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Quale tipo di auto acquistare per la vita in città?

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Quale tipo di auto acquistare per la vita in città?

Quando si sceglie di acquistare un’automobile si apre sempre una lunga serie di interrogativi che abbracciano ogni aspetto di tale investimento. La scelta di una nuova vettura, infatti, dipende da un grande numero di fattori che occorre necessariamente considerare al fine di concludere un acquisto pienamente in linea con le proprie esigenze. Chi vive in città, ad esempio, ha generalmente bisogno di automobili in grado di destreggiarsi bene nel traffico e di non faticare troppo nel trovare lo spazio per il parcheggio.

La tipologia di macchina dipende molto dalle esigenze personali, ecco perché è bene rivolgersi a concessionarie con un parco macchine variegato e ricco di modelli. Se ad esempio si prende in esame il catalogo di auto MG, azienda che da sempre produce vetture di diverso genere, è possibile trovare il modello più adatto a sé con estrema facilità. Se poi il parcheggio non è un problema e dopo una settimana in città ci si vuole dedicare anche a viaggi lunghi e su strade più rustiche, ma senza spendere troppo, ci si può sempre rivolgere al mercato delle Jeep usate a Roma, ad esempio, o altri Suv, che si presentano qualitativamente impeccabili e a prezzi inferiori rispetto a quelli di listino.

Se invece si hanno esigenze più limitate all’ambito urbano, è importante chiedersi quali sono le categorie di automobili che più si adattano a questo. Vediamole insieme.

City car, una soluzione ideale

Esistono varie ragioni che rendono l’acquisto di una city car ideale per la città, e sono tutte estremamente valide. Questa categoria di vetture si presenta infatti particolarmente adatta per la circolazione nel traffico e la ricerca del parcheggio, per via delle sue comode e ridotte dimensioni. Solitamente questa tipologia di modelli non supera i 3,5 metri di lunghezza, e ciò consente loro di poter essere ben incastonate in ogni parcheggio senza problemi.

Altro aspetto importantissimo da considerare è quello che riguarda i consumi. Le city car sono vetture che generalmente consumano poco carburante, in quanto la maggior parte dei modelli moderni risultano essere ibridi, quindi alimentati a benzina, ma anche a gas o energia elettrica: una caratteristica che riduce drasticamente il potenziale di consumo.

Infine si tratta di automobili con un prezzo molto ragionevole. Il costo medio di una city car, infatti, si attesta generalmente attorno ai 15.000 euro se si parla di modelli nuovi, mentre se si sceglie di puntare sull’usato le cifre si riducono ulteriormente. Ciò rende questa categoria di vettura alla portata di tutti.

Le alternative

Se non si è dei grandi fan delle city car, le classiche utilitarie possono certamente rivelarsi una scelta eccellente. Queste consumano indubbiamente di più rispetto ai modelli poc’anzi citati, richiedono cifre maggiori per l’acquisto e si presentano più grandi, e quindi meno comode in fase di parcheggio, ma sono particolarmente comode e spaziose per borse e bagagli di vario tipo, così come ideali per le famiglie, anche numerosi.

Non molto distanti da queste, sia in termini di costi che di dimensioni, troviamo le berline e i citati Suv, più ingombranti ma molto eleganti, resistenti e adatti anche ai viaggi su terreni poco asfaltati.

Ovviamente l’investimento deve rispecchiare le esigenze del cliente e di conseguenza ogni scelta è potenzialmente la migliore se risponde appieno a queste.

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27 anni di esperienza e un progetto per le PMI del Lazio: ecco l’agenzia di marketing di Andrea Tubili

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27 anni di esperienza e un progetto per le PMI del Lazio: ecco l’agenzia di marketing di Andrea Tubili

Roma – In un panorama digitale sempre più saturo, in cui le offerte di marketing per le piccole e medie imprese tendono a somigliarsi, emerge una proposta che mette al centro l’unicità di ogni business. È questa la filosofia di Andrea Tubili, consulente di marketing e comunicazione che, con un bagaglio di oltre ventisette anni di esperienza, si propone come un partner strategico fondamentale per le PMI di Roma e del Lazio. Nasce così un punto di riferimento capace di unire visione creativa e risultati misurabili.

Un percorso su misura

L’approccio di Tubili si distacca nettamente dai format standardizzati. Ogni progetto è un percorso unico e su misura, che inizia con un’analisi approfondita dell’identità del cliente, dei suoi valori e degli obiettivi di mercato. Dalla consulenza strategica iniziale, che definisce la rotta, si passa alla costruzione di una brand identity solida e riconoscibile. Questo fondamento guida poi tutte le attività operative: dalla grafica coordinata al social media marketing, fino all’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) e alle campagne pubblicitarie digitali.

