Attualità
Nel clan di Silvio colpito, una ‘sposa bambina’ nei documenti: madre a 14 anni e due aborti.
Nell’ordinanza di arresto di quattro membri del clan Di Silvio a Latina, il giudice ha evidenziato che sono “inconcepibili e assolutamente non giustificati gli usi e i costumi della famiglia Sinti”. La polizia ha smantellato una piazza di spaccio a Campo Boario, Latina, in seguito a un’indagine durata oltre due anni. Emergono dettagli scioccanti su una “sposa bambina” che è stata costretta a sposarsi con un rito sinti a soli 12 anni, quando già era incinta. La ragazza, che ha subito due interruzioni di gravidanza e successivamente ha avuto un figlio ancora minorenne, è stata vittima di violenze, con i genitori a conoscenza di ciò che accadeva. Ora i genitori sono indagati per reato sessuale nei confronti della figlia. La ragazza è stata accompagnata in ospedale per abortire e poi è rimasta nuovamente incinta. Il marito minorenne e i suoi genitori sono tra i quattro arrestati per spaccio e traffico di droga. La situazione ha portato il giudice a sottolineare la gravità degli “usos e costumi” della famiglia Sinti.
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