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Cronaca

“Nel dolore della mia esistenza, Manuela era l’ombra che desideravo lasciare andare.”

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“Nel dolore della mia esistenza, Manuela era l’ombra che desideravo lasciare andare.”

# La Drammatica Confessione di Gianluca Molinaro

Gianluca Molinaro, operatore socio-sanitario di 53 anni, ha di recente reso pubblica la sua versione di un tragico evento, culminato nell’accusa di omicidio volontario. Durante l’interrogatorio svoltosi presso il carcere di Regina Coeli, gli è stato possibile spiegare il suo coinvolgimento in questa vicenda ai pubblici ministeri Giuseppe Cascini e Antonella Pandolfi. In un gesto che dimostra il suo bisogno di raccontarsi, Molinaro non ha scelto di avvalersi del diritto di non rispondere, rivelando dettagli profondi e angoscianti riguardo alla sua relazione con Manuela Petrangeli, fisioterapista e madre di suo figlio. La confessione più scioccante è stata: «Volevo uccidermi davanti a lei», una frase che mette in luce il suo stato emotivo critico e le sue azioni tragiche.

La Ricostruzione dell’Accaduto

All’interno del racconto di Molinaro emerge il quadro di un amore malato e ossessivo. Traendo coraggio dall’alcool, decise di recarsi nei pressi della clinica “Villa Sandra” dove, notando un uomo accanto all’autovettura di Manuela, si lasciò sopraffare dalla gelosia, temendo che si trattasse di un nuovo compagno. In preda a un attimo di follia, pensò di compiere un gesto estremo: togliersi la vita di fronte a Manuela e all’altro uomo. La situazione, però, è rapidamente degenerata in tragedia con due colpi di arma da fuoco. «Il primo colpo l’ho sparato, ma non l’ho vista», ha narrato Molinaro, mentre il secondo sparo è avvenuto mentre tornava verso l’auto. Ha altresì rivelato di aver installato un dispositivo di registrazione nell’appartamento di Manuela, un gesto di controllo estremo e ossessivo.

Post-Evento: Il Rifiuto della Fuga

Dopo aver commesso il gesto fatale, Molinaro ha sentito il bisogno di condividere la sua angoscia con persone a lui vicine. Ha contattato un’amica e la sua prima ex compagna, mostrando la necessità di esprimere il peso della sua colpa. A queste donne, ha affidato una chiavetta contenente le registrazioni audio ottenute tramite la microspia. Grazie al loro supporto e alla loro fermezza, Molinaro ha trovato il coraggio di affrontare le conseguenze delle sue azioni e si è infine presentato alla caserma dei carabinieri di Casalotti per confessare il reato. Nonostante la gravità del suo gesto, il suo pentimento è stato chiaro: «Volevo uccidermi davanti a lei, la mia vita è completamente distrutta».

Cronaca

Lemieux: Un’eroina pucciniana animata da una fede inquietante

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Lemieux: Un’eroina pucciniana animata da una fede inquietante

HaiMaiVistoUnAccoppiamentoOperisticoCosìIntrigante? #TritticoRicomposto

L’Evento Che Sta Accendendo La Curiosità Del Mondo Dell’Opera

Stasera, il mondo dell’opera si prepara a un momento unico e imperdibile con la terza tappa del “Trittico ricomposto”. Immagina due capolavori italiani che dialogano in un modo che nessuno si aspetterebbe: “Il Prigioniero” di Luigi Dallapiccola e “Suor Angelica” di Giacomo Puccini. Questo accoppiamento tutto italiano promette di svelare emozioni profonde e storie che ti terranno incollato alla sedia – non vorrai perdertelo!

L’Intervista Esclusiva Alla Star Marie Nicole Lemieux

Al centro di questa serata c’è la talentuosa mezzosoprano Marie Nicole Lemieux, che ha condiviso i suoi pensieri in un’intervista da brividi. Lemieux, con la sua voce potente e magnetica, ci guida attraverso le sfumature di queste opere, rivelando segreti che potrebbero cambiare il modo in cui ascolti l’opera classica. Preparati a scoprire come questo duo inaspettato unisce dramma e melodia in un’esplosione di passione puramente italiana!

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Cronaca

La misteriosa destinazione di Papa Francesco dopo il funerale di sabato mattina

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La misteriosa destinazione di Papa Francesco dopo il funerale di sabato mattina

Hai mai immaginato dove Papa Francesco ha scelto di essere sepolto, un luogo avvolto in misteri e leggende che attirerà orde di pellegrini? #PapaFrancesco #SegretiVaticani #RomaMisteriosa

La Tomba Vicino alla Madonna della Salvezza

Papa Francesco ha optato per una sepoltura semplice e simbolica accanto alla statua della Madonna della «salvezza del popolo romano» nella basilica di Santa Maria Maggiore, proprio dove si celebra la leggendaria nevicata del 5 agosto. I visitatori, incantati da questa icona, spesso ignorano i pannelli di compensato che celano i preparativi per accogliere il nuovo “vicino” illustre. È un segreto che sta già accendendo la curiosità di migliaia di fedeli, pronti a scoprire cosa rende questo posto così speciale.

La Betlemme d’Occidente e i Nuovi Pellegrinaggi

Sotto l’altare di Santa Maria Maggiore, custoditi come tesori antichi, si trovano cinque pezzi di legno attribuiti alla Sacra Culla di Gesù, rendendo la basilica nota come la Betlemme d’Occidente. Con l’aggiunta della sepoltura di Papa Bergoglio nella cappella paolina, questo sito è destinato a trasformarsi in una meta imperdibile per pellegrinaggi sempre più affollati. Basta una passeggiata in piazza per sentire l’eccitazione: sguardi ottimisti dei venditori di rosari, file di pellegrini in attesa, e un’intensificazione delle misure di sicurezza che fa pensare a un piccolo Vaticano in miniatura.

L’Atmosfera di Attesa e le Speculazioni

Mentre la basilica si prepara al trasporto del feretro di Papa Francesco sabato, dopo la messa solenne in Vaticano, l’aria è carica di mistero. Tra i mosaici, l’arco trionfale e la sorprendente scala elicoidale autoportante, si mescolano icone sacre e laiche, come la vicina stazione Termini e il teatro dell’Opera. I fedeli in fila non resistono a chiacchierare: “Sarà un asiatico o un europeo il prossimo papa?”, si domanda qualcuno, mentre altri pregano per un po’ di serenità. È un rompicapo che tiene tutti con il fiato sospeso, con il cardinale Rolandas Makrickas al centro di attenzioni inaspettate per le sue connessioni con Bergoglio.

I Preparativi Dietro le Quinte

Le file di pellegrini si allungano come in un aeroporto affollato, con un unico varco sorvegliato da polizia e carabinieri. Da quando la porta santa è stata aperta, i dipendenti della basilica lavorano freneticamente, trasportando impalcature e materiali per i lavori in corso. “Non sappiamo se saremo aperti domani”, confida una voce interna, alimentando ancora di più l’intrigante incertezza che avvolge tutto. È un vero enigma che sta catturando l’immaginazione di tutti, dai devoti ai curiosi.

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