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Il pagamento col pos viene rifiutato dal tassista, il video diventa virale: “Preleva o fai come te pare, magno uguale”

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Il pagamento col pos viene rifiutato dal tassista, il video diventa virale: “Preleva o fai come te pare, magno uguale”

Un video virale su TikTok ha sollevato una discussione sulla modalità di pagamento accettata dai tassisti. Un tassista romano, ripreso dalla content creator Patrizia Falcone, conosciuta sui social come "Quello che le donn3", dichiara in maniera esplicita che non accetta pagamenti con carta, chiedendo invece il pagamento in contanti. Il video, pubblicato su TikTok, ha rapidamente guadagnato quasi 780 visualizzazioni in poco più di un giorno.

La risposta del tassista

Nel video, della durata di meno di un minuto, si vede il tassista che interviene con un tono deciso, affermando che nel suo taxi si paga solo in contanti, a prescindere dalla richiesta della cliente di utilizzare il POS. "Non funziona così, non è lei che decide a casa mia", risponde il tassista, facendo notare che i costi del taxi, come benzina e assicurazione, sono a suo carico. Nell’accesa conversazione, il tassista propone l’uso di Uber in alternativa, se la cliente desidera pagare con carta.

Le reazioni del pubblico

Il video ha polarizzato le opinioni degli utenti. Alcuni sostengono la posizione del tassista, lamentando le commissioni bancarie associate ai pagamenti con carta. Altri, al contrario, suggeriscono di denunciare simili comportamenti, sostenendo che qualsiasi servizio dovrebbe accettare pagamenti elettronici. Nei commenti si trovano opinioni contrastanti, riflettendo un dibattito tutt’ora aperto tra clienti e fornitori di servizi sulle modalità di pagamento accettabili.

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Il paradiso turistico che sta scomparendo sotto l’oceano: la nazione sull’orlo dell’abisso

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Il paradiso turistico che sta scomparendo sotto l’oceano: la nazione sull’orlo dell’abisso

HaiMaiPensatoCheUnParadisoPotrebbeScomparire? #MaldiveInPericolo

Immagina un lussuoso paradiso di spiagge bianche e acque turchesi che rischia di essere inghiottito dall’oceano – è questo il destino che potrebbe attendere le Maldive, l’arcipelago più basso del mondo, a causa dell’innalzamento del livello del mare. Con l’Oceano Indiano sempre più caldo e imprevedibile, le conseguenze del cambiamento climatico stanno trasformando queste icone del turismo in un’emergenza globale, attirando l’attenzione di viaggiatori e ambientalisti che si chiedono se queste isole esotiche sopravviveranno al prossimo secolo.

Le isole Maldive, un arcipelago composto da circa 1.200 isole di origine corallina, si trovano ad un’altitudine media di appena 1,5 metri sul livello del mare, rendendole particolarmente vulnerabili. Secondo National Geographic, con l’avanzare dell’oceano, le isole Maldive stanno affrontando una crisi esistenziale. L’erosione costiera, le frequenti inondazioni e la salinizzazione delle fonti di acqua dolce stanno colpendo non solo l’ambiente, ma anche la qualità della vita dei suoi oltre 500.000 abitanti.

Il Paradiso che Sta Affondando

Famosissime per i loro resort di lusso sull’acqua e la biodiversità marina, le Maldive potrebbero diventare la prima grande vittima del turismo sommerso dal cambiamento climatico. Secondo i rapporti delle Nazioni Unite, se le emissioni globali di gas serra non saranno drasticamente ridotte, gran parte del territorio maldiviano potrebbe finire sommersa entro la fine di questo secolo.

Lotta Sott’acqua per la Sopravvivenza

Il governo delle Maldive è stato particolarmente attivo nei forum internazionali sul cambiamento climatico. Nel 2009, l’allora presidente Mohamed Nasheed ha tenuto una riunione di gabinetto sott’acqua, utilizzando attrezzatura subacquea, per attirare l’attenzione del mondo sulla gravità del problema. Da allora, l’isola ha investito in infrastrutture galleggianti, muri di contenimento e proposte tecnologiche per contrastare l’avanzata dell’oceano.

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Automobilista travolge turista su monopattino sulla Prenestina e scappa, vittima un 36enne

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Automobilista travolge turista su monopattino sulla Prenestina e scappa, vittima un 36enne

TragediaSullaStrada Che fine ha fatto l’autista che ha travolto un monopattino a Roma, lasciando un turista di 36 anni senza vita?

Immaginate una tranquilla serata sulla via Prenestina trasformata in un incubo: un’auto sfreccia impazzita, urta un monopattino e fugge via nella notte, lasciando dietro di sé solo dolore e domande senza risposta. L’incidente, avvenuto in una delle arterie più trafficate della capitale, ha sconvolto la comunità e sollevato interrogativi sulle norme di sicurezza stradale.

Le circostanze del dramma

Le indagini preliminarie rivelano che l’impatto è stato violento, con il monopattino che è stato letteralmente ‘travolto’ in pieno. Testimoni oculari parlano di un’auto che non si è fermata, alimentando rabbia e speculazioni su chi poteva essere al volante.

Una caccia all’autista in corso

Le autorità stanno setacciando la zona per rintracciare il responsabile, mentre la comunità si interroga su come prevenire simili tragedie. Quali segreti nasconde questa fuga disperata? La risposta potrebbe sorprendervi.

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