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Tavolartegusto.it: la colazione salata conquista sempre più italiani

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Tavolartegusto.it: la colazione salata conquista sempre più italiani

Cresce l’interesse per la “colazione salata” e la “colazione americana” nella patria del cornetto e del cappuccino

La colazione degli italiani si fa sempre più americana e salata. Non solo latte e biscotti o caffè e cornetto tra le colazioni più amate degli abitanti del Bel Paese; sono sempre di più infatti – negli ultimi anni – gli italiani che scelgono di iniziare la giornata con avocado toast, pancake e muffin.

I dati emergono dall’osservatorio sulle abitudini gastronomiche degli italiani* effettuato dal portale tavolartegusto.it che ha preso in esame le abitudini degli utenti dal 2018 ad oggi.

Colazione salata? Sempre più di tendenza

La colazione salata è sempre più presente sulla tavola degli italiani e – nel periodo di riferimento 2018-2023 – il volume delle ricerche online dedicate alle ricette per una colazione salata segna una crescita a doppia cifra (+61,88%).

Molti la scelgono all’interno di una dieta varia e bilanciata, come opzione per iniziare la giornata limitando il numero di zuccheri ma non lesinando sulle calorie che sono necessarie per affrontare una lunga giornata di lavoro. Da smartphone e desktop, gli utenti navigano i siti di cucina di riferimento o interrogano i motori di ricerca per trovare nuove ricette salate da sperimentare per la colazione.

Ma quali sono state le ricette più cliccate negli ultimi 12 mesi per una buona colazione salata? L’interesse per l’impasto per crepes salate è saldamente al primo posto (con oltre 2milioni 500mila ricerche nel periodo preso in esame), mentre il piacere di una focaccia morbida (circa 1milione 500mila ricerche) per colazione e di un pan brioche da farcire a piacere (450mila ricerche nello stesso periodo) completano il podio. Fuori dai primi posti troviamo poi un grande classico della colazione oltralpe: è stata infatti cliccatissima la ricetta originale per una perfetta omelette (con oltre 230mila ricerche).

Colazione a stelle e strisce

Analizzare i dati di traffico e le ricerche mese su mese con le relative keyword di interesse ha permesso di identificare un interesse crescente degli utenti anche verso la colazione all’americana, che segna una crescita del +13% nel periodo in esame.

Le ricette più cercate per indulgere in una perfetta colazione all’americana – negli ultimi 12 mesi – ci riportano ai grandi classici della tradizione a stelle e strisce: la ricetta originale degli intramontabili pancake (con quasi 4milioni 470mila ricerche), l’impasto base per le crepes dolci (oltre 2milioni 500mila ricerche) e i muffin al cioccolato, anche qui nella loro versione più classica (oltre 900mila ricerche).

Agli utenti di Tavolartegusto.it – fondato nel 2011 da Simona Mirto e oggi fra i siti di cucina più letti in Italia – piacciono le ricette facili e veloci, spiegate e proposte passo passo, da replicare e condividere sui social dove impazza l’hashtag #tavolartegusto.

La colazione è il primo passo della giornata – commenta Simona Mirto, fondatrice di Tavolartegusto.it – e per prepararla al meglio servono ricette veloci e semplici con cui coccolarsi e affrontare gli impegni con la giusta energia. Ognuno ha però le proprie esigenze e preferenze: dalla colazione light alla colazione all’americana, dalla colazione senza glutine oppure senza lattosio a quella salata. A colazione c’è spazio per tutti i gusti e c’è una ricetta giusta per ciascuno”.

Regione che vai, colazione preferita che trovi

Qual è la ricetta preferita per il pasto più importante della giornata in Veneto? E in Molise? I dati di Tavolartegusto.it – osservatorio privilegiato sulle ricerche degli italiani in materia di gastronomia – ci mostrano anche lo spaccato dell’interesse regionale degli italiani nei primi mesi del 2024:

se i pancake uniscono l’Italia, al nord la più consultata è la ricetta del Banana Bread (oltre 90mila ricerche nella sola Lombardia durante i primi sei mesi del 2024); al centro invece, la competizione si fa agguerrita fra Avocado Toast (più di mille ricerche nelle marche) e Uova alla Benedict, mentre al sud emerge un interesse degno di nota per il più salutare Porridge (quasi 10mila ricerche nella sola Sicilia).

