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15 anni chiesti per Michele Senese ‘O’ Pazz’: uno degli arrestati lo definiva il re di Roma

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15 anni chiesti per Michele Senese ‘O’ Pazz’: uno degli arrestati lo definiva il re di Roma

La procura chiede conferma delle condanne per Michele Senese

Per Michele Senese, noto boss della camorra romana, la procura ha presentato oggi la richiesta di confermare le condanne inflitte in primo grado. Senese era stato originariamente condannato a quindici anni di reclusione con l’aggravante mafiosa. Tuttavia, in appello, era stato assolto, ma la Corte di Cassazione ha ordinato un nuovo processo d’appello.

Sentenza della Corte di Cassazione

Nel febbraio scorso, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione della corte d’appello che aveva eliminato l’aggravante mafiosa. Questo annullamento è arrivato dopo il ricorso dei pubblici ministeri della procura di Roma contro la pronuncia del 9 febbraio 2023. La procura generale della Cassazione aveva inizialmente richiesto la conferma dell’assoluzione appello, non rilevando l’aggravante mafiosa. Tuttavia, la Cassazione ha deciso per un nuovo processo d’appello, con la procura generale richiedendo oggi la conferma delle condanne di primo grado. Al momento del primo processo furono condannati anche i familiari di Senese, con pene complessive superiori ai 120 anni per accuse di estorsione, usura, e altre attività illecite.

Michele Senese e l’operazione ‘Affari di Famiglia’

Michele Senese è già detenuto in seguito a una condanna a 30 anni, emessa nel 2017, per l’omicidio di Giuseppe Carlino, avvenuto il 10 settembre 2001 a Torvaianica. L’operazione “Affari di Famiglia,” condotta a luglio 2020, ha permesso di svelare una serie di investimenti e operazioni economiche del clan riconducibili a metodi mafiosi. L’indagine ha rivelato un complesso giro di riciclaggio, estorsioni e usura gestiti dal clan con modalità criminali consolidate.

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Procuratore di baby calciatori abusa dell’amico del figlio per il sogno Serie A

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Procuratore di baby calciatori abusa dell’amico del figlio per il sogno Serie A

SogniCalcioBambini Hai mai immaginato cosa succede quando i piccoli talenti del calcio inseguono il loro sogno della Serie A? Preparati a scoprire storie che potrebbero cambiare tutto!

L’immagine di questi giovani appassionati in campo, pronti a dare il massimo, cattura l’essenza di un mondo dove ogni dribbling potrebbe aprire le porte al grande calcio. Immagina bambini che, con pallone al piede, trasformano i campi da gioco in palcoscenici di pura emozione, facendoci chiedersi: chi sarà il prossimo fenomeno?

I Primi Passi dei Campioncini

Questi ragazzini non sono solo giocatori: sono vere e proprie promesse che allenano con determinazione, attirando l’attenzione di scout e club professionisti. Con allenamenti intensi e sogni ambiziosi, il loro percorso è un mix di fatica e divertimento che tiene incollati fan e famiglie.

Le Sfide e le Emozioni Inaspettate

Ma non è tutto rose e fiori; dietro ogni goal c’è una storia di sacrifici che potrebbe sorprenderti, con momenti di tensione che fanno palpitare il cuore. Scopri come questi piccoli eroi affrontano ostacoli imprevedibili, rendendo ogni partita un’avventura da non perdere!

L’immagine qui sopra ritrae perfettamente l’energia di questi momenti, con giovani calciatori immersi in un’azione elettrizzante che promette di ispirare chiunque.

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Operatori della Croce Rossa condannati per torture con sedie al centro d’assistenza

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Operatori della Croce Rossa condannati per torture con sedie al centro d’assistenza

CasoChocRoma Hai mai immaginato che operatori di un centro gestito dalla Croce Rossa potessero essere coinvolti in un caso di tortura che ha lasciato tutti senza parole?

In una svolta drammatica che ha catturato l’attenzione di Roma e oltre, un gruppo di operatori è stato recentemente condannato per un episodio di tortura che ha coinvolto frasi agghiaccianti come “Ti spezzo la sedia in testa”. Questo caso, emerso da indagini approfondite, solleva interrogativi inquietanti su come eventi del genere possano accadere in strutture destinate a proteggere i più vulnerabili.

Lo scandalo che ha scioccato la città

Il processo ha rivelato dettagli sorprendenti su abusi sistematici all’interno del centro, dove persone in condizioni di fragilità sono state esposte a trattamenti inumani. Testimonianze choc hanno descritto scene che sfidano l’etica di chi dovrebbe offrire aiuto, trasformando un luogo di cura in un incubo reale.

Le ripercussioni sulla comunità

Con la condanna ormai ufficiale, la Croce Rossa si trova ad affrontare una crisi di fiducia senza precedenti. Esperti e associazioni stanno ora interrogandosi su come prevenire simili incidenti, mentre la comunità locale si chiede: chi proteggerà i protettori?

Questo caso non fa che accendere i riflettori su un tema più ampio, lasciando tutti in attesa di ulteriori sviluppi che potrebbero cambiare per sempre le norme di sicurezza in questi ambienti.

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