Il Questore Roberto Massucci discute le sfide e i preparativi legati al Giubileo, sottolineando le differenze tra gli eventi passati e quello attuale. Nel 2000, l’attesa per il Giubileo era amplificata dalla coincidenza con l’inizio del nuovo millennio, mentre ora il contesto politico e la minaccia del terrorismo sono più marcati. Massucci ha evidenziato che «L’attenzione naturalmente resta massima» riguardo la sicurezza pubblica, e ha invitato tutti a segnalare situazioni sospette.

Preparativi per i giovani pellegrini

In vista del Giubileo dei giovani, previsto dal 28 luglio al 3 agosto, Massucci ha dichiarato che si attendono almeno un milione di partecipanti, nonostante la geografia dell’area di Tor Vergata sia cambiata. Le autorità stanno valutando l’utilizzo di maxi-schermi in altre piazze per facilitare la partecipazione all’evento.

Misure di sicurezza durante le festività

Con l’arrivo del Giubileo, San Pietro sarà sottoposta a misure di sicurezza rigorose. Massucci ha descritto i controlli previsti, compresi dissuasori e corridoi dedicati per i pellegrini. Inoltre, per eventi come il derby tra Roma e Lazio, è in fase di elaborazione un piano di sicurezza che garantirà l’adeguatezza delle norme di accesso e uscita.

Disordini e manifestazioni previste

Massucci ha informato che nel 2024 si prevede un aumento delle manifestazioni, con circa 1500 eventi all’anno a Roma. Si sta cercando un dialogo con gli organizzatori per garantire che le manifestazioni non causino disagi. In particolare, il 7 gennaio ricorre l’anniversario della strage di Acca Larenzia, e si attende un focus sulle petizioni e sulle proteste, che aumenteranno durante il Giubileo.

In relazione alla sicurezza, il Questore ha rimarcato l’importanza del monitoraggio delle occupazioni abusive e dei luoghi marginali per prevenire reati, in particolare quelli «da passeggio», che sono in aumento. Infine, Massucci ha manifestato la necessità di vigilanza sul traffico di sostanze stupefacenti, sottolineando che «il traffico di cocaina è il più remunerativo».