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Come cambiare fornitore di energia luce e gas: tempistiche e costi

Cambiare fornitore di energia per luce e gas è un’operazione semplice e sempre più frequente, soprattutto con la crescente concorrenza nel mercato libero. Questo processo offre la possibilità di scegliere tariffe più vantaggiose, personalizzate sulle proprie abitudini di consumo. Tuttavia, è importante conoscere i dettagli del procedimento, le tempistiche e i costi associati per effettuare una scelta consapevole e risparmiare sulla bolletta.
Quando e perché cambiare fornitore
Cambiare fornitore di energia può essere una scelta vantaggiosa in diverse circostanze. In molti casi, è possibile trovare tariffe più competitive rispetto a quelle del proprio operatore attuale, soprattutto se si passa dal servizio di maggior tutela al mercato libero. La concorrenza tra i fornitori nel mercato libero spinge a offrire pacchetti promozionali e tariffe variabili o fisse che possono garantire un risparmio significativo. Pertanto per effettuare un nuovo allaccio luce e gas sarà sufficiente contattare il nuovo fornitore, il quale si occuperà di tutte le pratiche burocratiche.
Inoltre, ci sono altre motivazioni che potrebbero spingere a cambiare fornitore: l’insoddisfazione per il servizio clienti, la volontà di passare a un fornitore che offra energia proveniente da fonti rinnovabili, oppure l’integrazione di servizi accessori come la gestione digitale dei consumi.
Come cambiare fornitore
Il cambiamento di fornitore di luce e gas è un processo semplice che non richiede interruzioni del servizio né interventi tecnici sull’impianto domestico. Ecco i passaggi principali:
- Confronta le offerte: Il primo passo per cambiare fornitore è confrontare le offerte disponibili sul mercato. Questo può essere fatto tramite i siti dei singoli fornitori o usando piattaforme di confronto online che permettono di visualizzare le tariffe e i servizi più convenienti in base al tuo consumo.
- Scegli il nuovo fornitore: Una volta trovata l’offerta più adatta, puoi procedere con la scelta del nuovo fornitore. Sarà sufficiente sottoscrivere un contratto con il nuovo operatore, che si occuperà di tutte le pratiche burocratiche per il cambio.
- Comunica i dati necessari: Per attivare il nuovo contratto, sarà necessario fornire alcune informazioni come il codice POD (per la luce) e il codice PDR (per il gas), che identificano la tua fornitura. Questi dati sono facilmente reperibili sulla bolletta del vecchio fornitore.
- Firma il nuovo contratto: Dopo aver scelto il nuovo fornitore e fornito i dati necessari, dovrai firmare il nuovo contratto. Molte aziende offrono la possibilità di firmare online, rendendo il processo ancora più rapido.
Tempistiche per il cambio di fornitore
Le tempistiche per il cambio di fornitore variano, ma solitamente il passaggio richiede tra le 4 e le 8 settimane. Durante questo periodo non ci sarà alcuna interruzione del servizio, poiché il cambio avviene in modo completamente trasparente per l’utente. Il nuovo contratto entrerà in vigore nel mese successivo alla fine del processo di migrazione, e il cliente inizierà a ricevere le bollette dal nuovo fornitore. Contatta un comparatore di tariffe per scegliere il miglior fornitore luce e gas sul mercato.
Se il contratto precedente prevedeva una tariffa bloccata o condizioni speciali, il cliente è libero di cambiare fornitore in qualsiasi momento, ma è importante verificare se ci sono eventuali vincoli contrattuali che potrebbero comportare penali per il recesso anticipato.
Costi del cambio di fornitore
Uno degli aspetti più vantaggiosi del cambio di fornitore di energia è che, nella maggior parte dei casi, non ci sono costi aggiuntivi per il cliente. Il passaggio da un fornitore all’altro è generalmente gratuito, e non è prevista alcuna penale per la disdetta anticipata del contratto, a meno che non sia specificato diversamente nel contratto precedente.
