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Vent”anni di successi e riconoscimenti per Accueil

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Vent”anni di successi e riconoscimenti per Accueil

Accueil celebra con orgoglio il suo ventesimo anniversario, un traguardo che riflette decenni di impegno nell’innovazione e nella qualità nei servizi di call e contact center. Riconosciuta a livello nazionale per la sua eccellenza, l’azienda ha ricevuto numerosi premi che testimoniano la qualità del suo lavoro e il suo ruolo di leader nel settore. Per celebrare questa importante tappa, Accueil ha organizzato un evento esclusivo all’Altafiumara Resort, dove dipendenti e collaboratori hanno condiviso momenti speciali e riaffermato i valori aziendali.

Soluzioni su misura per ogni cliente
La capacità di Accueil di ascoltare e rispondere alle esigenze specifiche dei clienti si traduce in un’offerta di servizi di altissima qualità, progettati per generare valore e soddisfazione.

Servizi outbound:
Dalla promozione di prodotti alla pianificazione di appuntamenti, Accueil fornisce strategie outbound efficaci che producono risultati concreti. Grazie a un team qualificato e a tecnologie all’avanguardia, ogni progetto si trasforma in un’opportunità di crescita per i clienti.

Servizi inbound:
Per rafforzare la relazione con gli utenti finali, Accueil offre soluzioni inbound che includono assistenza clienti e supporto tecnico. Ogni interazione è pensata per garantire un’esperienza positiva e personalizzata, rafforzando la fiducia degli utenti.

Servizi di backoffice:
Accueil semplifica le attività operative delle aziende, offrendo servizi di backoffice efficienti che ottimizzano la gestione dei dati e dei processi, consentendo ai clienti di concentrarsi sulle attività strategiche.

Un team premiato per costruire il futuro
Le persone sono il cuore pulsante di Accueil. Grazie alla professionalità e alla dedizione del suo team, l’azienda ha raggiunto traguardi straordinari, coronati da numerosi riconoscimenti. Sempre aperta a nuovi talenti, Accueil invita chiunque desideri entrare in un ambiente dinamico e stimolante a candidarsi tramite la sezione “Lavora con Noi”.

Lavorare in un call center non è solo un’esperienza professionale, ma anche una possibilità di crescita personale. Accueil garantisce un ambiente positivo, dove ogni collaboratore è valorizzato e premiato per il proprio contributo.

Perché scegliere Accueil per la propria carriera?
Un lavoro in Accueil offre sfide quotidiane, interazioni autentiche e opportunità di sviluppo continue. Con un impegno costante verso l’innovazione e una lunga storia di successi riconosciuti, l’azienda si conferma il partner ideale per le aziende e il luogo perfetto per costruire una carriera solida e appagante.

Roma e dintorni

Alcol ed episodi violenza, chiuso per altri 15 giorni il Piper

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Alcol ed episodi violenza, chiuso per altri 15 giorni il Piper

(Adnkronos) – Abuso di alcol e numerosi episodi di violenza registrati dall’inizio dell’anno. Per questi motivi sono scattati nuovamente i sigilli della polizia per il Piper, storico locale di via Tagliamento, a Roma, che resterà chiuso per altri 15 giorni. Il locale era stato chiuso già lo scorso novembre, quando il questore di Roma aveva disposto la sospensione della licenza per le criticità riscontrate sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica.  

”Nonostante la collaborazione che la proprietà avrebbe assicurato in termini di operazione di sicurezza – sottolinea la questura di Roma – gli agenti del II distretto Salario Parioli, dallo scorso dicembre a oggi, quasi ogni fine settimana, hanno però registrato un bollettino di contusi e feriti”. Nel dettaglio, le risultanze investigative hanno condotto a ritenere che la maggior parte dei reati commessi all’interno del locale e nelle sue adiacenze siano scaturite dall’abuso di alcool da parte dei clienti stessi. Dall’inizio dell’anno, ammonterebbero a sei i gravi episodi segnalati alle forze dell’ordine.  

Non ultima, una brutale aggressione ai danni di un ventenne, che avrebbe riportato una prognosi di 20 giorni per frattura delle ossa nasali. Andando a ritroso, la notte di Capodanno, la dispersione di sostanze urticanti all’interno del locale avrebbe reso necessaria l’evacuazione in strada degli avventori. Un’escalation di interventi della polizia e segnalazioni pervenute alla sala operativa della questura per fatti violenti in cui sarebbero stati coinvolti frequentatori del locale ha, pertanto, reso necessaria l’adozione di un ulteriore provvedimento di sospensione della licenza nei confronti del titolare. Da oggi, lo storico luogo di ritrovo della movida romana resterà chiuso per i prossimi 15 giorni. 

