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Cronaca

Incendio al liceo Gullace: vengono esaminati i telefoni cellulari per individuare tre giovani sospettati di incendio doloso.

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Incendio al liceo Gullace: vengono esaminati i telefoni cellulari per individuare tre giovani sospettati di incendio doloso.

Caccia ai Baby Devastatori al Liceo Teresa Gullace

Indagini in corso sulla doppia incendio doloso

Caccia ai tre baby devastatori che venerdì mattina verso le 8 sono stati visti (e filmati) mentre scavalcavano la recinzione della succursale del liceo Teresa Gullace a Don Bosco. Dopo quel raid è scoppiato il secondo incendio che ha interessato l’edificio occupato fino alla sera di mercoledì. La scuola, di fatto, ora è inagibile e 1400 studenti sono costretti alla dad, la didattica a distanza. Chi sono gli incursori? «Gente arrivata dall’esterno, che non conosciamo», giurano i ragazzi che avevano tentato di gestire e portare avanti l’occupazione. Gli investigatori, che indagano per doppio incendio doloso, però, non ne sono convinti e anche di questo vogliono essere certi. Da ieri mattina stanno visionando le immagini di numerose telecamere della zona, nonché passando al vaglio i frame del video girato da un residente e rimbalzato nella rete in cui si vede il gruppetto dei tre oltrepassare la cancellata. Risposte si attendono anche da alcune verifiche in corso sui telefonini.

Le verifiche degli investigatori

I poliziotti del commissariato Tuscolano stanno ascoltando a sommarie informazioni gli studenti del Collettivo, i rappresentanti di istituto e i gli alunni di una quinta, quelli che hanno votato in forze per occupare. A soffiare sul vento di protesta, infine, sarebbe stata anche parte della componente docente. Soprattutto, chi indaga sta cercando di tracciare quali telefoni potessero essere collegati alla cella di rete della zona sia nella notte tra mercoledì e giovedì – quando è scoppiato il primo rogo – che nella mattinata di venerdì. Nella lente degli inquirenti, poi, ci sono le immagini scambiate nelle chat dei ragazzi e sui social, alla ricerca di volti noti e meno noti. L’ipotesi è che l’occupazione sia letteralmente scappata di mano ai promotori, non più in grado di allontanare chi era arrivato animato dalle peggiori intenzioni. Durante i primi giorni dell’occupazione erano stati fatti entrare alcuni ragazzini esterni ma conosciuti. Potrebbero essere stati questi ultimi a fare da gancio con gli altri. Su questi si focalizza l’attenzione della polizia.

Distruzione e disordini

La situazione è precipitata la sera di mercoledì. I pochi studenti che erano dentro a occupare sono stati – così hanno raccontato – letteralmente sorpresi dall’arrivo di una trentina di ragazzi, la maggior parte dei quali molto giovani, tra i 14 e i 16 anni. «Gente esterna», hanno assicurato. «Abbiamo provato in tutti i modi a resistere ma non ce l’abbiamo fatta, siamo usciti dalla scuola e chiamato la polizia», hanno aggiunto.

La storia successiva è la cronaca dei due roghi scoppiati in momenti e in ale diverse dell’istituto, con una chiara volontà distruttiva dal momento che i vigili del fuoco hanno trovato tracce di acceleratori delle fiamme. Insomma, l’occupazione che era iniziata lunedì in segno di protesta contro le condizioni di grande disagio in cui erano stati costretti a studiare i ragazzi, prima lasciati convivere con un cantiere in corso nella sede principale di piazza dei Cavalieri del lavoro, poi costretti ai doppi turni con lezioni fino alle sette della sera perché stipati nella succursale, è finita nel peggiore dei modi, con la scuola completamente fuori uso.

Un raid fine a se stesso con l’unico folle scopo di devastare o dietro l’incursione qualcosa di più? Il professore-studente, come si ama definire, Davide Tutino, insegnante di filosofia noto per le sue posizioni di “disobbediente ghandiano” e No Vax (fece lo sciopero della fame incatenandosi davanti palazzo Chigi per contestare l’obbligo del green pass), parla dal suo blog di «squadracce in azione» sottolineando il non coinvolgimento delle scolaresche. Venerdì mattina era a lezione con alcuni dei suoi studenti nel verde del Parco degli Acquedotti. Gli investigatori non tralasciano nulla.

Né l’aspetto di possibili legami con realtà organizzate locali, magari vicine ai centri sociali specie quelli attivi al Quarticciolo, né quello della spedizione fine a se stessa messa su dalle baby bande protagoniste di altri episodi violenti nel quadrante tra il Tuscolano e Cinecittà, cresciute all’ombra dei tanti palazzi degli enti pubblici e privati in dismissione finiti in mano ai professionisti delle occupazioni e fomentati da piccoli aspiranti boss sulle orme dei clan Casamonica e Spada che qui hanno una delle roccaforti. Intanto, si contano i danni: oltre un milione di euro il bilancio provvisorio di quanto occorrerà per risistemare la scuola. L’associazione nazionale presidi (Anp), con il suo presidente Antonello Giannelli, si è detta «vicina alla dirigente e a tutta la comunità scolastica del liceo Gullace, che stanno vivendo giorni difficili». Giannelli ricorda che «le scuole sono presidi di legalità, convivenza e di crescita ed è inaccettabile quanto successo. Non possiamo accettare che studenti, famiglie e personale debbano pagare il conto di quanto accaduto. Chiediamo che vengano al più presto individuati i responsabili».

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Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

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Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema

Chi era Rinaldo Vuerich

Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.

L’incidente che ha scioccato tutti

Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.

I toccanti ricordi degli amici

Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.

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Cronaca

Auditorium: Ricordo collettivo di Giovanna Marini

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Auditorium: Ricordo collettivo di Giovanna Marini

MusicaEPassione #RomaScopreUnTributoIndimenticabile A un anno dalla scomparsa di un’icona musicale, musicisti e amici si riuniscono in sala Petrassi per un evento che promette emozioni intense e sorprese inaspettate!

L’Evento che Sta Fomentando Curiosità

In una serata carica di mistero e nostalgia, la sala Petrassi di Roma ospita un raduno esclusivo per ricordare un talento perduto. Immagina musicisti di fama internazionale che condividono storie e melodie, creando un’atmosfera magica che potrebbe rivelare segreti nascosti del mondo della musica.

I Protagonisti e le Sorprese Inaspettate

Al centro dell’attenzione ci sono amici e colleghi che non vedono l’ora di celebrare la vita di questa leggenda. Con performance dal vivo e aneddoti intriganti, l’evento potrebbe nascondere collaborazioni segrete o rivelazioni che faranno impazzire i fan – non vorrai perderti cosa succederà sul palco!

Cosa Succederà in Questa Serata da Brividi

Tra note emozionanti e momenti di riflessione, i partecipanti promettono di trasformare la sala Petrassi in un luogo di connessione e ispirazione. Preparati a scoprire dettagli che potrebbero cambiare il modo in cui vedi il mondo della musica, con un tocco di drama e passione che tiene tutti con il fiato sospeso!

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