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Durante le sedute, una paziente è stata soggetta a violenza sessuale da parte di un psichiatra, che è stato condannato per frustate e cera calda.

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Durante le sedute, una paziente è stata soggetta a violenza sessuale da parte di un psichiatra, che è stato condannato per frustate e cera calda.

Lo psichiatra Stefano Maria Cogliati Dezza è stato condannato in secondo grado a due anni e dieci mesi per violenza sessuale su una paziente 27enne. Avrebbe abusato di lei, manipolandola durante le sedute. La sentenza della Corte d’Assise d’Appello ha ridotto la pena rispetto al primo grado, che era di quattro anni e mezzo di reclusione. Ora si attende il verdetto della Cassazione, che potrebbe confermare o annullare, rinviando ad un nuovo esame. L’Ordine dei Medici ha già sospeso lo psichiatra dall’esercizio della professione. Secondo quanto emerso in sede d’indagine prima e processuale poi la donna si è rivolta a Dezza in un momento particolare della sua vita, in cui era molto fragile, per questo motivo le ha chiesto aiuto. Per i giudici lo psichiatra si sarebbe approfittatto della sua vulnerabilità, per manipolarla e abusare di lei durante le sedute. Come riporta La Repubblica, Dezza avrebbe legato e bendato la paziente, usato fruste, colato cera calda sul suo corpo, arrivando ad iniettarle dei farmaci. Delle punture che, ha spiegato la paziente, lui diceva di farle “per non sentire il dolore”. Un quadro quello che si delineava all’interno dello studio medico, che si configura di violenza.

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia

Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.

Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.

Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.

Fonte Verificata

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Bambino vola fuori dall’auto: seggiolino fantasma o genitori troppo fiduciosi?

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Bambino vola fuori dall’auto: seggiolino fantasma o genitori troppo fiduciosi?

#IncidenteViterbese: un bimbo cade dall’auto in corsa. Le indagini continuano tra misteri e interrogativi. 🚗🔍 #Cronaca #NotiziaDelGiorno

Nel Viterbese, una storia dai contorni ancora sfumati ha sconvolto la comunità locale. Un bimbo di appena un anno e mezzo è caduto da un’auto in movimento, poche ore fa, sollevando immediatamente un vortice di domande tra gli inquirenti e il pubblico.

La mamma del piccolo ha riferito agli investigatori un incredibile racconto: il fratello maggiore del bambino avrebbe inavvertitamente sganciato la cintura del seggiolino, permettendo al piccolo di uscire dall’auto mentre era in corsa. Ma è qui che la curiosità cresce inesorabilmente.

Durante un’ispezione accurata condotta dalle forze dell’ordine, si è scoperto qualcosa di sorprendente: “il seggiolino non è stato trovato” nell’auto. Questa scoperta ha aperto la strada a nuove ipotesi e interrogativi sulla dinamica dell’incidente.

Le autorità locali proseguono le indagini per far luce su questo enigmatico episodio, mentre la famiglia coinvolta attende con ansia ulteriori sviluppi. La vicenda, già di per sé drammatica, si carica di un alone di mistero che attirerà sicuramente l’attenzione nazionale.

La comunità resta col fiato sospeso, in attesa di capire cosa sia realmente accaduto su quella strada del Viterbese. Una storia che ci ricorda, ancora una volta, quanto sia fragile il confine tra normalità e incredibile.

Fonte Verificata

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