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Abbonamenti per lo stadio e viaggi chiesti in cambio di nomine dall’ex giudice Castriota per patteggiare

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Abbonamenti per lo stadio e viaggi chiesti in cambio di nomine dall’ex giudice Castriota per patteggiare

L’ex giudice del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, ha richiesto di patteggiare una pena di tre anni di reclusione, una richiesta che ha ricevuto il parere favorevole del pubblico ministero. La prossima udienza è fissata per il 7 febbraio.

Dettagli del Caso

Giorgia Castriota, indagata per corruzione, ha presentato la richiesta di patteggiamento insieme all’amica Stefania Vitto e al compagno, Silvano Ferraro. In aggiunta, Stefano Evangelista ha chiesto di essere ammesso a lavori socialmente utili. I quattro sono accusati di vari reati, tra cui corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, corruzione in atti giudiziari e induzione indebita a dare o promettere utilità.

Reazioni e Sospensioni

L’arresto di Castriota ha sollevato un notevole scalpore nel Tribunale di Latina, dove era stimata e riconosciuta. Secondo l’accusa, avrebbe agevolato amici e conoscenti conferendo loro incarichi remunerativi in cambio di viaggi, gioielli e abbonamenti allo stadio. In base alle indagini, anche il compagno Silvano Ferraro sarebbe coinvolto. Castriota, dopo il suo arresto, ha negato le contestazioni, sostenendo si trattasse esclusivamente di regali da parte del convivente e non di tangenti. Il tribunale ha immediatamente sospeso la giudice dall’incarico dopo le accuse.

In un’ordinanza di custodia cautelare si leggono le seguenti accuse: “Giorgia Castriota ha bisogno di soldi non perché il suo stipendio sia basso, ma perché si ostina a vivere al di sopra delle sue possibilità – ha pensato di sfruttare il proprio ruolo per lucrare sulle nomine del compagno e di amici dai quali farsi poi remunerare come atto dovuto.”

Origine delle Indagini

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia dell’imprenditore Fabrizio Coscione, arrestato nell’ambito di un’inchiesta per reati fiscali, che aveva messo in evidenza comportamenti anomali da parte della giudice.

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!

In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.

Le Prime Indagini

Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.

Impatto sulla Comunità

La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

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