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La destra abbandona l’aula sul fine vita nel Lazio, Marotta (AVS): “Una scelta grave e inedita”

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La destra abbandona l’aula sul fine vita nel Lazio, Marotta (AVS): “Una scelta grave e inedita”

La maggioranza nel Lazio ha abbandonato l’aula per evitare il dibattito sulla legge sul fine vita, scatenando le reazioni della minoranza. Claudia Marotta (AVS), intervistata da Fanpage.it, ha definito l’atto “grave” e ha annunciato che continueranno la loro battaglia.

La situazione in Toscana

Recentemente, la Regione Toscana ha approvato una legge sul suicidio medicalmente assistito, la prima in Italia, che stabilisce procedure per i malati terminali. Al contrario, nel Lazio il dibattito sulla proposta di legge “Liberi Subito” è stato bloccato dalla maggioranza di centrodestra, che ha abbandonato l’aula, ostacolando ogni discussione. La proposta, presentata da Claudio Marotta e Marietta Tidei, gode del supporto di PD e Movimento 5 Stelle.

La richiesta di discussione

Marotta ha dichiarato: “Ho chiesto la parola sottolineando che oggi è una giornata importante per il Paese”. La proposta di legge, depositata nel novembre 2023, è rimasta ferma per oltre un anno. Marotta ha contestato la giunta, che afferma che non è materia di competenza regionale, sostenendo che ciò “è falso”. Ha ricordato il caso di Sibilla Barbieri, una donna costretta ad andare in Svizzera per il suicidio assistito, come un esempio della necessità di regole chiare.

Reazioni e prossimi passi

La reazione della maggioranza ha visto abbandonare l’aula durante la richiesta di discussione della proposta di legge, un evento che Marotta ha definito “grave e inedito”. “Probabilmente sono spaventati dal tema”, ha aggiunto, sottolineando la necessità di una legislazione chiara in materia. Marotta ha confermato l’intenzione di continuare a chiedere la discussione della proposta, evidenziando che la destra usa scuse tecnico-giuridiche per non affrontare il tema del fine vita. “Quattro giorni sono troppi per queste persone, figuriamoci 450”, ha concluso Marotta, riferendosi ai tempi di stallo della proposta.

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!

In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.

Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica

Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?

Perché l’ANPI è al centro del dibattito

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.

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Fan di Jovanotti scoprono auto distrutte e svuotate dopo il concerto

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Fan di Jovanotti scoprono auto distrutte e svuotate dopo il concerto

Jovanotti #Roma #Concerto Immaginate di lasciare un’esibizione epica del vostro artista preferito, solo per scoprire che le vostre auto sono state prese di mira da vandali – è successo davvero ai fan di Jovanotti!

Dopo l’attesissimo concerto del celebre cantautore italiano a Roma, decine di fan si sono ritrovati di fronte a una scena sconcertante: veicoli danneggiati e svaligiati nei parcheggi vicini. Testimonianze raccolte sul posto raccontano di finestrini in frantumi, oggetti rubati e un senso di shock diffuso, lasciando tutti a chiedersi chi potrebbe aver orchestrato un atto così sconsiderato. Ma c’è di più: voci di social media stanno inondando la rete con foto e video che mostrano l’entità del danno, alimentando dibattiti accesi su sicurezza e organizzazione eventi.

Il dramma nei parcheggi

Le prime segnalazioni sono arrivate nelle ore successive al concerto, con fan che descrivevano scene caotiche e un’improvvisa ondata di rabbia. “Abbiamo parcheggiato fiduciosi, ma al ritorno era tutto un disastro”, ha condiviso un testimone, evidenziando come l’euforia della serata si sia trasformata in frustrazione. Le autorità locali hanno avviato indagini per identificare i responsabili, mentre la comunità online si interroga: è un caso isolato o un problema più ampio legato a grandi eventi?

Reazioni che fanno discutere

In un’epoca in cui i social pullulano di condivisioni, i fan hanno trasformato la loro indignazione in viralità, con hashtag come #JovanottiDisastro che stanno conquistando migliaia di interazioni. Ma cosa succederà ora? Le storie emergenti promettono colpi di scena, con possibili rivendicazioni e misure di sicurezza rafforzate per i prossimi show – non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia che sta catturando l’attenzione di tutti!

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