Cronaca
Laboratori e spettacoli per esplorare la tradizione natalizia e i giocattoli di ieri e oggi

Una tradizione antica radicata in Italia dal 13esimo secolo, il presepe prende il via dal primo allestimento realizzato da San Francesco D’Assisi nel 1223 vicino Greccio, Rieti. Questa rappresentazione della nascita di Gesù Bambino è diventata una significativa ricorrenza religiosa e culturale in tutta Europa. Nei giorni 21 e 22 dicembre, a Cesano di Roma, si celebrerà il Natale con un laboratorio dedicato alla scoperta dei giochi di un tempo, nonché un “Presepe Vivente”, un’iniziativa dell’Associazione di volontariato culturale ArgillaTeatri, con il sostegno del Municipio Roma XV.
Il programma
La manifestazione promette di essere una grande festa, offrendo un tuffo nel passato per gli adulti e una nuova esperienza per i giovani. Sabato 21 dicembre, a partire dalle 15.30 in piazza Francesco Caraffa, i ragazzi saranno invitati a creare materiali di gioco tipici del presepe, sotto la guida dell’attrice e educatrice Brunella Petrini.
La domenica, il 22 dicembre, alle 15.30, in piazza Francesco Caraffa e lungo Borgo di Sopra, si svolgerà “Il Presepe Vivente”, che ricostruisce il viaggio dei Re Magi dall’Annunciazione alla comparsa della stella cometa, integrando elementi di teatro, musica e arte di strada. La rappresentazione avrà come fulcro la natività, animata da danzatori, musicisti e figure fantastiche, conducendo il pubblico in un’atmosfera natalizia suggestiva.
Il direttore artistico Ivan Vincenzo Cozzi ha dichiarato: «Ci siamo domandati in che situazione nascerebbe oggi Gesù Bambino. Cosa è rimasto delle antiche città destinate a narrare il sacro? Dove troverebbe riparo Maria, vagando fra le macerie delle città che oggi vediamo distrutte nella sua terra? Per questo abbiamo proposto una natività attuale, immaginandola fra i resti di ciò che è andato distrutto e le immagini di una storia che si ripete».
Cronaca
Race for The Cure: la marea rosa attraversa il cuore di Roma

Hai mai visto 150.000 persone correre per la vita in una marea rosa che promette di cambiare tutto? #RaceForTheCure
La corsa che ha invaso Roma con speranza e solidarietà
Più di 150.000 persone hanno trasformato il cuore di Roma in un oceano di colori e determinazione durante la 26esima edizione della Race for the Cure, l’evento mondiale più grande contro i tumori al seno. Organizzata da Komen Italia e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, questa manifestazione ha unito sport, prevenzione e comunità in un’atmosfera di ispirazione pura. Immagina strade affollate, volti sorridenti e un’energia contagiosa che ha invaso il Circo Massimo e le vie del centro: un vero spettacolo che ti fa riflettere su quanto possa essere potente un gesto collettivo.
Le eroine in rosa che stanno ispirando il mondo
Al centro di tutto ci sono le Donne in Rosa, donne coraggiose che affrontano o hanno sconfitto il tumore al seno, diventando simbolo di forza e resilienza. Come ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, questa è “un miracolo civile” che manda un messaggio potente sulla vita e sulla solidarietà. Ogni anno, ben 56.000 donne in Italia ricevono una diagnosi di tumore al seno – un numero che fa riflettere e che rende questi eventi non solo una corsa, ma una vera rivoluzione personale e sociale.Il villaggio della salute: dove la prevenzione diventa realtà
L’anima dell’iniziativa è stata il villaggio della Salute, attivo per quattro giorni e coordinato dalla Fondazione Policlinico Gemelli insieme a Komen Italia. Qui, oltre 4.000 prestazioni gratuite di diagnosi precoce hanno raggiunto soprattutto donne in situazioni di fragilità economica, offrendo un’opportunità unica per la salute. Non mancano le sorprese: tra gli stand più gettonati, uno dedicato all’acqua come risorsa vitale, con Acea che ha portato una squadra di oltre 450 persone per enfatizzare il legame tra idratazione, vita e prevenzione. Anche Sport e Salute si è unito alla festa con circa 50 dipendenti, guidati dal presidente Marco Mezzaroma, rendendo l’evento un mix irresistibile di sport e consapevolezza.
L’impatto che sta cambiando la lotta al cancro
Secondo Riccardo Masetti, fondatore di Komen Italia, questa manifestazione è uno degli appuntamenti di solidarietà più affollati di Roma, grazie alla generosità di tutti i partecipanti. Da oltre 20 anni, Komen Italia ha investito più di 31 milioni di euro in progetti di prevenzione, ricerca e supporto alle pazienti, promuovendo migliaia di giornate dedicate alla salute femminile, finanziando borse di studio per medici e avviando iniziative innovative. È un impegno che cresce ogni anno, lasciando tutti a chiedersi: cosa potrebbe succedere se ancora più persone si unissero a questa causa?
Cronaca
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Le parole toccanti del fratello
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