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Sequestro di 260 chili di sushi

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Sequestro di 260 chili di sushi

I Nas scoprono un traffico di prodotti ittici dalla Cina all’Italia nei bagagli

Approfonditi controlli dei Nas hanno rivelato un fenomeno di trasporto e vendita di prodotti ittici dalla Cina all’Italia, con alimenti trasportati all’interno dei bagagli. Viaggiavano stipati in valigie e bagagli, insieme al ghiaccio: almeno una quarantina di chili di pesce e crostacei per ogni valigia, per un totale di oltre 100 chili per ogni tragitto. In totale ne sono stati sequestrati 260 chili, che rappresentano soltanto la punta dell’iceberg di un fenomeno ormai consolidato. Questa pratica permette il rifornimento sicuro per alcuni ristoranti ben definiti, ma la merce viaggia in condizioni rischiose per la salute dei consumatori.

La scoperta dei Nas e il trasporto rischioso

Così si riforniscono alcuni ristoranti etnici che ottengono pesce e altri prodotti ittici direttamente dalla Cina, dopo un viaggio nella stiva di un aereo. Un fenomeno che non riguarda soltanto la capitale italiana, come appurato con questo intervento dai Nas, ma anche altre città della penisola, compresa Milano. I controlli sono scattati dopo che i carabinieri dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma, con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno notato viaggi frequenti e sospetti dalla Cina all’Italia. Hanno monitorato gli spostamenti, fino a controllare i bagagli degli individui coinvolti e trovare pesce e altri prodotti ittici, circa 40 chili in ogni bagaglio.

Sequestri e chiusure temporanee di ristoranti

All’interno dei bagagli, i carabinieri hanno trovato gli alimenti coperti dal ghiaccio, come se questo potesse bastare a conservarli in condizioni igieniche e sanitarie adeguate. Una volta trovati i prodotti, i controlli sono proseguiti per scoprire a chi fossero destinati. Le verifiche successive hanno indicato che i prodotti erano destinati a due ristoranti etnici a Roma, che sono stati chiusi temporaneamente. Dopo il ritrovamento degli alimenti, infatti, è scattata la sospensione per tali ristoranti.

Durante le indagini, i militari hanno scoperto ulteriori viaggiatori con il medesimo compito, rivelando che il fenomeno non coinvolge solo una manciata di persone, ma molte di più. Inoltre, non è circoscritto alla capitale, ma si estende a diverse zone d’Italia. Vi sono molti locali che adottano la formula “All you can eat” tra i clienti di questi fornitori che portano i prodotti dalla Cina all’Italia, aggirando le regole e le norme vigenti in Italia e in Europa. Le indagini sono appena agli inizi, ma sembra che il fenomeno sia in rapida espansione.

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Incidente tra moto e auto a Bracciano: motociclista ferito e trasportato in ospedale con l’elicottero

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Incidente tra moto e auto a Bracciano: motociclista ferito e trasportato in ospedale con l’elicottero

IncidenteMisterioso a Bracciano: un motociclista coinvolto in un drammatico scontro che ha lasciato tutti a chiedersi cosa è successo davvero!

Immaginate una tranquilla strada di Bracciano che si trasforma in un teatro di tensione: un motociclista è finito in un impatto con un’auto, scatenando l’intervento immediato dei soccorsi. Le autorità locali hanno confermato che il centauro è stato prontamente trasportato in ospedale con l’ambulanza, ma i dettagli precisi dell’incidente continuano a suscitare curiosità tra i residenti. Cosa ha provocato questo scontro inaspettato? Gli appassionati di motori e i curiosi non possono fare a meno di chiedersi se ci siano stati fattori imprevedibili alla base.

Le prime segnalazioni dall’incidente

Fonti sul posto hanno descritto la scena come caotica, con l’ambulanza che è arrivata in pochi minuti per prestare aiuto. Non è ancora chiaro se il motociclista abbia riportato ferite gravi, ma l’episodio ha già acceso discussioni online, con molti che si interrogano sulle condizioni delle strade e sul rispetto delle norme di sicurezza.

Cosa potrebbe aver causato lo scontro?

Mentre le indagini sono in corso, esperti di incidenti stradali suggeriscono che fattori come la velocità o le distrazioni al volante potrebbero essere stati decisivi. Questo evento, che ha mobilitato la comunità, ci ricorda quanto sia fragile l’equilibrio sulle strade, e se continuerà a emergere, potrebbe rivelare sorprese inaspettate per tutti noi.

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Dal 12 maggio gli animali possono viaggiare in cabina, non più nella stiva

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Dal 12 maggio gli animali possono viaggiare in cabina, non più nella stiva

Svolta epocale per i nostri amici a quattro zampe voluta dal ministro dei trasporti Matteo Salvini. Infatti a partire dal 12 maggio, gli animali – anche quelli di grossa taglia – potranno volare accanto ai loro padroni in cabina, seduti e legati con la cintura, proprio come dei passeggeri.

Questa novità arriva grazie a una decisione dell’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), che aggiornerà le regole attuali. Finora, infatti, i cani e i gatti più grandi potevano viaggiare solo nella stiva dell’aereo. Ma adesso le cose cambiano.

Spinta dal Ministero dei Trasporti firmata Matteo Salvini

A volere questa modifica è stato il Ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini. In una nota, il Ministero ha espresso soddisfazione per il cambiamento, definendolo un passo importante per tanti italiani che viaggiano con i loro animali.

Cosa prevede la nuova regola ENAC

La nuova norma dell’Enac permette di portare animali domestici in cabina, dentro un trasportino che può essere posizionato anche sopra i sedili, a patto che sia ben fissato con la cintura o con altri sistemi di sicurezza.

Cambia anche la regola sul peso: ora il trasportino con l’animale può superare i limiti attuali, purché non sia più pesante di un passeggero medio.

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