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Cronaca

Caos e petardi al corteo: hanno bloccato gli infiltrati

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Caos e petardi al corteo: hanno bloccato gli infiltrati

Un recente corteo a Roma ha richiamato l’attenzione per il rischio di nuovi scontri. Già nel passato, manifestanti avevano esploso petardi nei pressi del Colosseo, mentre marciavano verso zone significative della città come Circo Massimo e del parco del Celio si era osservata una grande bandiera palestinese accompagnata dalla scritta “siamo tutti infiltrati”. Questo messaggio è stato interpretato come una risposta alle dichiarazioni del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il quale aveva espresso preoccupazioni riguardo a infiltrazioni durante una precedente manifestazione pro Palestina, tenutasi a piazzale Ostiense.

Stile Black Bloc

Durante l’ultimo corteo, autorizzato, pro Palestina, partito nel pomeriggio da piazza Vittorio e diretto a Porta San Paolo, la presenza di giovani incappucciati ha sollevato preoccupazioni tra le forze dell’ordine. Sebbene un gruppo di circa ottanta individui in stile black bloc fosse presente, le misure di sicurezza e l’azione degli organizzatori del corteo – insieme alle squadre del Reparto Mobile – hanno evitato che la situazione degenerasse. Questi individui, provenienti da diverse città italiane, erano sotto osservazione da parte delle autorità.

Le Reazioni

La manifestazione, che aveva iniziato con intenti pacifici, ha visto alcuni momenti di tensione. Alcuni manifestanti hanno scagliato verso le forze dell’ordine fumogeni e petardi, mentre altri cercavano il vessillo israeliano per esporre quello palestinese. La presenza di simboli di Hamas e Hezbollah è stata registrata, insieme ad atti di vandalismo. Parallelamente, alcune vetrine di negozi sono state imbrattate.

Il corteo ha causato disagi nei settori commerciali e residenziali lungo il percorso, con lamentale da parte di commercianti e residenti, molti dei quali hanno chiuso le loro attività in previsione di possibili incidenti. Il traffico cittadino ha subito rallentamenti significativi.

In serata, il vicepremier e altri esponenti politici hanno criticato fermamente gli episodi di violenza, esprimendo solidarietà alle forze dell’ordine aggredite. La situazione, sebbene sotto controllo, ha sollevato importanti interrogativi sulla gestione futura delle manifestazioni in città.

Cronaca

Il cardinale vicario di Roma Baldo Reina: “La diocesi accoglie con gioia il suo nuovo pastore”

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Il cardinale vicario di Roma Baldo Reina: “La diocesi accoglie con gioia il suo nuovo pastore”

Svelati i segreti affettuosi del cardinale vicario per il nuovo papa: un messaggio che potrebbe cambiare il volto della Chiesa! #VaticanoMisteri #PapaLeoneXIV

L’amore della diocesi per il nuovo pontefice

Il cardinale vicario Baldo Reina ha condiviso toccanti riflessioni sul settimanale della diocesi di Roma, esprimendo l’affetto e l’augurio di tutta la comunità per il nuovo vescovo, papa Leone XIV. In un’epoca piena di sfide e sorprese divine, la diocesi già lo ama profondamente, sapendo che è stato scelto da Dio per guidare la Chiesa come un “dolce Cristo in terra”. Come pastore, il papa è visto come colui che illuminerà il cammino della Chiesa di Roma e di tutto il mondo cristiano, navigando tra le strade polverose e imprevedibili dei nostri tempi.

Parole che ispirano una Chiesa in movimento

Nelle sue parole, Reina sottolinea come i messaggi del papa dalla Loggia delle benedizioni spingano tutti a impegnarsi per una Chiesa esemplare. Descrive una comunità sinodale che marcia al fianco degli uomini e delle donne di oggi, specialmente i più poveri, costruendo ponti di dialogo e affrontando le contraddizioni del mondo moderno. Immaginate una Chiesa missionaria e aperta, lontana dai pericoli dell’isolamento, che annuncia la Buona Novella del Regno e testimonia la pace nelle relazioni quotidiane e comunitarie – un’idea che lascia tutti con il fiato sospeso!

Un saluto personale e la promessa di preghiera

Subito dopo l’accettazione del nuovo pontefice, i cardinali hanno reso omaggio con emozione palpabile. Reina racconta di aver salutato il papa con un abbraccio e le preghiere della diocesi, ricevendo in cambio un sorriso e un grazie sincero. Ora, mentre attendono il suo arrivo nella cattedrale, la comunità assicura ferventi preghiere per aiutarlo a confermare la fede di tutti e a seguire le orme di Cristo, il Figlio del Dio vivente – un legame che promette di rivelare ancora più sorprese!

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Due giovani bloccati nella stazione della metro a Malatesta: una disavventura sfortunata.

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Due giovani bloccati nella stazione della metro a Malatesta: una disavventura sfortunata.

HaiMaiVissutoUnIncuboSotterraneo? #TrappolaMetropolitana

La Disavventura dei Due Giovani

Immaginate di scendere da una metro a Roma per una serata spensierata e ritrovarvi bloccati al buio, senza via d’uscita! È esattamente ciò che è capitato a due venticinquenni, un ragazzo e una ragazza, nella stazione Malatesta della linea C. La serata di ieri, 9 maggio, avrebbe dovuto portarli al vivace quartiere del Pigneto, ma dopo essere scesi dal treno, si sono trovati di fronte a cancelli sbarrati. Con il panico che sale, hanno iniziato a gridare per attirare l’attenzione dei passanti, fino a quando il personale dell’Atac non è intervenuto per liberarli. Chissà che terrore devono aver provato!

Le Ipotesi Sull’Incidente

Ma cosa è successo davvero? L’azienda dei trasporti Atac ha avviato un’indagine interna per svelare i misteri di questa disavventura, e le teorie sono affascinanti quanto intriganti. Potrebbero aver semplicemente perso la cognizione del tempo, finendo intrappolati perché la stazione chiude alle 21, come indicato sul sito ufficiale. Oppure, è possibile che un errore umano abbia anticipato la chiusura dei cancelli, magari convinto che non ci fosse più nessuno all’interno. Per dipanare l’enigma, Atac conta sulle riprese delle telecamere interne: potrebbero rivelare ogni dettaglio del loro percorso e degli orari esatti.

Non il Primo Mistero Sotterraneo

E se vi dicessimo che questa non è una novità? Casi simili hanno già fatto parlare di sé in passato, alimentando le storie più curiose sui trasporti romani. Situazioni analoghe si sono verificate nel 2022, nel 2021 e addirittura nel 2015, lasciando intendere che le stazioni della metro nascondano più segreti di quanto si pensi. Chissà quanti altri aneddoti attendono di essere scoperti!

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