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Importante scoperta a Roma: Portico di Caligola vicino al Tevere

Ritrovato antico portico di Caligola durante scavi a Roma
Durante i lavori per il sottopasso di Piazza Pia, a Roma, è emerso un portico che probabilmente appartenne all’imperatore Caligola. Questa struttura si affaccia sulla riva destra del Tevere ed è costituita da un muro di travertino, dietro il quale un tempo si trovava un portico colonnato. Attualmente, sono visibili solo le fondamenta e un’area che era sistemata a giardino.
Il Portico di Caligola: dettaglio della scoperta
Secondo il Ministero della Cultura, gli scavi hanno rivelato tre fasi edilizie. Queste fasi iniziarono durante l’impero di Augusto e si conclusero con Nerone. Una fotografia del sito mostra un tubo idraulico in piombo, marcato con il nome del proprietario del giardino: l’iscrizione recita “C(ai) Cæsaris Aug(usti) Germanico,” ossia Caligola, figlio di Germanico e Agrippina maggiore, imperatore dal 37 al 41 d.C.
Progresso nei lavori per il collegamento pedonale
I lavori sono in corso per creare un collegamento pedonale tra Monte Ciocci, la Passeggiata del Gelsomino e San Pietro.
Possibile ritardo nel cantiere di Piazza Pia?
Cosa significa questa scoperta per il cantiere di Piazza Pia? Saranno necessari ulteriori rinvii? In precedenza, il sindaco Gualtieri aveva garantito che i resti archeologici, inclusa un’antica fullonica (lavanderia romana), sarebbero stati rimossi entro il 28 giugno per essere trasferiti ai giardini di Castel Sant’Angelo. Questo per consentire la ripresa dei lavori e completare il progetto entro l’inizio del Giubileo. Tuttavia, il nuovo ritrovamento potrebbe causare ulteriori ritardi nel cantiere.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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