Attualità
Virginia Raggi rinviata a giudizio per calunnia nei confronti dell’ex ad di Ama

Virginia Raggi rinviata a giudizio per calunnia
L’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, è stata rinviata a giudizio con l’accusa di calunnia. La vicenda è legata ad alcune affermazioni fatte da Raggi nei confronti dell’ex amministratore delegato di Ama Lorenzo Bagnacani. La notizia è stata anticipata sul sito del quotidiano Domani. L’udienza è fissata per l’11 settembre.
Le accuse e i fatti contestati
L’esposto presentato da Bagnacani nasce da fatti che risalgono al 2019. Il giornalista Emiliano Fittipaldi pubblicò un articolo che riportava stralci di un esposto presentato in procura da Bagnacani. Secondo l’ex dirigente Ama, la sindaca aveva esercitato pressioni per portare in rosso i conti dell’azienda, spingendolo a togliere crediti certi. Alcuni audio registrati segnalavano conversazioni compromettenti tra Raggi e Bagnacani.
La decisione del giudice e i coinvolti
Dopo le dichiarazioni di Raggi e delle prove presentate, il giudice ha deciso di rinviarla a giudizio. Anche altri coinvolti come Franco Giampaoletti, Gianni Lemmetti, Luigi Botteghi e Giuseppe Labarile sono stati rinviati per tentata concussione in concorso. La legale di Bagnacani si è espressa riguardo alla situazione e alla necessità di approfondire gli aspetti storici e politici dell’epoca.
La difesa di Virginia Raggi
Raggi si difende dalle accuse di calunnia, sottolineando di non essere stata accusata di corruzione ma di aver subito pressioni per approvare un bilancio poco chiaro. La sua difesa afferma che le parole contestate non configurano calunnia e che le pressioni subite erano reali. Il processo dovrà fare luce su queste vicende.
Attualità
Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!
Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.
Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.
Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.
Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.
Attualità
Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia
Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.
Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.
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