Colazione senza zucchero

Il porridge è anche in cima alla lista delle ricerche della colazione senza zucchero, accanto a biscotti light e alla sempre amata torta di mele, questa volta nella sua versione senza zucchero.

Dal punto di vista del genere nessuna sorpresa: le donne sono state le più attive nella ricerca di ricette per la colazione senza zucchero (90% del totale delle ricerche) e, in generale, nella ricerca online di ricette per la preparazione dei piatti (86%) rispetto agli uomini (che si fermano al 14%).

L’osservatorio ci mostra un paese che sta mutando anche nelle preferenze della prima colazione, e “gli italiani stanno diversificando le loro abitudini mattutine con scelte sempre più varie e interessanti. Questa evoluzione riflette un interesse crescente per uno stile di vita più salutare e diversificato, dove ogni tipo di colazione per gusto e necessità, ha il suo spazio e le sue ricette da sperimentare” conclude Simona.

*Sono stati analizzati i dati proprietari sulle ricerche degli utenti e sul traffico online del sito Tavolartegusto.it prendendo in esame il periodo 2018-2024 con particolare riferimento agli ultimi sei mesi del 2023 e ai primi sei mesi del 2024.

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Alcol ed episodi violenza, chiuso per altri 15 giorni il Piper

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Alcol ed episodi violenza, chiuso per altri 15 giorni il Piper

(Adnkronos) – Abuso di alcol e numerosi episodi di violenza registrati dall’inizio dell’anno. Per questi motivi sono scattati nuovamente i sigilli della polizia per il Piper, storico locale di via Tagliamento, a Roma, che resterà chiuso per altri 15 giorni. Il locale era stato chiuso già lo scorso novembre, quando il questore di Roma aveva disposto la sospensione della licenza per le criticità riscontrate sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica.  

”Nonostante la collaborazione che la proprietà avrebbe assicurato in termini di operazione di sicurezza – sottolinea la questura di Roma – gli agenti del II distretto Salario Parioli, dallo scorso dicembre a oggi, quasi ogni fine settimana, hanno però registrato un bollettino di contusi e feriti”. Nel dettaglio, le risultanze investigative hanno condotto a ritenere che la maggior parte dei reati commessi all’interno del locale e nelle sue adiacenze siano scaturite dall’abuso di alcool da parte dei clienti stessi. Dall’inizio dell’anno, ammonterebbero a sei i gravi episodi segnalati alle forze dell’ordine.  

Non ultima, una brutale aggressione ai danni di un ventenne, che avrebbe riportato una prognosi di 20 giorni per frattura delle ossa nasali. Andando a ritroso, la notte di Capodanno, la dispersione di sostanze urticanti all’interno del locale avrebbe reso necessaria l’evacuazione in strada degli avventori. Un’escalation di interventi della polizia e segnalazioni pervenute alla sala operativa della questura per fatti violenti in cui sarebbero stati coinvolti frequentatori del locale ha, pertanto, reso necessaria l’adozione di un ulteriore provvedimento di sospensione della licenza nei confronti del titolare. Da oggi, lo storico luogo di ritrovo della movida romana resterà chiuso per i prossimi 15 giorni. 

