Cronaca
Sospeso il lancio della moneta e introdotto il numero chiuso sulla passerella, senza acqua e biglietto.

La grande vasca rettangolare che raccoglie le acque della Fontana di Trevi è vuota. Sul fondo di marmo si vedono i segni dell’ossidazione delle monetine che i turisti vi gettano dentro in omaggio alla tradizione sul buon auspicio del ritorno nella Città Eterna. Però i selfie saranno unici. Si potranno fare su una passerella che consentirà di vedere dettagli delle statue, da quella del dio Oceano a quelle dei due cavalli, “Agitato” e “Placido”, dalle rocce alle raffigurazioni allegoriche del mondo agreste e delle origini dell’acquedotto dell’Aqua Virgo, l’Acqua Vergine.
Due mesi
Fino a dicembre, guai a gettare monete nel vascone della fontana. Si potranno gettare ma nella piccola piscinetta costruita appositamente. Per chi non osservasse il divieto, in arrivo multe salate. In compenso, i turisti potranno avere una specie di “Gronchi Rosa” della visione della fontana che non ha avuto neanche Anita Ekberg nel film “La Dolce Vita” di Federico Fellini.
Fontana di Trevi, la passerella (da 130 persone), multe per chi lancia monetine, gli operatori per gestire la fila: orari e cosa cambia.
Restauro
La storia dei grandi restauri della Fontana – 1998, 2014 e 2019 – si arricchisce di un nuovo capitolo. A dicembre, al termine dei lavori di manutenzione straordinaria, l’acqua Vergine tornerà a scorrere nel monumento immacolato, in tempo per il Giubileo.
Inaugurazione
Il primo a percorrere la passerella è stato, ieri, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, assieme all’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio e al sovraintendente capitolino, Claudio Parisi Presicce. Alle loro spalle, in pochi minuti, si forma già la fila: spagnoli, giapponesi, argentini. Parecchio sorpresi – il turista perplesso davanti ai cantieri romani è ormai un format sui social – ma anche incuriositi dalla novità. «La prospettiva è spettacolare» dice il sindaco dalla passerella metallica.
Solo pochi per volta
Si potrà salire al massimo in 130 per volta – c’è il personale di Zètema che regola il flusso – tutti i giorni, dalle 9 alle 21 tranne il lunedì e il venerdì dalle 11 alle 21. Non si paga biglietto. In futuro, quando il numero chiuso sarà applicato alla Fontana post-restauro, si vedrà: «Quello che abbiamo deciso di fare è il contingentamento – ribadisce il sindaco – Poi valuteremo cosa fare successivamente».
L’obiettivo
L’obiettivo in prospettiva è permettere «una fruizione migliore del monumento», senza ressa e gomitate, e la passerella è un po’ la prova generale. Anche di comportamenti più adatti a un museo a cielo aperto: sulla passerella è vietato fumare, vietato consumare pasti, e vietato anche gettare oggetti, come la scaramantica monetina. Perché, spiegano i vigili, il soldino in genere è un’eccezione tollerata dai regolamenti comunali, ma al momento Trevi non è considerata “fontana” ma “area di cantiere”, e a gettar giù cose si rischiano tra i 50 e i 300 euro di sanzione. «Serve anche a mettere in sicurezza i restauratori che lavorano, che si prenderebbero le monetine in testa» ricorda l’assessore Smeriglio, ringraziando tecnici e maestranze.
La piscinetta
Per il soldino c’è la ormai famosa “piscinetta”, che assieme alla passerella ha fatto storcere qualche naso, sul web e all’opposizione. Per Gualtieri però sono polemiche incomprensibili: nel 2014 in occasione del restauro finanziato da Fendi, ricorda, si fece lo stesso e ciò «ha suscitato interesse e nessuna polemica: sarà lo spirito dei tempi…». La piscinetta, anzi, in una settimana ha già raccolto 10 mila euro per i poveri della Caritas, rivendica il sindaco. E se la passerella di Fendi appariva esteticamente più rifinita di quella attuale – che ha un aspetto decisamente funzionale – c’è un motivo tecnico: «Deve rimanere solo due mesi ed è stata montata in 4 giorni: quella del 2014 richiese un mese per il montaggio e un mese per lo smontaggio» a fronte di un restauro che durò 17 mesi. Meglio concentrarsi sulla grande bellezza, finché si può, suggerisce il sovrintendente Parisi Presicce: «Spesso i visitatori stretti nella calca non riescono a percepirla – dice – Questo è un punto di vista inedito e irripetibile, forse al massimo 500 mila persone riusciranno a vederlo. Occorre approfittarne».
Cronaca
Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema
Chi era Rinaldo Vuerich
Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.
L’incidente che ha scioccato tutti
Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.I toccanti ricordi degli amici
Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.
Cronaca
Auditorium: Ricordo collettivo di Giovanna Marini

MusicaEPassione #RomaScopreUnTributoIndimenticabile A un anno dalla scomparsa di un’icona musicale, musicisti e amici si riuniscono in sala Petrassi per un evento che promette emozioni intense e sorprese inaspettate!
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In una serata carica di mistero e nostalgia, la sala Petrassi di Roma ospita un raduno esclusivo per ricordare un talento perduto. Immagina musicisti di fama internazionale che condividono storie e melodie, creando un’atmosfera magica che potrebbe rivelare segreti nascosti del mondo della musica.
I Protagonisti e le Sorprese Inaspettate
Al centro dell’attenzione ci sono amici e colleghi che non vedono l’ora di celebrare la vita di questa leggenda. Con performance dal vivo e aneddoti intriganti, l’evento potrebbe nascondere collaborazioni segrete o rivelazioni che faranno impazzire i fan – non vorrai perderti cosa succederà sul palco!Cosa Succederà in Questa Serata da Brividi
Tra note emozionanti e momenti di riflessione, i partecipanti promettono di trasformare la sala Petrassi in un luogo di connessione e ispirazione. Preparati a scoprire dettagli che potrebbero cambiare il modo in cui vedi il mondo della musica, con un tocco di drama e passione che tiene tutti con il fiato sospeso!
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