Tubili stesso spiega che la differenza tra comunicare e fare marketing risiede tutta nella coerenza. L’esigenza principale per un brand, aggiunge poi, è l’essere riconoscibile, non solo visibile. Il suo lavoro, infatti, si basa proprio sulla traduzione di questa visione dei clienti in risultati concreti, ottimizzando tempo e risorse.

Un metodo integrato e coerente

Questo approccio si traduce in strategie integrate in cui contenuti, advertising e visual storytelling non sono elementi isolati, ma parti di un unico e coerente sistema comunicativo. Un metodo che si è già rivelato efficace per ristoranti, organizzatori di eventi culturali, aziende del settore food & beverage e numerose altre PMI che hanno trovato in lui una guida per rafforzare il proprio posizionamento online e conquistare un’autorevolezza duratura nel proprio settore.

Per scoprire nel dettaglio i servizi disponibili e richiedere una valutazione personalizzata del proprio progetto:
www.andreatubili.com

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Roma e dintorni

‘Disarmonica Danza’, l’omaggio a Marinetti al Museo Etrusco di Roma

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‘Disarmonica Danza’, l’omaggio a Marinetti al Museo Etrusco di Roma

(Adnkronos) – Futurismo coreutico, tra improvvisazione e sperimentazione digitale, nuove creazioni e spettacoli in occasione dell’80esimo anniversario della scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti. Il progetto, ‘Disarmonica Danza’, vincitore del bando ‘Progetti Speciali 2025’ del Ministero della Cultura, sarà in programma domani a Roma, al Museo Etrusco di Villa Giulia, si avvale della direzione artistica di Gianluca Bocchino (la direzione di produzione è affidata a Paola Sorressa) ed è stato pensato come una rilettura in chiave moderna del concetto di ‘movimento in libertà’, un principio fondante della poetica futurista da cui è nata prima la modern dance e, successivamente, la danza contemporanea. 

Lo spettacolo, realizzato in dialogo con Villa Giulia, luogo culturale aperto per vocazione ad accogliere grandi progetti di arte contemporanea, è un omaggio a tre figure iconiche della danza futurista: Ileana Leonidoff, prima ballerina della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, Jia Ruskaja, fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza e Giannina Censi, icona dell’aerodanza, protagoniste di una stagione coreografica rivoluzionaria che ha saputo coniugare gesto, ideologia e sperimentazione. 

A rendere omaggio a queste donne straordinarie, tre coreografie in prima nazionale, firmate da altrettanti coreografi italiani provenienti da diverse generazioni e formazioni: Giovanni Castelli con ‘Corpi che fendono il tempo’ per Leonidoff, Luca Braccia con ‘Figliə dell’aria’ per Ruskaja, Paola Sorressa con ‘Trame nel Vento’ per la Censi. Sul palco, a dare vita a queste coreografie, una compagine eterogenea di interpreti, dai danzatori della Mandala Dance Company ai giovani laureandi dell’Accademia Nazionale di Danza, fino ad artisti già affermati nel panorama coreutico, tra cui spiccano le étoile del Teatro dell’Opera di Roma, Alessandra Amato e Susanna Salvi. 

In questo dialogo con le arti, la danza si fonderà con la luce e la tecnologia grazie a un videomapping proiettato sulle architetture della loggia dell’Ammannati del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a cura di Andrea Leonetti Di Vagno e Raffaello Fusaro. Le superfici architettoniche della storica residenza di papa Giulio III si trasformeranno in tele vive e pulsanti, animate da immagini ispirate all’arte pittorica e scultorea dei Futuristi italiani. L’interazione tra corpi in movimento e paesaggio digitale darà forma a una performance immersiva, dove luci, suoni e visioni generate digitalmente riscrivono la memoria del passato in una chiave scenica e contemporanea. 

Per l’occasione, inoltre, sarà pubblicato un volume a cura di Gianluca Bocchino, dedicato alla danza e al suo legame con le avanguardie futuriste italiane con i contributi di alcuni dei principali esperti del settore, tra cui Francesca Barbi Marinetti, Cornelia Bujin, Giulia Taddeo, Noemi Daria Zacagnino, Marta D’Atri e Annalisa Cervone. 

Fonte Verificata

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