Cronaca
“Omicidio di Manuela Petrangeli: la Procura accusa l’ex di aver orchestrato un piano infausto”

Un Delitto Terribile
Il 4 luglio scorso si è consumato un delitto agghiacciante a Roma, dove Gianluca Molinaro, di 53 anni, ha sparato contro la sua ex compagna, Manuela Petrangeli, di 51 anni. L’episodio è avvenuto davanti alla clinica “Villa Sandra”, situata nel quartiere Portuense. La procura, sotto la direzione del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, ha incriminato Molinaro non soltanto per omicidio volontario e possesso illegale di armi, ma anche per stalking e premeditazione, a seguito della scoperta di nuove prove. È previsto un interrogatorio cruciale, e l’avvocato di Molinaro, Eleonora Nicla Moiraghi, ha dichiarato che il suo assistito risponderà questa volta alle domande degli inquirenti.
La Sequenza degli Eventi
Nel giorno del terribile crimine, Molinaro si era presentato armato di fucile alla clinica, dove attendeva di mettere in atto il suo piano. Approfittando del termine del turno di Manuela, ha arrestato bruscamente la sua Smart e ha fatto fuoco. Il primo colpo ha ferito la spalla della donna, mentre il secondo ha avuto conseguenze letali. Dopo aver commesso l’atto, Molinaro ha consegnato l’arma ai carabinieri della stazione di Casalotti e si è autodenunciato. Le indagini sul fucile, esaminato nei laboratori del Ris, hanno rivelato che la matricola era parzialmente illeggibile, il che complica le indagini sul suo passato.
L’Instabilità Precedente
Pochi istanti prima del tragico evento, Molinaro aveva contattato un amico della palestra tramite messaggi vocali, esprimendo una evidente instabilità emotiva. Con una voce tremolante, aveva sottolineato di sentirsi al limite e che stava progettando qualcosa di serio. Purtroppo, l’amico ha ricevuto queste informazioni solo dopo che Manuela era già stata uccisa. Nella sua ordinanza di custodia cautelare, il giudice ha richiamato l’attenzione sulla persistente gelosia di Molinaro, nonostante la relazione fosse terminata tre anni fa. Ulteriori dettagli sul suo passato hanno rivelato episodi di violenza, inclusi maltrattamenti nei confronti della madre della sua prima figlia. In casa di Manuela, dove Molinaro aveva risieduto prima della separazione, erano state installate delle telecamere per spiarla, a ulteriore riprova del suo comportamento ossessivo.
La comunità è profondamente sconvolta da quanto accaduto, e le autorità continuano a lavorare per garantire che giustizia venga fatta per Manuela Petrangeli.
Cronaca
Incendio al Panorama di Cassino: il rogo è doloso. Caccia agli autori attraverso le telecamere

MisteriosoIncendioACassino: Danni da 4 milioni e un sospetto doloso che lascia tutti senza fiato!
Lo scoppio delle fiamme nel cuore del centro commerciale
Un violento incendio ha seminato il panico nel pomeriggio di sabato al centro commerciale Panorama di Cassino, in provincia di Frosinone. Le fiamme sono divampate intorno alle 14:30 dalla zona di carico e scarico merci del negozio Happy Casa, avvolgendo tutto il complesso in un fumo denso e impenetrabile. Immaginate la scena: clienti che corrono verso le uscite, allarmi che suonano e un caos totale che fa balzare il cuore in gola. I danni? Una stima iniziale parla di ben 4 milioni di euro, con negozi e merce completamente devastati.
Indagini in corso: un incendio doloso o un tragico incidente?
Ora, le autorità stanno scavando a fondo per svelare il mistero. La struttura è sotto sequestro, mentre i vigili del fuoco e la Polizia di Stato indagano sulle cause, che sembrano puntare verso un’origine dolosa – un dettaglio che rende la storia ancora più intrigante! Gli investigatori del commissariato di Cassino stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza, alla caccia di indizi che potrebbero smascherare il responsabile. Chissà cosa emergerà da questo puzzle di fuoco e fumo?
Evacuazione lampo e danni ingenti: cosa succederà ora?
Per fortuna, l’evacuazione è stata immediata, evitando che qualcuno si facesse male o venisse intossicato dal fumo. Ma i danni materiali sono enormi, e tutti si chiedono quando il centro commerciale potrà riaprire. Le valutazioni sono in corso, e questa attesa non fa che aumentare la curiosità: un evento del genere potrebbe nascondere segreti che cambieranno tutto? Resta sintonizzato per gli aggiornamenti!
Cronaca
Race for The Cure: la marea rosa attraversa il cuore di Roma

Hai mai visto 150.000 persone correre per la vita in una marea rosa che promette di cambiare tutto? #RaceForTheCure
La corsa che ha invaso Roma con speranza e solidarietà
Più di 150.000 persone hanno trasformato il cuore di Roma in un oceano di colori e determinazione durante la 26esima edizione della Race for the Cure, l’evento mondiale più grande contro i tumori al seno. Organizzata da Komen Italia e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, questa manifestazione ha unito sport, prevenzione e comunità in un’atmosfera di ispirazione pura. Immagina strade affollate, volti sorridenti e un’energia contagiosa che ha invaso il Circo Massimo e le vie del centro: un vero spettacolo che ti fa riflettere su quanto possa essere potente un gesto collettivo.
Le eroine in rosa che stanno ispirando il mondo
Al centro di tutto ci sono le Donne in Rosa, donne coraggiose che affrontano o hanno sconfitto il tumore al seno, diventando simbolo di forza e resilienza. Come ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, questa è “un miracolo civile” che manda un messaggio potente sulla vita e sulla solidarietà. Ogni anno, ben 56.000 donne in Italia ricevono una diagnosi di tumore al seno – un numero che fa riflettere e che rende questi eventi non solo una corsa, ma una vera rivoluzione personale e sociale.Il villaggio della salute: dove la prevenzione diventa realtà
L’anima dell’iniziativa è stata il villaggio della Salute, attivo per quattro giorni e coordinato dalla Fondazione Policlinico Gemelli insieme a Komen Italia. Qui, oltre 4.000 prestazioni gratuite di diagnosi precoce hanno raggiunto soprattutto donne in situazioni di fragilità economica, offrendo un’opportunità unica per la salute. Non mancano le sorprese: tra gli stand più gettonati, uno dedicato all’acqua come risorsa vitale, con Acea che ha portato una squadra di oltre 450 persone per enfatizzare il legame tra idratazione, vita e prevenzione. Anche Sport e Salute si è unito alla festa con circa 50 dipendenti, guidati dal presidente Marco Mezzaroma, rendendo l’evento un mix irresistibile di sport e consapevolezza.
L’impatto che sta cambiando la lotta al cancro
Secondo Riccardo Masetti, fondatore di Komen Italia, questa manifestazione è uno degli appuntamenti di solidarietà più affollati di Roma, grazie alla generosità di tutti i partecipanti. Da oltre 20 anni, Komen Italia ha investito più di 31 milioni di euro in progetti di prevenzione, ricerca e supporto alle pazienti, promuovendo migliaia di giornate dedicate alla salute femminile, finanziando borse di studio per medici e avviando iniziative innovative. È un impegno che cresce ogni anno, lasciando tutti a chiedersi: cosa potrebbe succedere se ancora più persone si unissero a questa causa?
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