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Ucciso per una bici a Colle Oppio, un testimone: “Per sgozzarlo ha usato un coccio di bottiglia”

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Ucciso per una bici a Colle Oppio, un testimone: “Per sgozzarlo ha usato un coccio di bottiglia”

Lo ha ucciso nel luglio 2023 con un vetro rotto: “Si era seduto sulla sa bicicletta – ha spiegato un testimone in aula – Poi è scoppiata la lite”.

Una lite per una bicicletta, poi lo sgozzamento con un collo di bottiglia rotto. È quanto raccontato da un testimone in aula sulla serata del 23 luglio dello scorso anno, quando a Colle Oppio è stato ucciso Masoud Rohaman, un quarantacinquenne originario del Bangladesh, sgozzato con un vetro da un venditore ambulante di 46 anni, R.M.. Per quanto avvenuto, quest’ultimo è accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi.

Secondo quanto ribadito in aula dal testimone nei giorni scorsi, la lite sarebbe scoppiata a pochi metri dalla Domus Aurea di Nerone, verso le ore 20, per la bicicletta della vittima. L’aggressore si sarebbe seduto sul mezzo leggero, forse per rubarglierla. Da qui, dopo diverbio e insulti, è cominciata l’escalation di violenza, fino al colpo fatale con un coccio di bottiglia.

L’omicidio di Colle Oppio: sgozzato per una bici, cosa è successo

“Se non scendo dalla bici che mi fai?”, gli avrebbe risposto alla richiesta di scendere dal mezzo. Poi la situazione è degenerata. In aula il testimone ha ripercorso l’accaduto. Prima le spinte poi i pugni. Fino a quando il quarantacinquenne gli ha tirato il casco sulla parte posteriore della testa, per difendersi. “È stato a quel punto che l’altro ha preso un coccio di bottiglia a terra e si è scagliato  sulla parte sinistra del collo. Il sangue è iniziato subito ad sgorgare”, ha dichiarato,…

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!

Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.

Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.

Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.

Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.

Fonte Verificata

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia

Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.

Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.

Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.

Fonte Verificata

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