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Ritardi fino a 9 mesi nei cimiteri di Roma. Il comune e Ama facciano qualcosa

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Ritardi fino a 9 mesi nei cimiteri di Roma. Il comune e Ama facciano qualcosa

Il momento del commiato da una persona cara dovrebbe essere un atto di rispetto e di affetto, ma per molte famiglie di Roma, si sta trasformando in una prova di pazienza. I tempi di attesa per le cremazioni si sono allungati in modo preoccupante, raggiungendo livelli inaccettabili. Mentre il dolore per la perdita di un congiunto è già di per sé un fardello pesante, la burocrazia e le inefficienze del sistema funebre stanno aggiungendo un ulteriore peso alle famiglie, costrette a attendere mesi prima di poter dare l’ultimo saluto ai loro cari.

Il problema dei ritardi con un solo crematorio a Roma

I dati sono allarmanti: per cremare e tumulare le ceneri di un defunto si possono attendere fino a tre mesi. Una situazione che si aggrava ulteriormente nel caso di salme provenienti da loculi trentennali: in questo caso, i tempi si allungano fino a otto o nove mesi, a causa delle procedure più complesse richieste dalla cremazione di salme non demineralizzate.

Le cause del problema

Quali sono i fattori che stanno alla base di questi ritardi?

  • Aumento delle richieste: La scelta della cremazione è sempre più diffusa, ma l’offerta di servizi non è riuscita a tenere il passo con questa crescente domanda. Infatti la Capitale ha soltanto un crematorio.
  • Carenza di personale: L’unico crematorio di Roma soffre di una carenza di personale qualificato, sia per quanto riguarda l’operatività tecnica che l’assistenza alle famiglie.
  • Burocrazia complessa: Le procedure burocratiche legate alle cremazioni sono spesso lunghe e intricate, richiedendo numerose autorizzazioni e verifiche.

Le conseguenze

I lunghi tempi di attesa per le cremazioni hanno un impatto significativo sulle famiglie:

  • Sofferenza psicologica: L’attesa prolungata per dare l’ultimo saluto al proprio caro prolunga il dolore e la sofferenza psicologica.
  • Difficoltà organizzative: I ritardi costringono le famiglie a rimandare le cerimonie funebri, creando disagi organizzativi e ulteriori stress.
  • Problemi igienico-sanitari: Nel caso delle salme provenienti da loculi trentennali, i ritardi possono comportare rischi per la salute pubblica.

Le possibili soluzioni

Per affrontare questa emergenza, è necessario un intervento urgente da parte delle istituzioni e degli operatori del settore:

  • Aumento delle risorse: È fondamentale investire in nuovi crematori e assumere più personale qualificato.
  • Semplificazione delle procedure: Le procedure burocratiche devono essere semplificate e snellita, riducendo al minimo gli adempimenti burocratici.
  • Pianificazione a lungo termine: È necessario elaborare una pianificazione a lungo termine per far fronte all’aumento delle richieste di cremazione e garantire una risposta adeguata.
  • Maggiore trasparenza: Le istituzioni e gli operatori del settore devono garantire una maggiore trasparenza sulle tempistiche e sulle procedure, informando le famiglie in modo chiaro e tempestivo.

Conclusioni

Il diritto a una sepoltura dignitosa è un diritto fondamentale. I lunghi tempi di attesa per le cremazioni stanno violando questo diritto e causando sofferenza alle famiglie in lutto. È necessario un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti per risolvere questa emergenza e garantire a tutti il rispetto che meritano nel momento del commiato.

Attualità

Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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Roma e dintorni

Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

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Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

Weekend nero per il traffico a Roma dove da oggi, sabato 14 giugno, si concentrano tre eventi in contemporanea con un impatto inevitabile sulla viabilità cittadina con strade chiuse e deviazioni.

Le zone interessate oggi

Per il Giubileo dello Sport che si celebra in questo fine settimana, dalle 18 alle 19.30 di oggi è in programma la sfilata dei partecipanti verso San Pietro che passerà su via del Corso, via Tomacelli, ponte Cavour, piazza dei Tribunali, piazza Pia e via della Conciliazione. Possibili rallentamenti o deviazioni per le linee dei bus.

Anche in occasione del Roma Pride di oggi pomeriggio verranno deviate le linee di bus. Il corteo sfilerà, dalle 14 alle 20, tra piazza della Repubblica e viale delle Terme di Caracalla percorrendo viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena.

Blocchi e deviazioni domani

Invece, domenica e lunedì, dalle 21, al Circo Massimo è in programma il concerto dei Duran Duran. Dalle 16 di domenica verrà chiusa via dei Cerchi. Dalle 18, sia domenica che lunedì, le limitazioni alla circolazione saranno estese a via del Circo Massimo (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), via della Greca (direzione via di Santa Maria in Cosmedin), via dell’Ara Massima di Ercole. Dalle 21, domenica e lunedì, ulteriori chiusure scatteranno in via del Circo Massimo (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), via della Greca (direzione via del Circo Massimo). Deviate le linee di bus.

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