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Cronaca

Passeggera aggredita da un altro passeggero: ipotesi di tentato accecamento

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Passeggera aggredita da un altro passeggero: ipotesi di tentato accecamento

Un grave episodio di aggressione sui mezzi pubblici

Ultimamente, il trasporto pubblico italiano è stato teatro di un nuovo episodio di violenza. Valentina O., una verificatrice di biglietti per Cotral, ha subito un’aggressione violenta mentre si trovava a bordo di un autobus sulla linea Roma-Tiburtina. Sconvolta dall’accaduto, ha spiegato ai colleghi di essere stata attaccata da un passeggero che ha tentato di infliggerle gravi ferite. Fortunatamente, grazie all’intervento rapido dell’autista, la situazione non ha avuto conseguenze più drammatiche.

La problematica delle bande giovanili nel trasporto pubblico

Le autorità competenti stanno approfondendo le indagini su questo episodio e su altri simili, riconducibili a bande che operano nella zona tiburtina. Questi gruppi di giovani, spesso autori di atti vandalici e violenze, hanno portato a una diminuzione del numero di verificatori a causa degli infortuni riscontrati. Gli attacchi nei mezzi pubblici stanno diventando un fenomeno preoccupante, con numerosi report di aggressioni ai danni degli operatori del settore in varie aree critiche della capitale.

Valentina, insieme a una collega, stava eseguendo i controlli di routine quando l’aggressione è avvenuta. La violenza subita è stata notevole, lasciando sia l’autista che il personale di servizio sotto shock. La difficoltà ad ottenere assistenza immediata dalle forze dell’ordine ha reso la situazione ancor più drammatica, facendo emergere la necessità di misure di sicurezza più pronte e efficaci.

Appelli per una maggiore sicurezza

La Faisa Cisal ha lanciato un appello affinché le autorità prendano provvedimenti rapidi, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza sui mezzi pubblici. Tra le proposte discusse vi è l’idea di fornire spray al peperoncino al personale e l’installazione di guardie giurate sui mezzi più a rischio. Un’altra richiesta è la creazione di un protocollo capace di attivare un intervento immediato delle forze dell’ordine in caso di emergenze.

I lavoratori del settore hanno annunciato che, se non verranno adottate misure efficaci, non esiteranno a scioperare. La sicurezza di dipendenti e passeggeri è un aspetto cruciale che richiede attenzione urgente, soprattutto in considerazione dell’aumento delle aggressioni avvenute negli ultimi mesi. L’episodio di Valentina O. rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie, evidenziando chiaramente l’esigenza di riforme significative nella gestione della sicurezza nel trasporto pubblico.

Cronaca

Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

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Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

SerpenteIntrusoARoma: Immagina una band in piena jam session quando un rettile misterioso irrompe nella stanza, creando un caos inaspettato!

L’intrusione inaspettata

Nel quartiere romano di Tor Cervara, una band locale si è ritrovata faccia a faccia con un ospite decisamente insolito durante le prove musicali. Quello che sembrava un’innocua lucertola si è rivelato essere un serpente, nascosto tra i pannelli fonoassorbenti della sala di registrazione. I musicisti di “La Scelta” hanno vissuto momenti di vera suspense, scoprendo che l’intruso era un biacco, un ofide non velenoso ma pur sempre una sorpresa elettrizzante.

I fatti dell’incidente

Mercoledì 30 aprile, il quintetto romano – attivo dal 2003 – ha dovuto interrompere le sessioni quando il serpente è apparso all’improvviso. L’esperto intervenuto ha descritto la cattura come una vera caccia al tesoro: dopo ricerche estenuanti, ha estratto un giovane biacco di circa un metro da un tubo metallico di un dispositivo elettronico. Il rettile è stato poi rilasciato in sicurezza al Rifugio del Lupo, lasciando i musicisti a chiedersi come fosse entrato.

Un precedente simile

Non è la prima volta che Roma si trasforma in un set da film con serpenti protagonisti. Lo scorso 15 aprile, in una villetta sulla Bufalotta, un’altra avvistamento ha scatenato il panico: un serpente, scambiato inizialmente per una vipera, è stato inseguito dal cane dei proprietari. Si trattava in realtà di una innocua Natrice del collare, una biscia d’acqua, ma l’episodio ha dimostrato quanto questi incontri possano essere imprevedibili e affascinanti. Chissà quanti altri segreti striscianti nascondono le strade della Capitale?

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Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

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Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema

Chi era Rinaldo Vuerich

Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.

L’incidente che ha scioccato tutti

Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.

I toccanti ricordi degli amici

Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.

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