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La vicenda di Jacopo e Mario, vittime di violenza familiare per la loro identità LGBTQ+: “Ora possiamo sognare ancora”

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La vicenda di Jacopo e Mario, vittime di violenza familiare per la loro identità LGBTQ+: “Ora possiamo sognare ancora”

Il Refuge Co-Housing Lgbt+ si erge come un faro di speranza al centro di Roma, offrendo rifugio in semiautonomia per tre persone provenienti da contesti di violenza e discriminazione. Attualmente, Jacopo e Mario, due giovani il cui percorso è stato segnato da esperienze di omotransfobia familiare, vi risiedono. Essi raccontano: “Siamo tornati a sognare”.

Storie di Resilienza: Jacopo e Mario

Jacopo, un ventenne, ricorda le difficoltà affrontate a casa dopo che il suo orientamento sessuale è stato scoperto dalla famiglia. “La mia famiglia non ha accettato il fatto che fossi gay”, racconta, menzionando discriminazioni e violenze. Dopo aver partecipato a un Pride e postato una foto sui social, la scoperta da parte di un familiare ha determinato un cambiamento radicale nella sua vita. Grazie al Refuge Lgbt+, ha avuto una nuova opportunità di vita: “Ho trovato persone che mi hanno accettato per quello che sono”.

Simile è la storia di Mario, un ragazzo transgender di ventiquattro anni, costretto a subire violenze da una famiglia profondamente religiosa. Oggi, grazie al rifugio, Mario persegue il sogno di lavorare nella grafica, studiando per acquisire nuove competenze: “Stare qui mi fa sentire rassicurato”.

Il Progetto del Refuge Co-Housing Lgbt+

Aperto questa estate, il Refuge Co-Housing Lgbt+ si sviluppa in un immobile confiscato alla mafia. Destinato a chi ha superato la fase più traumatica delle esperienze vissute, offre uno spazio sicuro per proseguire studi e formarli per affrontare il mondo del lavoro senza discriminazioni. Marina Marini del Network Refuge Lgbt+ spiega gli obiettivi della struttura: “Garantire migliori opportunità lavorative e superare le discriminazioni”.

Il progetto è sostenuto dai fondi dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, il cui impegno mira a eliminare ogni forma di discriminazione e pregiudizio, come sottolinea Anna Conti, vice presidente dell’Istituto.

Impegno del Municipio I di Roma

Dedicato a promuovere i diritti delle persone Lgbt+, il Municipio I di Roma, sotto la presidenza di Lorenza Bonaccorsi e l’assessora Claudia Santoloce, ha destinato il bene confiscato alla mafia per supportare la comunità Lgbt+. Essa rappresenta un esempio tangibile di come l’amministrazione locale intenda proteggere e promuovere i diritti delle persone Lgbt+, aggiungendo anche un servizio di sportello a supporto della comunità.

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Affitti esorbitanti a Roma per i funerali di Papa Francesco monolocali a cinquemila euro a notte

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Affitti esorbitanti a Roma per i funerali di Papa Francesco monolocali a cinquemila euro a notte

AffittiFolliARoma: Scopri come i prezzi degli affitti stanno impazzendo per i funerali di Papa Francesco, con monolocali che sfiorano i 5.000 euro a notte!

In una Roma già affollata di turisti e fedeli, il recente annuncio dei funerali di Papa Francesco ha scatenato una vera e propria corsa all’oro per gli affitti, trasformando la Città Eterna in un mercato immobiliare da capogiro. Immaginate di dover sborsare una fortuna solo per un posto letto durante un evento storico: è proprio ciò che sta accadendo, attirando l’attenzione di curiosi e investitori da tutto il mondo.

Prezzi da capogiro

Con la domanda che esplode per alloggi temporanei, i proprietari stanno offrendo monolocali a prezzi esorbitanti, come i “5mila euro a notte” menzionati in recenti segnalazioni. Questa escalation non è solo un’anomalia, ma un fenomeno che sta generando dibattiti su accessibilità e speculazione nel settore immobiliare romano.

L’impatto sulla città

La città si prepara a un afflusso massiccio di visitatori, e questo sta spingendo i prezzi alle stelle, influenzando non solo i residenti ma anche l’economia locale. Esperti del settore osservano come eventi di tale portata possano alterare il mercato, lasciando tutti a chiedersi: quanto durerà questa bolla?

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Pannelli crollano in Galleria Giovanni XXIII paralizzando il traffico romano

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Pannelli crollano in Galleria Giovanni XXIII paralizzando il traffico romano

RomaInCaos Scopri come la caduta improvvisa di due pannelli ha bloccato la Galleria Giovanni XXIII, scatenando un inferno di traffico a Roma e lasciando migliaia di pendolari a chiedersi cosa succederà dopo!

La capitale italiana è stata colpita da un evento inaspettato che ha trasformato una routine quotidiana in un vero rompicapo. La Galleria Giovanni XXIII, una delle arterie principali della città, è stata chiusa d’urgenza dopo che due pannelli si sono staccati, creando non solo pericoli immediati ma anche una curiosità diffusa tra i cittadini su cosa abbia potuto causare un simile incidente. Immagina di essere bloccato in coda per ore: è proprio ciò che sta accadendo ora, con il traffico che si è ingolfato in modo spettacolare.

Le Cause dell’Incidente

Le autorità hanno confermato che la caduta dei pannelli è stata il motivo principale della chiusura, un evento che ha immediatamente catturato l’attenzione di tutti. ‘Traffico in tilt’ è l’espressione che meglio descrive la situazione, con code chilometriche che si estendono per la città, spingendo i romani a cercare alternative creative per muoversi.

L’Impatto sulla Città

Mentre le indagini procedono, il caos ha già influenzato la vita quotidiana di migliaia di persone, con ritardi che potrebbero durare giorni. Gli esperti stanno analizzando ogni dettaglio per prevenire futuri problemi, ma una cosa è certa: questo episodio ha acceso la curiosità su quanto sia fragile l’infrastruttura urbana di Roma. Che cosa scopriremo nei prossimi aggiornamenti?

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