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Paura a scuola: studentessa sale sul cornicione, professore interviene e la salva

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Paura a scuola: studentessa sale sul cornicione, professore interviene e la salva

Paura in una scuola del Frusinate dove una studentessa è salita sul cornicione dell’edificio minacciando di buttarsi: a salvarla un professore accorso dopo aver sentito le urla dei passanti.

Immagine di repertorio (Getty Images)

Paura in una scuola del Frusinate nella mattinata di oggi, lunedì 4 novembre, dove prima del suono della campanella, una ragazza di 16 anni è sali sul cornicione di un edificio. È successo prima dell’inizio delle lezioni, la studente è salita su un edificio che si trova a poca distanza dalla scuola. A notarla alcuni passanti che hanno subito iniziato ad urlare e a chiedere aiuto.

Ragazza di 16 anni sul cornicione dell’edificio: cosa è successo

Non appena l’hanno vista, seduta sul cornicione dell’edificio con le gambe a penzoloni, i passanti hanno subito fatto scattare l’allarme. Si sono messi ad urlare in direzione della giovane. A quel punto è intercettata da uno dei professori della sua scuola, che ha si è avvicinato e ha guardato verso l’alto: seduta sul cornicione, ha riconosciuto una delle alunne della sua scuola. Così ha deciso di intervenire immediatamente.

Professore salva l’alunna 16enne: si trovava in bilico sul cornicione di un edificio vicino a scuola

Senza pensarci due volte, il professore ha deciso di intervenire. Ha raggiunto la studentessa in cima al palazzo, l’ha presa alle spalle e l’ha tirata su facendola rientrare. Poi l’ha portata in un’area sicura. Nel frattempo, erano stati allertati i soccorsi: in breve tempo sotto all’edificio, a pochi passi dalla scuola, sono…

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!

Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.

La sequenza degli eventi

Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.

Le implicazioni per la sicurezza

Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?

Fonte Verificata

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.

I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.

Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.

Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.

Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.

Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.

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