Cronaca
Gimmy Pozzi scomparso a Ponza, manifestazione con Pietro Orlandi a Re di Roma contro l’archiviazione

No all’archiviazione del caso di Gimmy Pozzi. La famiglia del giovane buttafuori romano, trovato morto in via Staglio a Ponza il 9 agosto del 2020, richiede che si continui a cercare i responsabili della sua morte. Per farlo, hanno organizzato una manifestazione a Roma il prossimo 11 gennaio, dalle 15 alle 17 a Piazzale Re di Roma, per riaccendere i riflettori sulla vicenda. La scelta della data è simbolica: sarebbe stato il 33° compleanno di Gianmarco. Fino ad ora, amici e parenti lo hanno commemorato vicino casa, dove si trova un murale a lui dedicato, ma quest’anno, in risposta alla richiesta di archiviazione, hanno deciso di attivarsi diversamente. L’ipotesi dell’omicidio, lontana dall’iniziale accusa di suicidio, è diventata prevalente.
Aggiornamenti sulle indagini
La procura di Cassino ha richiesto di archiviare il caso, poiché finora non sono stati trovati gli assassini. L’accusa di omicidio contro ignoti potrebbe quindi andare in prescrizione e il caso rischia di essere sepolto tra i faldoni. La famiglia di Gianmarco ha presentato, lo scorso 10 dicembre, l’opposizione alla richiesta di archiviazione, assistita dall’avvocato Fabrizio Gallo. «Abbiamo avuto venti giorni per leggere circa 4.000 pagine di atti pieni di omissis che non avevamo mai potuto consultare», afferma la sorella di Gianmarco, Martina Pozzi. «Ci poniamo domande valide: perché il telefono di Gimmy non è stato esaminato? Tutti quei dati andati persi non possono essere solo una negligenza».
Solidarietà verso la famiglia Pozzi
Nonostante non ci sia ancora una data fissata per la decisione sull’archiviazione, la famiglia Pozzi riceve significativi segnali di solidarietà. Alla manifestazione parteciperanno anche figure come Pietro Orlandi, le cugine di Serena Mollicone e altri familiari di vittime di crimini irrisolti. «Con noi ci saranno alcune delle famiglie che da troppi anni aspettano giustizia. L’archiviazione non sarebbe solo un ulteriore dolore, ma una sconfitta per lo Stato».
Gimmy Pozzi, campione di kick boxing e buttafuori, aveva 28 anni al momento della sua morte. Sebbene inizialmente sia stato ritenuto un suicidio, indizi come il fazzoletto sporco di sangue trovato vicino al luogo del ritrovamento e altri reperti hanno riaperto le indagini, portando a nuove ipotesi di omicidio legate alla criminalità. Il criminologo Michel Maritato sottolinea che il rinvenimento di elementi come una busta contenente filtri di sigaretta e uno scontrino di farmacia negli slip di Gianmarco rimane misterioso. «Non possiamo permettere che il silenzio prevalga», afferma Maritato.
Cronaca
Vigile urbano interviene e libera il gatto trascurato in casa per giorni.

Scopri l’incredibile avventura di un gatto intrappolato e salvato all’ultimo minuto da un eroe inaspettato! #SalviamoGliAnimali
L’Allarme dei Vicini
Gli abitanti del quartiere non potevano credere ai loro occhi quando hanno notato un povero felino lasciato solo e intrappolato in un appartamento. Il proprietario dell’immobile se n’era andato, ignorando le condizioni dell’animale, e questo ha scatenato un’onda di preoccupazione tra i residenti. Chi avrebbe immaginato che una tranquilla giornata si trasformasse in un’emergenza felina?L’Eroico Intervento
In un gesto di puro coraggio, un agente ha deciso di agire immediatamente. Si è affacciato dal balcone di un appartamento adiacente e, con un’arrampicata audace e rischiosa, è riuscito a raggiungere il gatto, salvandolo da una situazione potenzialmente pericolosa. Sarà questo l’inizio di una nuova storia di eroi quotidiani?
Cronaca
Scoperto deposito di cinquemila pacchetti di sigarette di contrabbando alla Magliana

Un nascondiglio segreto di sigarette di contrabbando sconvolge Roma: cosa nascondeva quell’immobile? #Roma #Contrabbando #PoliziaLocale
La scoperta che ha lasciato tutti a bocca aperta
Immaginate di fare un controllo di routine per un’occupazione abusiva e ritrovarvi di fronte a un vero e proprio tesoro illegale: è proprio ciò che è accaduto agli agenti della polizia locale di Roma Capitale, del XI Gruppo Marconi. In un immobile di proprietà dell’INPS, nella tranquilla zona della Magliana, hanno rinvenuto oltre cinquemila pacchetti di sigarette senza il contrassegno dei Monopoli di Stato. Un quantitativo impressionante, pari a circa un quintale, che fa sorgere mille domande su chi potrebbe essere coinvolto in questa rete clandestina.
Le indagini che tengono tutti col fiato sospeso
Ora, le autorità sono al lavoro per svelare i dettagli di questa vicenda: le sigarette sono state sequestrate in base alle norme contro il contrabbando, e l’immobile è stato riconsegnato al proprietario. Gli agenti hanno informato la magistratura, mentre proseguono gli accertamenti per identificare i responsabili dell’occupazione abusiva e della detenzione di questo materiale illecito. Chissà quali altri segreti emergeranno da questa inchiesta? 😲-
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