Cronaca
Incidente a Torre Maura: moto contro mezzo Ama, vittima 56enne Renzo Miconi Rocchi

Racconto della vittima
La vittima dell’incidente a Torre Maura è Renzo Miconi Rocchi, appassionato di auto d’epoca, fumetti, e moto. Si è scontrato con un mezzo, Ama tornando da lavoro.
L’identità di Renzo Rocchi
È Renzo Miconi Rocchi il cinquantaseienne morto nell’incidente stradale in via di Casa Calda, in zona Torre Maura a Roma nella mattinata di domenica scorsa 23 giugno. Renzo lavorava all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma come addetto ai servizi per l’assistenza a terra agli aerei e ai passeggeri durante la sosta. Appassionato di auto d’epoca, specialmente delle iconiche Mini Cooper, come si vede dalle numerose foto pubblicate sulla sua bacheca Facebook. Oltre alle macchine amava le moto e i fumetti.
L’esito dell’incidente
La notizia della prematura ed improvvisa scomparsa di Renzo si è diffusa rapidamente e sono tanti i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia, tra i quali quello di Ama: “L’azienda esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari della persona vittima del sinistro. Tecnici e funzionari stanno già fornendo la massima collaborazione alle Autorità competenti preposte all’accertamento della dinamica dei fatti. L’operatore in servizio sul mezzo è stato trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso ed il mezzo è stato posto sotto sequestro per le necessarie verifiche”.
Tragico scontro e esito fatale
Al momento dell’incidente Renzo era in sella al suo scooter Honda Silver Wing e stava percorrendo la strada nella periferia romana quando all’altezza di via Pietro Belon, per cause non note e ancora in corso d’accertamento, si è scontrato con uno mezzo Ama, con gli addetti che erano impegnati nella raccolta dei rifiuti dai cassonetti. L’impatto è stato violento. Arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112 con la richiesta urgente d’intervento per un motociclista rimasto gravemente ferito, sul posto è giunto il personale sanitario.
Indagine e conseguenze
I paramedici giunti sul luogo dell’incidente non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Presenti gli agenti della polizia locale di Roma Capitale del VI Gruppo Torri, che hanno svolto i rilievi scientifici, per ricostruire la dianamica esatta dell’accaduto e sequestrato i due veicoli. Il dipendente Ama che era alla guida del mezzo per la raccolta è stato sottoposto come il caso richiede ai test per la verifica di alcol e droga nel sangue. Terminati gli accertamenti sul posto, la salma è stata trasferita all’ospedale di Tor Vergata, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Fonte
Cronaca
Festa di compleanno ai domiciliari: 29enne finisce in carcere

Guidonia Montecelio (Roma) – Doveva scontare gli arresti domiciliari in silenzio e lontano da ogni contatto esterno, ma ha deciso di festeggiare il compleanno circondato dagli amici.
Un gesto costato caro a un 29enne del posto, già sottoposto a una misura cautelare per rapina aggravata e traffico di sostanze stupefacenti, che ora si trova in carcere.
La vicenda è avvenuta nelle ultime 24 ore in un appartamento del comune alle porte di Roma. Gli agenti del Commissariato di Tivoli sono intervenuti dopo una segnalazione giunta attraverso l’applicazione YouPol della Polizia di Stato, da parte di un vicino di casa infastidito dai rumori provenienti dall’abitazione.
Una volta giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato una vera e propria festa in corso. Quattro ospiti erano ancora seduti a tavola in attesa del brindisi, mentre altri due cercavano di allontanarsi dalle scale nel tentativo di evitare l’identificazione. Alcuni dei presenti avrebbero anche opposto resistenza al controllo delle forze dell’ordine.
Il padrone di casa, colto in flagrante, ha provato a giustificarsi dichiarando che si trattava di una festa “a sorpresa” organizzata dai suoi amici più stretti. Una spiegazione che non ha convinto le autorità, soprattutto alla luce del fatto che il giovane era sottoposto al divieto assoluto di comunicare con persone esterne ai familiari conviventi, sia di persona che tramite telefono o social network.
Alla luce della grave violazione delle misure imposte, l’autorità giudiziaria ha deciso per l’aggravamento della misura cautelare, disponendo il trasferimento del 29enne in carcere.
L’episodio riaccende il dibattito sul rispetto delle misure restrittive e sull’utilizzo degli strumenti digitali, come l’app YouPol, che si confermano efficaci nel favorire la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine.
Cronaca
Scontro tra auto e moto a Tor San Lorenzo: muore il motociclista Dario Antonini

TragediaSullaStrada #BikerInLutto Hai mai immaginato come un attimo possa cambiare tutto? Scopri i dettagli di un incidente fatale che sta lasciando senza parole la comunità dei motociclisti e i curiosi di cronaca!
L’Incidente che ha Scioccato il Litorale
Nella notte di martedì, un tragico scontro ha coinvolto Dario Antonini, un ristoratore e appassionato biker di 48 anni di Anzio, mentre sfrecciava in moto su via del Pineto a Tor San Lorenzo, nel comune di Ardea. L’uomo si è scontrato con un’Alfa Romeo guidata da una pensionata di 69 anni, perdendo la vita sul colpo. L’anziana conducente è stata trasportata in ospedale ad Anzio in stato di shock, mentre le autorità indagano su quanto accaduto.
Le Prime Ricostruzioni e le Domande Senza Risposta
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della stazione di Marina di Tor San Lorenzo per effettuare i rilievi. Secondo le prime informazioni, non si esclude che l’auto non abbia rispettato uno stop o che la moto procedesse a elevata velocità. Ma cosa ha davvero causato questo dramma? Le indagini continuano a suscitare curiosità e interrogativi tra gli abitanti del litorale.Messaggi di Cordoglio che Toccano il Cuore
Dario Antonini era una figura amata nell’ambiente dei biker, soprattutto da quando aveva aperto il suo locale Pit Stop a Lido dei Pini, vicino ad Anzio, diventato un punto di riferimento per motociclisti da tutta Italia. Sui social, i messaggi di lutto si moltiplicano: amici come Fabio e Marco condividono parole commoventi, come “Quando arrivi lassù, guidaci ad ogni nostra uscita” o “Buona strada, fratello”, evidenziando il profondo impatto di questa perdita sulla comunità. Che storie nascoste si celano dietro a questi addii?
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