In alcune situazioni, potrebbero esserci costi aggiuntivi legati a servizi opzionali richiesti dal cliente, come l’installazione di un contatore di nuova generazione o l’adesione a particolari offerte che prevedono dei costi di attivazione. Tuttavia, tali costi sono sempre indicati chiaramente nel contratto e possono essere evitati scegliendo offerte senza spese iniziali.
Inoltre, molti fornitori del mercato libero offrono promozioni che coprono eventuali penali di recesso dal contratto precedente, rendendo il cambio di fornitore ancora più conveniente per il cliente. Con la definitiva entrata del mercato libero sono stati registrati numerosissimi cambi fornitore negli ultimi mesi, viste anche le nuove offerte proposte dagli stessi.
Cosa succede durante il cambio
Durante il cambio di fornitore non ci sono interruzioni nella fornitura di energia. I contatori restano gli stessi e la distribuzione dell’energia continua come sempre. L’unica differenza per il consumatore è che riceverà una bolletta da un nuovo fornitore e, si spera, un costo inferiore grazie alla nuova offerta scelta. È importante sottolineare che la qualità del servizio non cambierà, poiché la rete di distribuzione rimane invariata, gestita da operatori locali che garantiscono l’affidabilità della fornitura.
Cambiare fornitore di energia per luce e gas è un processo semplice e privo di rischi, che può portare a un significativo risparmio sulla bolletta. Con l’aumento della concorrenza nel mercato libero, i consumatori hanno la possibilità di scegliere offerte più vantaggiose e servizi più personalizzati. Il cambio non comporta interruzioni del servizio né costi nascosti, e il passaggio avviene in poche settimane. Valutare le proprie abitudini di consumo e confrontare le tariffe è il primo passo per migliorare la propria esperienza energetica e ridurre i costi.
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Bonus ristrutturazione: come funziona? Te lo spiega abitar.it il portale dedicato al tuo ambiente domestico

Abitar.it è un blog dedicato all’universo dell’arredamento. Il portale propone una vasta gamma di articoli che offrono ispirazioni, idee pratiche e suggerimenti utili per arredare ogni ambiente della casa. Dall’illuminazione al design, dalla scelta dei materiali alla progettazione degli spazi, il blog guida i lettori passo dopo passo, aiutandoli a trasformare i propri ambienti secondo gusto, funzionalità ed estetica. Oltre agli aspetti puramente stilistici, abitar.it affronta anche tematiche più tecniche e normative, offrendo informazioni aggiornate su leggi e regolamenti legati all’ambito edilizio e abitativo. Tra questi, anche una guida approfondita sul bonus ristrutturazione, una delle principali agevolazioni fiscali degli ultimi anni.
Che cosa è il bonus ristrutturazione?
Il Bonus Ristrutturazione 2025 è un’agevolazione fiscale che consente di recuperare parte delle spese sostenute per interventi di riqualificazione e ristrutturazione degli immobili, attraverso una detrazione Irpef suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. Il bonus si applica sia alle singole unità abitative e alle relative pertinenze, sia alle parti comuni degli edifici condominiali. Questo incentivo copre una vasta gamma di lavori, tra la cui manutenzione ordinaria e quella straordinaria, il restauro, il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia e gli interventi finalizzati al risparmio energetico. Rientrano nell’agevolazione anche le opere per la ricostruzione di immobili danneggiati da calamità naturali, la realizzazione di autorimesse, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la bonifica dell’amianto, l’installazione di sistemi antifurto e la sostituzione dei gruppi elettrogeni con generatori a gas di ultima generazione, con un tetto di spesa pari a 96.000 euro per immobile. Sono esclusi, invece, gli impianti alimentati esclusivamente da combustibili fossili. Ne possono usufruire diversi soggetti, non solo i proprietari dell’immobile ma anche i suoi familiari conviventi, nonché usufruttuari, comodatari, ecc. Per richiedere il bonus ristrutturazione non è necessario presentare una domanda, ma basta allegare al modello 730 tutta la documentazione concernente le spese sostenute.
