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Ritorno di 50 anni nelle tendenze del passato

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Ritorno di 50 anni nelle tendenze del passato

L’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha fortemente criticato il nuovo termovalorizzatore di Santa Palomba, presentato oggi da Roberto Gualtieri: “Roma condotta indietro di cinquant’anni”. Marino, attualmente eurodeputato dei Verdi, ha espresso la sua preoccupazione attraverso un’interrogazione al Parlamento Europeo e ha criticato apertamente il progetto presentato dal sindaco attuale.

Impatti Ambientali e Normative Europee

Secondo Marino, “cinquanta anni fa la realizzazione di un inceneritore in grado di bruciare 600.000 tonnellate di rifiuti all’anno sarebbe stata una idea difficile da contestare. Le conoscenze scientifiche sull’emissione di sostanze tossiche a partire dalla CO2, di fatto erano ancora limitate, e l’inceneritore poteva apparire come un’alternativa alla mega discarica privata di Roma. Oggi, invece, tutti sono consapevoli dei danni creati dalle emissioni di CO2”. Nel mondo occidentale, è il parere del chirurgo genovese, “solo il Campidoglio è rimasto all’oscuro di questi dati che non sono politici né ideologici. Si tratta di nozioni di chimica note a studenti della scuola media inferiore: se bruci 600.000 tonnellate di qualunque materiale produci 600.000 tonnellate di CO2.

Chi governa, poi, dovrebbe essere a conoscenza che la direttiva dell’Unione Europea 2023/959 introduce una norma relativa agli impianti di incenerimento per rifiuti urbani, che, a partire dal 2026, dovrebbero pagare le quote di CO₂ emesse. Con certezza se non dal 2026, gli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani dovranno pagare una tassa a partire dal 2028. La decisione è in corso ma si discute di imporre una tassa da 50 a 100 euro a tonnellata”.

Riflessioni Sul Futuro e Contratti in Corso

In realtà, entro il 2026 la Commissione europea valuterà l’inserimento degli impianti di incenerimento di rifiuti nel sistema ETS, che prevede un tetto massimo per le emissioni di anidride carbonica. E questo comporterà un ulteriore esborso di denaro. Per il momento, tuttavia, non c’è alcuna certezza in merito all’inserimento degli inceneritori nell’ETS.

Marino ricorda ancora che il contratto del nuovo termovalorizzatore scadrà nel 2061, “cioè 11 anni di più rispetto al 2050, anno indicato per il raggiungimento delle emissioni “0”. Forse chi guida il Campidoglio potrebbe pensare: “sarà un problema di chi sarà sindaco nel 2050, quindi non mio”. E questo è vero ed è anche la differenza tra chi ricerca il consenso oggi e chi invece vuole costruire un mondo migliore. La differenza tra un politico e uno statista, e penso che Roberto Gualtieri dovrebbe riflettere e confrontarsi con i cittadini e con l’Unione Europea”.

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!

Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.

La sequenza degli eventi

Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.

Le implicazioni per la sicurezza

Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.

I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.

Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.

Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.

Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.

Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.

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