, ma anche caos sulla A1: le lunghe code causate dall’incidente hanno bloccato migliaia di veicoli, trasformando una semplice giornata in un incubo per pendolari e famiglie in viaggio. Gli esperti di viabilità stanno analizzando l’impatto, e questa storia ci fa chiedere: cosa possiamo fare per rendere le nostre strade più sicure? Segui gli aggiornamenti per scoprire di più su questa drammatica vicenda.

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A Colleferro, due uomini finiscono in manette per il sequestro di un ragazzino rom con accuse di razzismo

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A Colleferro, due uomini finiscono in manette per il sequestro di un ragazzino rom con accuse di razzismo

ShockingArrestInItaly: Due uomini in manette per un sequestro di un minore e accuse di odio razziale che lasciano tutti senza parole!

In una svolta drammatica che sta accendendo i riflettori su temi di giustizia e discriminazione, due uomini sono stati arrestati a Colleferro, in provincia di Roma, per il presunto sequestro di un minore di origine rom. L’operazione, condotta dalle forze dell’ordine, ha svelato dettagli che stanno alimentando un dibattito nazionale su come l’odio razziale possa infiltrarsi nella società.

Le indagini hanno portato alla luce le circostanze del sequestro, con gli inquirenti che contestano ai sospettati non solo il reato principale, ma anche “l’odio razziale” come aggravante. Questo elemento aggiunge un livello di complessità al caso, spingendo molti a chiedersi se simili episodi siano più comuni di quanto si pensi.

I dettagli dell’operazione

Le autorità hanno agito con rapidità, svelando un piano che ha coinvolto pianificazione e motivazioni inquietanti. Fonti vicine alle indagini parlano di un atto premeditato, con gli arresti che potrebbero aprire la porta a ulteriori rivelazioni.

Reazioni e impatti sociali

La notizia ha scatenato reazioni online e tra le comunità locali, con molti che si interrogano su come prevenire simili tragedie. Mentre le indagini proseguono, il caso continua a catturare l’attenzione pubblica, promettendo sviluppi che potrebbero cambiare tutto.

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