Altre agevolazioni nel settore edilizio
Oltre al Bonus Ristrutturazione, nel 2025 restano attivi anche il Sismabonus, l’Ecobonus e il Bonus Barriere Architettoniche, seppur con alcune modifiche rispetto agli anni precedenti. Per quanto riguarda il Sismabonus e l’Ecobonus, la detrazione fiscale è fissata al 50% per gli interventi su abitazioni principali e al 36% per altri immobili. A partire dal 2026 e fino al 2027, queste aliquote scenderanno ulteriormente: al 36% per le prime case e al 30% per le seconde. L’Ecobonus copre lavori di riqualificazione energetica come la sostituzione degli infissi, l’installazione di pompe di calore ed altri interventi su edifici esistenti. Sono invece esclusi gli impianti alimentati da combustibili fossili, in linea con la direttiva europea “Case Green”, che l’Italia dovrà recepire entro due anni. Invece, il Bonus Barriere Architettoniche prevede una detrazione del 75% per lavori finalizzati all’eliminazione di ostacoli alla mobilità (tra cui la realizzazione di rampe, piattaforme elevatrici, ascensori, servoscale ecc.) In questo caso, la detrazione è suddivisa in 10 rate annuali ed i limiti di spesa variano a seconda del tipo di edificio. Nello specifico, 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità indipendenti, 40.000 euro per edifici fino a 8 unità, e 30.000 euro per quelli con più di 8 unità abitative.
Su abitar.it sono moltissime le informazioni utili in ambito di normativa edilizia, ma anche in tema di ristrutturazione e arredamento. Puoi trovare quelle che sono le ultime tendenze in termini di design, ma anche importanti consigli per una casa accogliente, ma nello stesso tempo funzionale e sostenibile, riducendo i consumi energetici grazie alla riqualificazione energetica.
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Ultimo concerto a Tor Vergata. Buone notizie per i fan del cantante

Ultimo canterà a Tor Vergata – Attraverso un post Instagram il consigliere del VI municipio Emanuele Licopodio, ha annunciato che ci sono buone possibilità che il cantautore Romano ultimo possa fare un concerto nel sesto Municipio più precisamente a Tor Vergata. La notizia farà felice molti ragazzi del sesto Municipio e di quelli limitrofi, per un artista che riempie sempre lo stadio Olimpico.
Come riporta anche il Messaggero Ultimo potrebbe cantare alla vela di Tor vergata . Nel 2026 il cantautore romano festeggia alla grande i suoi primi dieci anni di carriera: in programma c’è un super evento nella periferia di Roma. Nel video del suo nuovo singolo “Bella davvero” spunta anche la famosa Vela di Calatrava. All’evento sono attesi più di 120 mila fan. Una vera e propria festa gigante!
Ultimo prepara un raduno da record: nel 2026 si fa festa alla Vela di Calatrava
Il “Raduno degli Ultimi”, il mega-concerto che Ultimo ha annunciato per il 2026, si farà a Tor Vergata. Più precisamente nell’area intorno alla famosa (e mai completata) Vela di Calatrava. Dopo settimane di voci e indiscrezioni, è arrivato l’annuncio… o quasi.
Nel videoclip del suo nuovo singolo Bella davvero, uscito proprio oggi, il cantautore di San Basilio ha voluto fare una sorpresa ai fan. Ma per scoprirla bisogna arrivare fino alla fine del video: l’ultima inquadratura mostra proprio una ripresa dall’alto della Vela. Un modo piuttosto chiaro per dire dove sarà l’evento.
L’area è enorme — parliamo di 49 ettari — e può accogliere oltre 120 mila persone. Una cifra da capogiro per un concerto italiano. La data ufficiale e i dettagli sui biglietti potrebbero arrivare il 13 luglio, durante il terzo (e ultimo) show che Ultimo terrà allo Stadio Olimpico di Roma. In tutto saranno tre serate: 10, 11 e appunto 13 luglio. Quel giorno segnerà anche il suo decimo concerto nello stadio della sua città. Insomma, una celebrazione in grande stile.
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