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Roma e dintorni

Cheratocongiuntivite primaverile, cos'è e perché le lacrime 'raccontano' la malattia

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Cheratocongiuntivite primaverile, cos'è e perché le lacrime 'raccontano' la malattia

(Adnkronos) – Una lacrima sul viso può raccontare molto, anche da un punto di vista clinico. Soprattutto se raccolta con il test di Schirmer: un esame semplice da eseguire, usato comunemente in oculistica, che i ricercatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma hanno trasformato in una chiave d’accesso all’universo immunologico della cheratocongiuntivite primaverile (Vkc), una forma rara e grave di allergia oculare che colpisce prevalentemente bambini e adolescenti. I risultati di questo lavoro sono stati recentemente pubblicati sulla rivista ‘Allergy’, tra le più autorevoli in ambito allergologico e immunologico. Lo studio è frutto di una collaborazione tra l’Unità di ricerca Cellule linfoidi dell’immunità innata e l’ambulatorio multidisciplinare dedicato a questa patologia, coordinato dall’Unità operativa di Allergologia e dall’Uo di Oculistica. 

La cheratocongiuntivite primaverile o vernal (primaverile in latino) è una forma di allergia oculare particolarmente severa che provoca prurito, lacrimazione, fotofobia e con un impatto significativo sulla qualità della vita dei piccoli pazienti. E’ caratterizzata da una infiammazione della congiuntiva più complessa e più grave di quella presente nella congiuntivite allergica propriamente detta (da pollini, acari, muffe), con un maggior rischio di complicanze quali cheratite, ulcere corneali, cheratocono. Sebbene siano disponibili terapie locali – dagli antistaminici ai corticosteroidi fino ai colliri immunosoppressivi – non tutti i bambini rispondono allo stesso modo ai trattamenti. 

Lo studio multidisciplinare condotto da medici e ricercatori del Bambino Gesù ha analizzato 58 campioni lacrimali di pazienti con Vkc, prelevati attraverso il test di Schirmer, un esame di routine utilizzato per valutare la produzione di lacrime, che consiste nell’applicazione di una strisciolina di carta assorbente nel fornice congiuntivale inferiore.  

“Abbiamo scoperto che questo semplice test, già usato abitualmente nella visita oculistica, ci consente di raccogliere cellule immunitarie presenti sulla superficie oculare e di analizzarne la composizione – spiega Paola Vacca, responsabile dell’Unità di ricerca Cellule linfoidi dell’immunità innata – Questo ci permette di capire quanto è attiva l’infiammazione e se il paziente sta rispondendo alla terapia o ha bisogno di un cambiamento di trattamento”. Lo studio ha mostrato una chiara correlazione tra la quantità di leucociti (cellule del sistema immunitario) presenti nella lacrima e la risposta alla terapia. I bambini non trattati o non responsivi alle cure presentavano un numero elevato di cellule infiammatorie, mentre quelli che mostravano un miglioramento clinico avevano un ridotto numero di cellule infiammatorie. 

“Grazie a questi dati, possiamo oggi individuare soglie di riferimento per valutare la gravità della patologia e prevedere l’efficacia del trattamento”, sottolinea Maria Cristina Artesani, allergologa dell’Ambulatorio dedicato alla cheratocongiuntivite primaverile. “Il nostro obiettivo è offrire ai bambini cure più mirate, evitando terapie poco efficaci o troppo aggressive”, conferma Mariacristina Esposito, dell’Unità operativa di Oculistica. La possibilità di monitorare l’efficacia dei trattamenti attraverso un esame non invasivo rappresenta un passo importante verso una medicina sempre più personalizzata, rimarcano dal Bambino Gesù. Il test, infatti, è ben tollerato anche dai pazienti più piccoli e può essere ripetuto nel tempo per seguire l’evoluzione della malattia. 

“Questo studio è il frutto di una sinergia concreta tra assistenza e ricerca, resa possibile grazie all’organizzazione trasversale dell’ospedale – conclude Nicola Tumino, dell’Unità di ricerca Cellule linfoidi dell’immunità innata – Per quanto molto impegnativa, siamo orgogliosi ed entusiasti di questa impostazione di lavoro che, come sempre, pone al centro la cura dei nostri piccoli pazienti e al contempo favorisce il progredire delle conoscenze scientifiche per diagnosi sempre più precise e terapie più mirate”.  

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