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Cheratocongiuntivite primaverile, cos'è e perché le lacrime 'raccontano' la malattia

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Cheratocongiuntivite primaverile, cos'è e perché le lacrime 'raccontano' la malattia

(Adnkronos) – Una lacrima sul viso può raccontare molto, anche da un punto di vista clinico. Soprattutto se raccolta con il test di Schirmer: un esame semplice da eseguire, usato comunemente in oculistica, che i ricercatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma hanno trasformato in una chiave d’accesso all’universo immunologico della cheratocongiuntivite primaverile (Vkc), una forma rara e grave di allergia oculare che colpisce prevalentemente bambini e adolescenti. I risultati di questo lavoro sono stati recentemente pubblicati sulla rivista ‘Allergy’, tra le più autorevoli in ambito allergologico e immunologico. Lo studio è frutto di una collaborazione tra l’Unità di ricerca Cellule linfoidi dell’immunità innata e l’ambulatorio multidisciplinare dedicato a questa patologia, coordinato dall’Unità operativa di Allergologia e dall’Uo di Oculistica. 

La cheratocongiuntivite primaverile o vernal (primaverile in latino) è una forma di allergia oculare particolarmente severa che provoca prurito, lacrimazione, fotofobia e con un impatto significativo sulla qualità della vita dei piccoli pazienti. E’ caratterizzata da una infiammazione della congiuntiva più complessa e più grave di quella presente nella congiuntivite allergica propriamente detta (da pollini, acari, muffe), con un maggior rischio di complicanze quali cheratite, ulcere corneali, cheratocono. Sebbene siano disponibili terapie locali – dagli antistaminici ai corticosteroidi fino ai colliri immunosoppressivi – non tutti i bambini rispondono allo stesso modo ai trattamenti. 

Lo studio multidisciplinare condotto da medici e ricercatori del Bambino Gesù ha analizzato 58 campioni lacrimali di pazienti con Vkc, prelevati attraverso il test di Schirmer, un esame di routine utilizzato per valutare la produzione di lacrime, che consiste nell’applicazione di una strisciolina di carta assorbente nel fornice congiuntivale inferiore.  

“Abbiamo scoperto che questo semplice test, già usato abitualmente nella visita oculistica, ci consente di raccogliere cellule immunitarie presenti sulla superficie oculare e di analizzarne la composizione – spiega Paola Vacca, responsabile dell’Unità di ricerca Cellule linfoidi dell’immunità innata – Questo ci permette di capire quanto è attiva l’infiammazione e se il paziente sta rispondendo alla terapia o ha bisogno di un cambiamento di trattamento”. Lo studio ha mostrato una chiara correlazione tra la quantità di leucociti (cellule del sistema immunitario) presenti nella lacrima e la risposta alla terapia. I bambini non trattati o non responsivi alle cure presentavano un numero elevato di cellule infiammatorie, mentre quelli che mostravano un miglioramento clinico avevano un ridotto numero di cellule infiammatorie. 

“Grazie a questi dati, possiamo oggi individuare soglie di riferimento per valutare la gravità della patologia e prevedere l’efficacia del trattamento”, sottolinea Maria Cristina Artesani, allergologa dell’Ambulatorio dedicato alla cheratocongiuntivite primaverile. “Il nostro obiettivo è offrire ai bambini cure più mirate, evitando terapie poco efficaci o troppo aggressive”, conferma Mariacristina Esposito, dell’Unità operativa di Oculistica. La possibilità di monitorare l’efficacia dei trattamenti attraverso un esame non invasivo rappresenta un passo importante verso una medicina sempre più personalizzata, rimarcano dal Bambino Gesù. Il test, infatti, è ben tollerato anche dai pazienti più piccoli e può essere ripetuto nel tempo per seguire l’evoluzione della malattia. 

“Questo studio è il frutto di una sinergia concreta tra assistenza e ricerca, resa possibile grazie all’organizzazione trasversale dell’ospedale – conclude Nicola Tumino, dell’Unità di ricerca Cellule linfoidi dell’immunità innata – Per quanto molto impegnativa, siamo orgogliosi ed entusiasti di questa impostazione di lavoro che, come sempre, pone al centro la cura dei nostri piccoli pazienti e al contempo favorisce il progredire delle conoscenze scientifiche per diagnosi sempre più precise e terapie più mirate”.  

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