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Piscitelli: l’imputato dichiara la propria innocenza

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Piscitelli: l’imputato dichiara la propria innocenza

Un nuovo sviluppo nel caso relativo all’omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come ‘Diabolik’, è emerso con il deposito di un memoriale scritto da Raul Esteban Calderon dal carcere di Larino. Calderon, attualmente a processo per l’omicidio, ha dichiarato la sua innocenza nel documento di sette pagine, manifestando dolore per la morte di Piscitelli e per la sofferenza della sua famiglia. Nel comunicato, Calderon ha espresso la speranza che il vero colpevole venga individuato e che giustizia sia fatta.

Dichiarazioni di Calderon

Calderon ha affermato: “Sono addolorato per la morte del signor Piscitelli pensando anche al dolore che prova la sua famiglia. Spero che verrà fuori chi ha commesso questo bruttissimo delitto e paghi con la giustizia e verso la famiglia di Piscitelli, liberandomi di questa accusa che pesa su di me come un macigno anche per la mia famiglia che sta vivendo una bruttissima esperienza”. Pur ammettendo di aver commesso reati in passato, Calderon nega qualsiasi coinvolgimento con associazioni criminali, precisando di aver anche lavorato onestamente come restauratore di mobili, istruttore in palestra e traslocatore.

Dettagli del processo

Nel corso dell’udienza tenutasi questa mattina all’aula bunker di piazzale Clodio, l’avvocato di Calderon, Eleonora Nicla Moiraghi, ha presentato il memoriale ai giudici della Terza Corte d’Assise di Roma. Inoltre, è stato mostrato il diario clinico del detenuto, che documenta vari problemi di salute. Calderon è accusato di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi. Il 9 dicembre è prevista la requisitoria finale dei pm Rita Ceraso e Mario Palazzi, seguita dalla sentenza.

Identità di Calderon

Un altro aspetto emerso nel corso del processo è la questione dell’identità del presunto killer. Il nome Raul Esteban Calderon risulterebbe falso, non essendo registrato all’anagrafe argentina. Il vero nome dell’imputato sarebbe Gustavo Aleandro Musumeci, nato a Buenos Aires il 30 aprile 1970.

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L’ottico al servizio del Vaticano dal 2012 e il suo legame particolare con Papa Francesco

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L’ottico al servizio del Vaticano dal 2012 e il suo legame particolare con Papa Francesco

Scopri il misterioso legame tra un ottico e il Vaticano che ha tutti i fedeli incuriositi! #PapaFrancesco

In un angolo nascosto di Roma, un ottico ha intrecciato un rapporto unico con il Vaticano fin dal 2012, catturando l’attenzione di chi si chiede cosa nasconda questa connessione speciale con Papa Francesco. Immaginate un professionista degli occhiali che entra nel cuore della Città del Vaticano, servendo non solo clienti comuni, ma forse persino il pontefice in persona – un segreto che potrebbe rivelare storie affascinanti di fede e quotidianità.

Un legame inaspettato

Da anni, questo ottico è diventato una figura discreta ma essenziale per il Vaticano, fornendo servizi che vanno oltre il semplice riparare montature. Con Papa Francesco al timone, il loro rapporto si è evoluto in qualcosa di più profondo, alimentando speculazioni su conversazioni private e aneddoti che potrebbero stupire i devoti e i curiosi.

Dietro le quinte del Vaticano

Fonti vicine all’ambiente ecclesiastico suggeriscono che questo professionista non è solo un fornitore, ma un confidente inaspettato, testimone di momenti intimi che mescolano spiritualità e vita quotidiana. Che si tratti di un semplice paio di occhiali o di qualcosa di più simbolico, la curiosità intorno a questa storia continua a crescere, invitando tutti a esplorare i retroscena di una Roma spesso celata agli occhi del pubblico.

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Papa Francesco snobba il Vaticano: sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore

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Papa Francesco snobba il Vaticano: sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore

PapaFrancescoFaScandalizzare: Il Santo Padre snobba il Vaticano per una sepoltura inaspettata nella Basilica di Santa Maria Maggiore!

In un colpo di scena che sta facendo discutere il mondo cattolico, Papa Francesco ha deciso di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, bypassando il tradizionale riposo in Vaticano. Chiamatelo un “ribelle in tonaca”, ma questa mossa sembra un affronto alle abitudini secolari, lasciando i fedelissimi a chiedersi se il Papa stia mandando un messaggio criptico o solo un po’ di caos tra i cardinali. L’immagine che accompagna questa notizia, scattata di recente, cattura l’essenza di questa basilica iconica che ora diventerà il nuovo punto focale.

La scelta che fa chiacchierare

Questa decisione, annunciata senza troppi giri di parole, ha già scatenato un’onda di reazioni sui social, con alcuni che la definiscono una “riforma papale con stile”. Non è tutti i giorni che un leader religioso opta per un’alternativa così “terra terra”, ignorando le tombe dorate del Vaticano. Immaginate i turisti che si affollano per un selfie con la sua lapide – potrebbe diventare il nuovo spot virale.

Reazioni e polemiche in arrivo

Fonti vicine al Vaticano parlano di “sorpresa mista a confusione”, con qualche sussurro di dissenso tra i conservatori. E mentre i dettagli esatti rimangono avvolti nel mistero, questa notizia è destinata a dominare i titoli, attirando l’attenzione di chi ama un po’ di dramma ecclesiastico. Stay tuned per gli aggiornamenti.

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