Cronaca
Tutte le strade sono chiuse e gli autobus fermati, ecco dove.

Domani, giovedì 30 novembre, Roma sarà teatro di una manifestazione che vedrà sfilare un corteo pro-palestinese, con la partecipazione stimata di circa 15mila persone tra le 14:00 e le 19:00.
Il percorso del corteo
Il corteo partirà da Piazza Vittorio per giungere a Piazzale Ostiense, attraversando diverse vie centrali della città. Roma Servizi per la Mobilità ha confermato che il percorso includerà via dello Statuto, via Merulana, via Labicana, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena, viale Aventino, piazza Albania, viale della Piramide Cestia e piazza di Porta San Paolo.
Impatto sulla viabilità
Durante il passaggio del corteo, sono previsti possibili brevi stop o deviazioni per le linee di autobus interessate. In particolare, le linee 3Nav, 5Bus, 14Bus, 16, 23, 30, 51, 75, 77, 81, 83, 85, 87, 105, 117, 118, 160, 280, 360, 590, 649, 714, 715, 716, 718, 719, 769, 775 e C3 potrebbero subire variazioni. L’evento potrebbe causare rallentamenti al traffico e modifiche nella normale circolazione nelle strade coinvolte. È consigliato, dunque, l’utilizzo di mezzi alternativi o percorsi secondari per ridurre i disagi.
Cronaca
Due condanne per l’aggressione a studenti a Colle Oppio da parte di militanti di CasaPound

SconvolgenteAggressione: Militanti di estrema destra scatenano il caos su giovani innocenti di ritorno da un corteo!
L’Attacco Inaspettato
Immagina di tornare a casa dopo una manifestazione pacifica e ritrovarti nel bel mezzo di un attacco brutale: è esattamente ciò che è successo a un gruppo di giovani, aggrediti da militanti di estrema destra. Fonti sul posto raccontano di un episodio carico di tensione, con i ragazzi presi di sorpresa mentre si allontanavano dal corteo, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe accadere dopo in questa spirale di violenza urbana.
Le Reazioni che Fanno Scaldare i Social
Con l’episodio che ha già conquistato i feed online, la comunità è in subbuglio: testimoni oculari parlano di scene drammatiche, e ora tutti si domandano se questo sia solo l’inizio di una serie di scontri che potrebbero scuotere la città. Le indagini sono in corso, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su questa storia che sta facendo impazzire il web!Cronaca
Il mistero di Giulio Di Curzio: un pestaggio in discoteca a Roma e l’assoluzione dei tre sospettati

SvoltaShoccanteInDiscoteca: Tre Giovani Prosciolti Dopo l’Aggressione a un 17enne Finito in Coma?
In una vicenda giudiziaria che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, tre giovani sono stati prosciolti in appello da accuse di lesioni aggravate, dopo che un 17enne era stato picchiato e aveva subito una caduta drammatica. Ma cosa ha davvero portato a questa incredibile svolta? Scopri i dettagli di un caso che ha diviso opinioni e fatto discutere.
I FATTI
La notte tra il 6 e il 7 ottobre 2017, in una discoteca all’Eur, tutto è iniziato con un banale malinteso. Giulio Di Curzio, un 17enne, si trovava con i suoi amici quando ha accidentalmente preso una bottiglia dal tavolo di un altro gruppo. Immagina la tensione: da un pugno, la situazione è esplosa in una rissa violenta, con il giovane finito a terra sotto una pioggia di calci e pugni. I buttafuori sono intervenuti, ma l’incubo non era finito. Mentre era ancora nel parcheggio, Giulio è stato colpito di nuovo e, terrorizzato, è fuggito inseguito dai tre. Per sfuggire, ha scavalcato un cancello e poi è precipitato da un muretto alto sette metri, finendo in coma per un mese. I segni sul muretto raccontano di una caduta disperata e accidentale – un dettaglio che ha intrigato tutti.
LE INDAGINI
Le indagini hanno rivelato un mistero: le telecamere non hanno catturato altri coinvolti all’interno della zona della caduta, portando i giudici a dubitare del legame diretto tra l’aggressione e le ferite gravi di Giulio. In primo grado, i tre – Giorgio Atturi, Luca Natalizi e Patrizio Pintore – erano stati condannati per lesioni aggravate, ma l’appello ha cambiato tutto. Le accuse sono state ridimensionate a qualcosa di meno grave, senza prove certe che i traumi derivassero dal pestaggio e non dalla caduta. Le difese esultano, definendo la sentenza una vittoria per la verità: “Restituisce dignità ai ragazzi”, hanno dichiarato gli avvocati. Che ci sia molto di più sotto la superficie? È un caso che continua a far riflettere.
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