Cronaca
Controllo delle ruote prima della partenza

Ai Colli Portuensi, la banda del chiodo colpisce nuovamente, creando gravi disagi tra le vetture parcheggiate. I residenti segnalano quotidianamente di aver subito danni simili ai loro veicoli.
Infatti, le immagini che ritraggono i disagi causati da ruote forate deliberatamente sono diventate sempre più frequenti sui social. Gli utenti avvertono di prestare particolare attenzione: «Controllate bene le ruote prima di sedervi e mettere in moto – scrive un utente – mettono il chiodo appoggiato di taglio, e quando partite di retromarcia lo stesso si infila nello pneumatico».
Reazioni dei residenti
In mezzo alla frustrazione di chi ha subito i danni si distingue un tono ironico, tipico della cultura romana: «Magari sarà quarche gommista che deve tira su ‘n paio de piotte pe fa Natale». Un altro utente avanza una riflessione più seria: «Perché non piantarli direttamente?». La risposta non si fa attendere: «Perché – spiega un altro commentatore – sarebbe impossibile bucare un copertone XL doppia rete».
Possibili soluzioni
Le sole misure che sembrano praticabili per gli abitanti di Via dei Colli Portuensi e delle zone limitrofe includono campagne di sensibilizzazione destinate a informare i cittadini sui rischi e sulle conseguenze di tale fenomeno. Si richiede anche un incremento della presenza delle forze dell’ordine per intensificare i controlli, specialmente nelle ore notturne, al fine di scoraggiare comportamenti vandalici. Un’altra proposta è l’installazione di telecamere di sorveglianza nelle aree più colpite, con la speranza di identificare i responsabili di queste azioni vandaliche.
Cronaca
L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

HaiMaiPensatoCheUnaLezioneDiGuidaPotesseDiventarsiUnIncubo? #MeToo #GiustiziaServita
I Fatti Shocking
Immagina una giovane studentessa di 21 anni, piena di sogni e determinazione, che decide di prendere la patente per aiutare il padre malato. Ma durante le lezioni estive a Roma, in una scuola guida di zona Furio Camillo, il suo istruttore ultrasettantenne inizia a oltrepassare ogni limite: frasi ambigue, tocchi indesiderati e persino un tentativo di abusarla. Lei, paralizzata dalla paura, prosegue le lezioni già pagate, ma quando le cose degenerano con un bicchierino di whisky e un attacco più esplicito, trova il coraggio di denunciare. Sarà questa la svolta che cambia tutto?
Il Processo che Ha Lasciato Tutti Senza Parole
I giudici hanno creduto alla sua storia, condannando l’istruttore a due anni e un mese per violenza sessuale e tentati abusi. Il pubblico ministero ha sottolineato come la giovane fosse in soggezione di fronte a una figura autorevole, e nonostante le avances, non poteva semplicemente andarsene dopo aver pagato. Ma cosa ha detto la difesa? Ha provato a insinuare un consenso implicito per la mancanza di reazione, ma la vittima ha ribattuto con forza: “Ero bloccata dal terrore, non potevo reagire!”. L’avvocatessa del Telefono Rosa, che l’ha assistita, è entusiasta: “L’importante era che il reato fosse riconosciuto, per proteggere altre ragazze da questo predatore”. Una vittoria che fa riflettere su quante storie del genere restino nascoste.
Cronaca
Omicidio nel Viterbese: uomo ucciso a colpi di pistola, corpo ritrovato nei boschi di Vetralla

MisteroNeiBoschi #OmicidioSconcertante Un uomo di circa 30 anni, forse di origine nordafricana, è stato ritrovato senza vita in una remota zona boschiva del Monte Fogliano vicino Vetralla – scopri i dettagli di questo caso inquietante!
Scoperta shock in mezzo alla natura selvaggia
Ieri pomeriggio, in una zona impervia e isolata dei boschi del Monte Fogliano, nella provincia di Viterbo, è stato rinvenuto il corpo di un uomo di circa 30 anni. La scoperta ha immediatamente catturato l’attenzione delle autorità, scatenando domande su cosa possa essere accaduto in quel luogo nascosto e misterioso.
I dettagli che fanno rabbrividire
Da quanto emerso dalle prime indagini, l’uomo potrebbe essere di origine nordafricana e sarebbe stato ucciso con diversi colpi di arma da fuoco. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i carabinieri, il personale del 118 e il medico legale, che hanno lavorato per raccogliere indizi e ricostruire la scena del crimine – un evento che lascia spazio a infinite ipotesi su motivazioni e colpevoli.Le indagini che tengono tutti col fiato sospeso
Gli inquirenti stanno setacciando ogni pista possibile, indagando a 360 gradi per identificare i responsabili di questo omicidio. Con piste ancora oscure e un’atmosfera di suspense, il caso potrebbe riservare colpi di scena che nessuno si aspetterebbe.
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